Posts Tagged ‘Vostok’

Analogue Solutions festeggia i 25 anni di attività

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Il dinamico marchio analogico di Tom Carpenter ha tagliato allegramente la tappa dei 25 anni di attività e festeggerà con musicisti e appassionati presso il Superbooth berlinese tra il 3 e il 5 Maggio p.v.

Di Enrico Cosimi

tom carpenter

Tom Carpenter ha iniziato l’avventura A.S. nel lontano 1993 partendo come semplice rivenditore di materiale elettronico vintage, facendo riparazioni e modifiche su strumenti classici. Da questo, alla progettazione originale, è stato un attimo…

Analogue Solution Vostok MatrixSynth – seconda parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Vintage

Continuiamo con il nostro percorso di avvicinamento al potente sintetizzatore Vostok. La sua recente dismissione, in favore di una versione Deluxe significativamente potenziata, rende l’apparecchio il caso più eclatante di instant classic cui – da tempo – l’electro world sembra attendere dimostrazione.

Di Enrico Cosimi

MATRIX

L’apparecchio, ne parlavamo la volta scorsa, ha tre oscillatori, due filtri, un amplificatore, un ring modulator e tante altre coserelle che, con la matrice 22 x 22 e con i patching points previsti sul pannello comandi, non aspettano altro che di essere collegati tra loro e gestiti attraverso le strutture di controllo. Buona lettura.

Analogue Solution Vostok MatrixSynth: a un passo dalla storia

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Vintage

Anni orsono, in un’affollata edizione della Frankfurt Musikmesse, fummo contagiati dal Vostok Matrixsynthesizer e, inevitabilmente, scoppiò amore a prima vista. Ci vollero molti anni e, non ultime, i buoni uffici di Alex Cecconi, ma alla fine riuscimmo a convertire diversi litri di sangue in un esemplare Mk II, particolarmente aggressivo nel look e nelle prestazioni. Oggi, ad un passo dalla storia, quando sembra che tutto dovrà cambiare con la nuova versione Deluxe, è il momento di una retrospettiva approfondita.

Di Enrico Cosimi

Apertura

Lo strumento è passato attraverso diverse fasi evolutive: la prima versione era alloggiata in un cabinet in resina plastica (non particolarmente robusto, non troppo costoso, non tanto rassicurante), con paraspigoli sempre in plastica e maniglia in stile valigiona economica; al suo interno, trovavano posto due oscillatori analogici ed un terzo oscillatore wavetable caricato con un certo numero di forme d’onda digitali ottenute per sintesi additiva e con altri meccanismi di compilazione che, a fronte di un’oggettiva blindatura, garantivano al musicista la possibilità di affrancarsi abbastanza velocemente dalle sonorità tipicamente analogiche.

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