Moog Subharmonicon
Il Moog Subharmonicon appartiene a quella categoria di apparecchi (Werkstatt, BFAM, DFAM, Spectravox…) originalmente concepiti per essere realizzati durante le settimane dei MoogFest dai partecipanti all’evento e – in alcuni casi – successivamente commercializzati per dare seguito a una soverchiante domanda.
Di Enrico Cosimi
Subharmonicon è un sintetizzatore analogico semi modulare poliritmico che si aggiunge alla famiglia già composta da Mother-32 e DFAM (non contando gli altri apparecchi, appunto, realizzati solo all’interno del circuito MoogFest).
É dotato di due oscillatori, quattro generatori subarmonici per divisione, due sequenze e quattro generatori ritmici. Il Subharmonicon è concepito per creare con facilità un caleidoscopio ritmico/timbrico fortemente imparentato con diverse strutture sperimentali emerse dopo il primo quarto dello scorso secolo. Le subarmoniche sono ottenute attraverso divisione di frequenza di un segnale audio intonato sufficientemente “in alto” da garantire escursione utile (dividendo per due, si ottiene l’ottava inferiore, dividendo per tre, si ottiene la quarta all’ottava inferiore , eccetera). Se, con la moltiplicazione per numeri interi della nota Do si ottiene – per le prime otto armoniche – l’accordo di Do Maggiore, dividendo la stessa nota Do e usando le subarmoniche si ottiene l’accordo di Fa Minore. In aggiunta a questo charme timbrico non indifferente, si può rendere più pepata la situazione usando i quattro moduli di articolazione ritmica che lavorano a divisione di densità dati applicata nei confronti del Clock generale (interno, esterno analogico TTL o MIDI).
Dopo essere stato prodotto artigianalmente in 120 unità amatoriali, l’apparecchio è ora disponibile sul mercato planetario ad un prezzo più alto di quello richiesto per gli altri due apparecchi.
Queste le caratteristiche tecniche:
Sorgenti sonore analogiche: VCO 1, SUB 1, SUB 2, VCO 2, SUB 1, SUB 2. Ciascun oscillatore produce rampa, quadra e rampa più quadra. É possibile regolare individualmente il livello dei sei segnali audio, quantizzare le distanze di intonazione, assegnare le due sequenze da quattro step ai sei circuiti di generazione in modo libero.
Filtri: Low Pass Filter -24dB/Oct con capacità di auto oscillazione.
Inviluppi: VCA EG (Attack, Decay), VCF EG (Attack, Decay).
Sequencer Analogici: Steps – 4 passé per sequencer con quantizzazione selezionabili; CLOCK – gestito a scelta dai Rhythm Generator di bordo.
Rhythm Generator: quattro generatori di impulsi indipendenti che derivano la propria densità dati da un generatore principale usando divisori liberamente selezionabili tra 1 e 16 (qualcuno potrebbe ricordare il Rhythmicon di Schillinger-Theremin).
Generatore di Clock: può lavorare con velocità compresa tra 20 e 300 BPM, 1 impulso al quarto, MIDI Clock, External Clock.
Connessioni; 17 ingressi e 15 uscite su connettore 1/8” compatibili EuroRack.
Ingressi: VCO 1 Freq, VCO1 Sub Freq, VCO 1 PWM, VCA In, VCO 2 Freq, VCO 2 Sub, VCO 2 PWM, Cutoff Freq, Play, Reset, Trigger, Rhythm 1-2-3-4 In, MIDI In (connettore TRS 1/8”), Clock in.
Uscite: VCA Out, VCO 1 Out, VCO 1 Sub 2 Out, VCO 1 Sub 2 Out, VCA EG Out, VCO 2 Out, VCO 2 Sub 2 Out, VCO 2 Sub 2 Out, VCF EG Out, Seq 1 Out, Seq 1 Clock Out, Seq 2 Out, Seq 2 Clock Out, Clock Out, Trigger Out.
L’apparecchio, come i precedenti modelli, può essere alimentato con power unit in dotazione o, dopo trasferimento nel Rack moduli, può prendere corrente dal sistema modulare EuroRack (l’assorbimento massimo è 360 mA dal ramo +12V DC su connettore flat a 10 pin).
Tags: DFAM, moog, Mother-32, Subharmonicon
Comments (7)
Luca Bagnoli
| #
Complimenti Enrico e alle tue doti investigative per essere riuscito a mettere le mani, se non sull’oggetto, quantomeno alle specifiche di quello che sarà lo strumento. Quando il resto del mondo ancora brancola nel buio e nessun annuncio ufficiale è stato fatto !
Reply
Enrico Cosimi
| #
non c’è alcun merito particolare: le informazioni vengono SEMPRE comunicate con un significativo anticipo – a volte, anche di mesi – agli operatori di settore; c’è un “embargo” che ti impedisce, in alcuni casi anche con conseguenze legali, di divulgare in alcun modo quanto ti viene comunicato fino alla data concordata per la fine embargo.
Reply
Simone Tomaselli
| #
Buongiorno Enrico.
Puoi spiegare meglio il conto alla base di questa frase?
“Se, con la moltiplicazione per numeri interi della nota Do si ottiene – per le prime otto armoniche – l’accordo di Do Maggiore, dividendo la stessa nota Do e usando le subarmoniche si ottiene l’accordo di Fa Minore”. Mi interessa molto perché ad esempio lavorando in Csound si potrebbero fare giochini di coding interessanti. Grazie!
Reply
Enrico Cosimi
| #
è molto banale.
prendi un’intonazione acuta, diciamo 1000Hz; se la dividi per due, ottieni 500hz che è l’ottava inferiore; se la dividi per tre ottieni 333.3 che forma un determinato intervallo (verifica quale); se la dividi per 4, ottieni due ottave sotto, eccetera eccetera eccetera. Gioseffo Zarlino ci aveva perso parecchio tempo, ma semplificando in modo rozzo, con le armoniche “superiori” (orrore!!!) ottieni l’accordo maggiore; con le subarmoniche ottieni l’accordo minore a partire dalla V…
Reply
Francesco
| #
…buona…a quando, come sempre, una prova su strada con Nut Academy o direttamente con la MidiWare. E poi. cosa molto importante e le aspettiamo sempre, una Tua traduzione del manuale in italiano?…ciao Francesco.
Reply
Enrico Cosimi
| #
eh eh eh eh
la traduzione è già in cottura, come tradizione cosimi/midiware/moog
per il video, appena ci restituiscono la libertà interregionale, vedremo di organizzare il tutto…
Reply
Simone
| #
Grazie mille, ora ci sono arrivato 😉
Reply