Arturia SPARK 2

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Software

Arturia ha annunciato la versione aggiornata della sua soft drum machine, SPARK 2, come la precedente dedicata alla produzione veloce ed efficace di groove ritmici facilmente configurabili e personalizzabili.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

ScreenMAIN

Nuovo look, nuovo feel e nuove caratteristiche per il meccanismo di produzione; il motore è in tecnologia Virtual Analog, con struttura completamente modulare.

Mackie Thump Series

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

La nuova serie di speaker PA targati Mackie è in grado di erogare più di 1000 watt di potenza con componenti da 12” e 15”. Il balzo in avanti, rispetto alle vecchie serie, è impressionante.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Ciascun componente è dotato di equalizzazione incorporata a tre stadi con sezione mid accordabile; in aggiunta è stato particolarmente curato l’allineamento nel tempo del segnale sottoposto a crossover. Gli ingressi sono in formato combo mic/line. Lo speaker principale Thump 12 o Thump 15 (da 12” o da 15”) può essere montato su piantana o usato come monitor di palco; il subwoofer Thump 18S eroga 1200 watt attraverso un woofer da 18”. Il nome è tutto un programma.

Simmons SD1500KIT – qualche anticipazione

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Dopo aver segnato il suono – e il look – della musica elettronica Anni 80, dopo un periodo di relativa oscurità, Simmons torna alla carica con il nuovo e-drum SD1500KIT, fatto apposta per far avvicinare i musicisti alla “filosofia pad” senza diventare improvvisamente (troppo) poveri.

Di Enrico Cosimi

simmons 2

Recentemente annunciato, il modello SD1500KIT esce sul mercato a 999 dollari statunitensi e comprende il rack di montaggio, la centralina, le pad e l’hardware per la tenuta.

Arturia Keylab 49 e Analog lab – prima parte

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Gear

Di recente concezione, la serie Keylab è stata proposta da Arturia quale evoluzione della sua linea di sintetizzatori ibridi inizialmente nota con il nome di Analog experience the laboratory. Per i neo sintonizzati sul canale, Arturia è sostanzialmente una software house particolarmente specializzata nella realizzazione di sintetizzatori software virtual analog, dedicati all’emulazione delle più gloriose macchine vintage del passato che tanto hanno fatto sognare schiere di musicisti.

Di Antonio Antetomaso

COPERTINA

Minimoog V, CS-80V, Moog modular V, Jupiter V, sono solo alcuni dei celebri titoli realizzati da Arturia, che tuttavia di recente ha deciso di buttarsi, con un notevole successo che non si può negare, anche nella realizzazione di prodotti hardware con la serie Origin prima e Minibrute e Microbrute successivamente.

IK Multimedia iRing

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Gear

iRing è un motion controller per iPad che può essere utilizzato per convertire il movimento della mano in valori assegnabili ai parametri ritenuti espressivi dal musicista. Il sistema è composto da un anello doppia faccia, con un particolare disegno che facilita la lettura e il tracciamento da parte della telecamera dell’iPad.

A cura della Redazione  di Audio Central Magazine

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Grazie al riconoscimento e al tracciamento del pattern grafico inciso sull’anello, il software converte i dati della telecamera in MIDI CC utilizzabili a discrezione del musicista. Il sistema comprende due app free iRing Music Maker e iRing FX/Controller.

QU-Bit Electronix Nebulae Smple Player/Granular Oscillator

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Da molti anni, ormai, il confine tra hardware e software si è reso labile: specie nella produzione musicale, non è difficile scoprirsi ad usare un DSP, o un micro processore, abilmente camuffato sotto l’aspetto rassicurante di un hardware dedicato. Che poi l’hardware dedicato debba essere più rassicurante del DSP è materia su cui discutere per lunghe serate invernali…

Sia come sia, Nebulae sembra fatto apposta per confermare lo stato di sovrapposizione positiva tra hardware e software, a tutto vantaggio del musicista.

