Teenage Engineering diventa modulare

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, no-categoria

In grado di suscitare amore o odio come pochi altri marchi al mondo, difficili da considerare solo strumenti musicali o solo oggetti di design, i prodotti TE hanno da sempre smosso parecchi musicisti “di tendenza”. Dopo l’exploit OP-Z programmabile, è giunta l’ora della modularità full scale, con tre nuovi apparecchi destinati a far discutere nella serie po modular.

Di Enrico Cosimi

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Il sistema più grande si chiama System 400, è in uno sgargiante colore giallo e offre uno chassis correttamente angolato per favorire la programmazione e il patching – rigorosamente in formato 1/8” euro rack.

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La struttura comprende 3 oscillatori square, saw sine, noise generator, random source, 2 envelope generator, 2 voltage controlled amplifier, lfo, filter, mixer, speaker box, power pack e sequencer di bordo a 16 passi.

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Immediatamente più contenuto, e “sbilanciato” verso la programmazione da tastiera, il modello System 170 è in  rosso sgargiante ed è dotato di lfo, square oscillator, filter envelope generator, voltage controlled amplifier e step sequencer di bordo a 16 passi.

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Lo step sequencer Model 16 comprende una tastiera standalone con sequencer incorporato; le regolazioni di accordatura per gli step servono anche per accordare i tasti/piazzola di controllo generando pitch cv e trig.

Il clock out dei sequencer è a +10V e, ovviamente, per garantire la sincronizzazione con i Pocket Operator, è necessario attenuare il livello facendolo scendere a 1V, massimo 5V.

I sistemi 170 e 400 sono auto amplificati.

I tre apparecchi vengono spediti “in stile IKEA”, con tutti i pezzi necessari per il loro assemblaggio finale; basta un cacciavite e sufficiente coraggio per piegare la lamina metallica del pannello comandi secondo i tratteggi di predisposizione. C’è un manuale a colori di 70 pagina che spiega chiaramente come piegare e gestire la lamiera; il tempo medio di montaggio è dichiarato pari a 15 minuti.  I singoli moduli (oscillatori, mixer, eccetera) sono forniti con scheda componenti già popolata e pronta all’assemblaggio a colpi di flat cable. Nulla di impossibile.

L’alimentazione è +/-12V, lo standard di connessione è chiaramente EuroRack. E’ possibile montare le schede nel frame 3U classico EuroRack. Gli apparecchi sono forniti con power pack a batteria e sono predisposti per alimentazione attraverso alimentatore esterno non fornito in dotazione che deve erogare 12V, 1A minimo (12Watt), barilotto da 1.7mm/4.75 con negativo al centro. Quando si usa l’alimentatore esterno, è necessario staccare le batterie interne.

I comportamenti offerti sono piacevolmente tradizionali – a prova di utente poco esperto – all’interno della consueta veste grafica stilosa tipica del marchio.

 

I prezzi

Il Pocket Operator Modular System 400, competo con chassis, 16 moduli, 15 patch cable costa 549 euro. Il Pocket Operator Modular System 170 completo con chassis, 9 moduli, tastiera a membrana e 8 cavi patch costa 399 euro. Il Pocket Operator Modular System 16, standalone keyboard con tasti accordabili individualmente e sequenze programmabili costa 159 euro.

Attenzione! I moduli non hanno protezione contro la reverse polarity, quindi occorre fare molta attenzione durante l’assemblaggio e l’impiego. Come con quasi tutti gli strumenti musicali, del resto…

Qui per saperne di più (e scaricare il manuale)…

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Comments (2)

  • Paolo Conti

    |

    Questi oggetti fanno un immenso piacere e la scatola di montaggio un ulteriore entusiasmo. Pare che il settore dei modulari sia in grande fermento e non c’è giorno che non ci sino novità se è vero che perfino Korg ha stretto un rapporto di collaborazione con due designer di fama! Vedremo.
    L’unica mia perplessità è che tali oggetti non potendo memorizzare le patch richiedono alchimie non immediate per “ritrovare” i suoni; li vedo come strumenti dal vivo o sbaglio?

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    • Enrico Cosimi

      |

      il modulare dal vivo è sempre una sfida: o lo usi per improvvisare o lo usi per fare poche cose ben controllate; fortunatamente, la struttura dei modelli T.E. è talmente semplice da non divenire un ostacolo…

      Reply

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