KORG Volca Sampler – qualche anticipazione

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Il successo ottenuto dai tre modelli Volca Keys, Drums e Bass ha confermato un filone che KORG sembra intenzionato a proseguire a tutta velocità. Questa volta, è il turno del Volca Sampler, un apparecchio dedicato alla manipolazione in tempo reale dei campioni, ma non (come vedremo) alla loro acquisizione, per la produzione e la performance.

Di Enrico Cosimi

volca sampler 1

Come al solito, lo scollamento tra i tempi di annuncio di un prodotto e la sua effettiva disponibilità sul mercato ci obbligano ad una semplice panoramica introduttiva, speriamo di poter presto confermare e approfondire quanto desumibile finora.

Fino a 100 suoni/sample indipendenti ospitati simultaneamente in memoria per la performance; il caricamento e l’acquisizione dei campionamenti avviene attraverso iOS App e adeguato iDevice iPhone, iPad et similia). Questo, da un certo punto di vista, limita l’acquizione on the move con l’apparecchio ma – consoliamoci – apre interessanti scorci al musicista i-equipped che può campionare qualsiasi segnale col proprio smartphone, per poi acquisire, editare e utilizzare i file audio nel Volca Sampler.

La programmazione di sequenze lavora su griglia di sedici step, come nei modelli precedenti, ma questa volta è possibile registrare il motion di undici parametri di pannello interamente automatizzabili: sample start point, sample lenght, hi cut, sample playback speed, pitch EG intensity pitch EG attack, pitch EG decay, amp level, panpot, amp EG attack, amp EG decay. I campioni possono essere letti in reverse.

volca sampler 2

La griglia di programmazione può essere variata in tempo reale durante la performance ricorrendo alle funzioni Active Step e Step Jump: l’ordinamento e l’esclusione degli step sono velocemente raggiungibili per raggiungere l’effetto desiderato tanto nella ripetizione forzata quanto nella riconfigurazione vera e propria.

Tramite Analog Isolator analogico, si può lavorare di kill-a-mix sulle basse e sulle acute, lasciando intatta una banda centale compresa tra due frequenze di crossover. La sezione effetti comprende un riverbero inseribile on/off su ciascuna delle sedici parti timbriche.

La programmazione ritmica è organizzata in 10 pattern e 6 song pattern. Oltre al MIDI Clock (e alla gestione delle note MIDI), è prevista la coppia di connettori Sync In/Out in formato mini jack che KORG ha già sperimentato con successo dall’epoca Monotribe. La polifonia massima è pari a 8 note simultanee per 10 parti, i file audio sono gestiti a 16 bit, con sampling rate pari a 31.25 kHz.

 

Un’ultima segnalazione: cosa significa  Volca? Con buona pace dei nostalgici (niente a che vedere con Volcanal) e dei mistici (niente a che vedere con (Volcano), abbiamo chiesto ragione del nome “Volca” a persona degna di fede e direttamente in contatto con le alte sfere della Ditta nipponica. La risposta, secca e concentrata, è stata: “niente”…

 

 

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Comments (34)

  • Fede Bts

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    Bellissimo! Incluso nel prezzo mi danno anche l’iphone giusto?!? No, perché – senza dover spendere 600 euro per rendere sensato un acquisto di 150- sarei limitato ai classici ed imbarazzanti “uh yeah” di fabbrica! Una piccola considerazione (che probabilmente nessuno vuole sentire): la genialità dei Volca risiedeva proprio nel rendere accessibile una tipologia di strumento musicale ad un prezzo irrisorio. Es. con 140 euro l’acquirente può scegliere tra una drum machine COMPLETA , un synth analog parafonico COMPLETO o una acid machine COMPLETA.Si può poi cavillare sulla loro limitatezza, sulla loro qualità costruttiva… Poco importa: sono strumenti standalone ad un prezzo accettabile. Passi dunque che VOLCA SAMPLE (senza la R) non sia affatto un sampler: nessun problema. perché ad oggi ognuno di noi possiede almeno un computer o uno smartphone. Ma perché limitare la fruibilità di uno strumento musicale a chi compra APPLE (la cui politica in fatto di prezzi è quanto di più lontano ci sia dalla filosofia Volca)? Io non discuto eventuali join ventures per quanto riguarda la produzione di VST, UART e App , ma questa non me la so proprio spiegare. Tanto quanto l’aggiornamento del sistema operativo del monotribe avveniva tramite sync cable , utilizzando un comunissimo PC, mi chiedo cosa vieti a Korg di sviluppare un’ app (o programma) in grado di viaggiare su più piattaforme. Chiedo scusa per lo sfogo ma – da fiero possessore di tutti i “giocattolini analogici” korg di questi ultimi anni – mi sento un attimo messo da parte da una politica di marketing (oso?) classista ed esclusivista! Revoluciòn

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    • Enrico Cosimi

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      forse perché, nel mondo, vendono un iPhone OGNI SEI SECONDI?