Di Enrico Cosimi

Nebulae Front 2

Nebulae è un modulo Euro Rack che alloggia al suo interno una scheda Raspberry P1 che ospita solide righe di codice atte a fornire, per il musicista, tutto il potenziale di controllo richiesto sul segnale trattato. Il gioco è fatto: formato meccanico ed elettrico compatibili Euro Rack, relativa semplicità nello sviluppo del prodotto (in pratica, si sfruttano le routine di CSound) e – a spese dell’utente – possibilità di risparmiare sullo sviluppo di strutture proprietarie.

MFB Tanzbär – Seconda parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Dopo aver esaurito le presentazioni, è il momento di fare conoscenza con le timbriche residenti all’interno della MFB Tanzbär cortesemente messaci a disposizione – come di consueto – da Alex Cecconi di NewGroove.  Dal punto di vista uditivo, le sorprese non mancano e, ancora una volta, MFB dimostra di saper spremere il massimo dalle risorse dedicate alle varie strutture.

Di Enrico Cosimi

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I suoni residenti

Lo spazio sul pannello comandi non è infinito e, per questo motivo, si è scelto di ospitarvi i parametri più significativi con comandi bene allineati, lasciando quelli meno di uso coerente alla gestione attraverso Data Control e Step Button.

Le tastiere dei Pink Floyd – Seconda parte

Written by Attilio De Simone on . Posted in Gear, Tutorial

Una retrospettiva sullo stile e sul sound di Richard Wright. Riprendiamo da dove ci eravamo fermati; tamponato l’argomento Hammond, è il momento di passare alle altre tastiere.

Di Attilio De Simone

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Un altro elemento del suono di Richard Wright è il piano elettrico Wurlitzer dal suono più aspro del Rhodes e quindi particolarmente indicato per gli accompagnamenti ritmici.

MFB Tanzbär – Prima parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

L’orso che danza, questa la traduzione di Tanzbär, è una batteria elettronica analogica che rispetta la tradizione consolidata dalla storica TR-808 e giunta fino a noi attraverso diverse riedizioni, clonazioni e ispirazioni. Come al solito, la visione di Manfred Fricke privilegia le funzioni rispetto ai fischietti ed ai campanelli: per questo motivo, tutta l’impostazione Tanzbär è concentrata sull’operatività, lasciando poco spazio alla ricerca estetica o alla realizzazione al di fuori del classico standard AutoCAD-based che contraddistingue i propri prodotti.

Di Enrico Cosimi

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Come è tradizione, una analog drum machine divide i propri compiti tra la generazione timbrica vera e propria e l’organizzazione delle timbriche in pattern o song: strutture semplici di programmazione ritmica e loro organizzazione in concatenazione di pattern attraverso logica FIll. Tanzbär ripesca la gradevole organizzazione di Pattern A/B (tipica della vecchia TR-808), in grado di semplificare l’uso dei semplici groove ritmici. In aggiunta, è possibile usare l’apparecchio come expander MIDI, per la gestione dall’esterno, o – ancora – suonare gli strumenti residenti pilotandoli con i tastini di selezione organizzati sulla fascia inferiore del pannello comandi.

Le tastiere dei Pink Floyd – Prima parte

Written by Attilio De Simone on . Posted in Gear

Una retrospettiva sullo stile e sul sound di Richard Wright. Il tempo passa in fretta e fa una certa impressione ricordarsi che uno dei tastieristi che maggiormente hanno influenzato il sound della musica contemporanea abbia abbandonato il palcoscenico della vita da quasi sei anni, il 15 settembre 2008.

di Attilio De Simone

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Cosa ci fa uno dei quadri più famosi di Ligabue (“Leopardo con serpente”) in una retrospettiva dedicata al percorso artistico di Richard Wright? In verità l’associazione è del tutto personale ed è ispirata dal fatto che Ligabue sia uno dei massimi esponenti della pittura naif, un genere artistico a cui si associano quei dipinti realizzati da autori che non hanno frequentato accademie o scuole d’arte e il cui stile si è sviluppato in modo totalmente indipendente e in cui la difficoltà di rendere alcuni elementi come la profondità della prospettiva a causa di mancanza della dovuta tecnica ha dato vita a risultati artistici inaspettati e di assoluto valore. È a questa definizione che mi sento di associare il percorso artistico di Richard Wright: un musicista naif, dal gusto e dall’orecchio musicale decisamente maturi e profondi.

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