Elektron Analog Keys – Prima parte
Questo articolo potrebbe sottotitolarsi: “tante cose in poco spazio”. Come già visto nel precedente modello Analog Four, anche in questo caso Elektron ha compresso numerosi comportamenti all’interno dello stesso apparecchio, ponendoli sotto controllo di un’interfaccia utente densa (ci sono comandi in triplice layer shift), ma non priva di fascino. L’importante, è sapere che si vogliono utilizzare – in un colpo solo – quattro sintetizzatori monofonici analogici, tre effetti, un mixer, uno step sequencer a sei tracce, un motore di conversione/gestione CV/Gate e una tastiera a tre ottave. Insomma, ci vuole pazienza…
Di Enrico Cosimi
L’apparecchio, secondo i recenti canoni Elektron, è costruito in maniera solida e affidabile: dimensioni compatte per il box rettangolare schiacciato che si allinea perfettamente all’Analog Four e si allineerà altrettanto perfettamente alla soon to be available Analog Rytm, lunghezza incrementata per ospitare la tastiera.