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ACIDLAB.de Bassline: una Bassline a portata di mano – Seconda parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Continuiamo con la nostra cavalcata basslinistica e incontriamo – a volo d’uccello – le caratteristiche funzionali del sequencer implementato da Acidlab.de per la loro Bassline, il clone analogico che meglio di molti altri incarna, oggi, lo spirito originale della TB-303 made in Roland.

di Enrico Cosimi

La scorsa volta, ci eravamo fermati alle funzionalità analogiche di sintesi – invero ridotte, ma efficaci; ora, è il momento di passare allo step sequencer.

ACIDLAB.de: una Bassline a portata di mano – prima parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Nonostante il target orginariamente economico, la Roland TB-303 Bassline ha vissuto una seconda giovinezza che, dalla fine degli Anni 90 ad oggi, ha contribuito a rinvigorirne il valore commerciale e – in determinati contesti di produzione – l’indispensabilità timbrico/funzionale. Per dirla in maniera meno complessa, della Bassline non si può fare a meno se si cerca una groove machine che tiri fuori naturalmente giri di basso acidi.

Di Enrico Cosimi

E’ facile immaginare come, nel corso dei decenni, generazioni di progettisti si siano buttati a pesce sulla circuitazione originale targata Roland, per produrre decine e decine e decine di cloni, più o meno fedeli all’originale, impostati sul doppio filone della timbrica caratteristica e della programmazione. ACIDLAB è tra le realizzazioni più vicine all’originale; per certi versi, timbricamente indistinguibile; per altri versi, funzionalmente più pratica (del resto, gli anni non passano invano). Inutile dire come, complice la consueta disponibilità di Alex Cecconi from NewGroove, sia risultata irresistibile l’occasione di mettere le mani su una Bassline targata ACIDLAB, per toccare con mano la qualità della nuova riedizione.

ACIDLAB.de MIAMI

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

ACIDLAB è un aggressiva firma tedesca che produce raffinati cloni delle storiche macchine Roland TB-303 Bassline e TR-808 Rhythm Composer, apparecchi che non hanno certo bisogno di presentazioni per quanto riguarda caratteristiche timbriche, funzionali e – sotto diversi punti di vista – culturali. Grazie alla consueta disponibilità di Alex Cecconi/New Groove, siamo riusciti a mettere le mani sulla Miami Drum Machine, TR-808 clone con tutte le carte in regola per produrre musica elettronica su basi solide.

Di Enrico Cosimi

Come l’apparecchio originale, Miami riunisce in un unico cabinet il doppio comportamento di sound generator (per la produzione delle timbriche percussive) e di “drum computer” (come si diceva una volta, per la programmazione di pattern e tracks); la struttura di funzionamento timbrico è interamente analogica e i suoni sono quelli giusti, l’unica cosa che è cambiata – oltre la dimensione del case – è la scelta pressochè inevitabile della componentistica in montaggio SMD, con la quale è possibile contenere i costi e garantire una costanza qualitativa pressochè perenne. In più, rispetto alla 808 originale, si è dato sfogo al Decay della Kick Drum, che ora può risuonare moooolto più a lungo del modello originale, facilitando così la tortura di woofer e subwoofer.

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