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      • Fede Bts

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        E ti giuro, Enrico, che mi riempie di gioia sapere che – a dispetto di questa perniciosa crisi economica – se ne vendano tanti! Purtroppo IO (come molti altri) , sono di quelli che non possono permettermi un Iphone, piuttosto che un sistema modulare o una macchina la cui cilindrata arrivi a 1000! Non penso di fare dello sgradito pauperismo musicale se esprimo rammarico per questa decisione da parte di KoRG. Guarda, ne vendessero anche cento al secondo di Iphone, questo ancora non giustificherebbe questa scelta di marketing. Lasciamo stare la questione ecnomica e diciamo che io adoro KORG ma ho un cellulare samsung o un Nokia 3310 ma un buon personal computer. Non mi pare io stia descrvendo delle situazioni-limite. E, ti giuro, mi pare strano io sia uno dei pochi ad essere infastidito per la politica korghiana! PS nessun intento polemico eh! Sei uno dei miei eroi, non oserei mai 😉

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        • Attilio De Simone

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          Secondo me, se Korg ha preso una decisione del genere, che di fatto limita il suo mercato potenziale vuol dire che ha degli accordi ben precisi con Apple semmai rafforzati da qualche da qualche pagamento bello,sostanzioso da parte di apple per aggiudicarsi l’interfacciamento in esclusiva di un prodotto di largo consumo. Sicuramente Korg non ha regalato niente.

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          • Enrico Cosimi

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            facili battute a parte, è probabile che la decisione sia stata anche presa in base alla diffusione commerciale di piattaforme come iOs e iTunes per la distribuzione delle app…

            a certi livelli, le decisioni si prendono per rischiare il meno possibile

            Reply

          • Attilio De Simone

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            Inoltre non va dimenticato che Korg ha fatto uscire da poco un’app (Gadgets) che gira solo su ios, insieme ad una serie di altre app a marchio Korg, è anche interesse di korg spingere la piattaforma dove può anche vendere qualcosa…. e non mi meraviglierei se rendessero i volca gestibili da Gadgets o qualche scherzetto del genere…..

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    • Tom

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      Sono passati più di 2 anni dal commento di Fede Bts, vorrei solo dire che dal 2014 ad oggi sono disponibili 3 tools per Android e per Windows che consentono di caricare i sample sul Korg Volca Sample: si tratta di Caustic (per Android, Windows, Mac, iOS e Linux/Ubuntu), vosyr (per Windows e Mac) e Volca-x (per Windows e Mac). Certo, non sono app “di design” come quella per l’iPhone, però l’importante è che siano funzionali (almeno secondo me).

      Tom

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  • dario

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    ciao a tutti e scusate la domanda,ma quindi non lo posso praticamente usare come sequencer per il mio microbrute?

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      il volca sampler come sequenze per il micro brute? no, non ti serve…

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      • GiuseTiber

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        Salve a tutti! e grazie mille per le informazioni e discussioni utilissime.
        Non so se acquistare questa macchina e se compatibile col mio Mac del 2009. Ha un sistema operativo 10.7.5 che non può essere più aggiornato e temo che sia obsoleto per i programmi di trasferimento dei sample… che ne dite?
        Sto cercando informazioni sul programma ma trovo solo nuove app e programmi per pc. :O
        Grazie mille!

        Ps: ( il Mac che ho va davvero bene e non mi sognerei mai di sostituirlo)

        Reply

        • Enrico Cosimi

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          devi controllare nelle specifiche degli editor che sistema operativo richiedono – inserisci dentro google “volca sample editor for mac” e vedi cosa esce fuori

          Reply

  • sax

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    korg ha rilasciato un sdk per la gestione dei trasferimenti di file, pattern e song sulla macchina (ovviamente sempre via cavo audio, in modulazione qam): percui, oltre l’app di fabbrica (veramente ben fatta peraltro) a breve potremo trovare applicazioni per il trasferimento file prodotte da terze parti, adattabili ad ogni piattaforma – immagino perfino plugins (latenza del trasferimento concessa)
    quindi chi non ha una periferica apple non deve per forza comprarla: può aspettare un’applicazione per il proprio sistema, o ange programmarsela

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  • marco

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    Eccola! Si chiama “Caustic editor Volca” la potete trovare sul Play Storie ( android)e si integra molto bene!

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  • Francesco

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    Caro Sig. Cosim, come le scrivevo nel commento riguardo il Mininova, sto acquistando del materiale per la produzione di musica elettronica e ho intenzione anche di prendere una drum machine.
    Vorrei qualcosa di analogico e sto valutando tra la mfb522, il volca beats e qualcos’altro (sempre a budget limitato).
    Mi piacerebbe poter lavorare sui pattern di batteria e modificare al volo ogni singola parte (kick, snare, clap hat e via dicendo).
    Secondo lei potrei acquistare il VOLCA SAMPLE e fare cio di cui sto parlando? Insomma caricare i miei suoni e modificarli al volo?
    (vorrei prendere il volca beats ma da quanto ho letto i suoni non sono un granchè, mentre l’mfb522 sembra avere suoni piu consistenti e orecchaibili)..

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      mi sembra che il Volca Sampler lavori solo attraverso iPad per la gestione dei campionamenti (quindi, tanto “al volo” non lo vedo come tipo d’intervento…)

      lascerei perdere mfb che non brilla per solidità costruttiva – a meno di non trovare qualche esemplare usato a prezzi “irresistibili”

      banalmente, e salendo MOLTO di fascia di prezzo, si potrebbe pensare alla analog rytm o alla full analog tempest di DSI, ma stiamo parlando di altre cifre…

      Reply

      • frabb

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        preciso che korg ha rilasciato le sdk per lo sviluppo di terze parti di app per la gestione del Volca Sampler ed è già uscita una ottima app che gira su mac, windows, android e linux e che consente di lavorare facilmente con tutti i campioni, sostituirli, e addirittura editare e processare i sample prima di caricarli sullo strumento.

        Reply

          • Francesco

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            Mentre della Eelectribe 2 che mi sa dire? Ho letto su una rivista che è molto pratica da usare e che si integra perfettamente con Ableton.
            Sono davvero molto spiazzato adesso, perchè ho visto anche la Electribe 2 e la Roland Tr-8..

            Reply

          • Enrico Cosimi

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            sembrano avere dei problemi sulle porte midi… perlomeno alcuni esemplari

            Reply

  • Franz

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    Vabè…. ma è possibile ad ogni modo collegare non so una groovebox qualsiasi, tipo roland MC505 esempio, e lavorarci in tempo reale come un normale sampler ???
    Grazie.

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      se gli mandi i codici di nota midi on/off, e se su quelle note midi ci sono assegnati i campionamenti, puoi triggerare i campioni “da fuori”…

      Reply

      • frabb

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        ehm non proprio…. questo coso è stato progettato da giapponesi e i giapponesi – è palese – sono matti. Infatti i 16 “step” (10 dedicati ai sample, 6 alle funzioni) del sequencer sono triggerabili NON tramite nota midi (come ci si sarebbe potuti aspettare), ma tramite segnale note-on/off sui 16 CANALI MIDI. Ovvero: ogni canale midi controlla uno “step” del sequencer, e se vogliamo – che ne so – triggherare una sequenza dei sample assegnati sulle parti 1 – 4 – 8 dobbiamo mandare un note-on (non importa il pitch) rispettivamente sui canali midi 1, 4 e 8. Sembra una pazzia e forse un po’ lo è, dato che in questo modo si precludono svariati “maneggi” e si incasina il routing midi, ma credo (credo) che lo abbiano fatto per mantenere il controllo totale anche di TUTTI i parametri assegnati ad ogni singolo step/sample (in questo modo infatti si moltiplicano i CC disponibili). Esistono già dei controller fatti in MAX che permettono di gestire via pc non solo il volca sampler, ma anche tutti gli altri piccoli volchi :)
        ciao!

        Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    concettualmente, non vedo differenze tra le due soluzioni (astrusità della scelta, a parte…): che faccia riferimento al primo data byte o allo status byte, comunque può essere sollecitato dall’esterno con il nota on

    Reply

    • frabb

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      verissimo, ma in questo modo in mezzo ad un setup con altri strumenti midi, il volca “rompe” parecchio; normalmente uno assegnerebbe un canale midi per strumento, in questo modo occorre “tenere da parte” il sampler divoratore di canali perchè se mando una nota al synth che risponde sul canale 2, per esempio, lui se la “prende al volo” e suona il secondo sample caricato :) Certo è una scelta fatta da chi lo ha progettato e in questo modo si possono raggiungere tutti i controlli via midi molto facilmente e in modo “razionale”, ma diciamo che come soluzione non è così standard come ci si potrebbe aspettare (anche io ero convinto di poter suonare un sample-per-tasto collegandoci semplicemente una tastiera midi e invece nisba, occorre smanettare)…

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  • Enrico Cosimi

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    è come se avessero voluto usare i codici midi con la stessa filosofia che una volta si usava per i trigger e per i gate… senza differenziare le note in quanto note, ma usandole come “treno d’impulsi”… 😀

    Reply

  • frabb

    |

    sì, poi per tutto il resto è un oggettino soprendente, volevo solo far notare che una cosa che si potrebbe dare per scontata (io pensavo tipo di caricarci dei campioni registrati da un carillon per suonarlo con la tastiera) richiede un po’ di maneggi più del previsto :) Secondo me questo cosetto è stato pensato principalmente da un punto di vista ritmico, poi ci si può giocare in tante altre direzioni… anzi se serve potrei preparare una recensione dato che ormai cell’ho sottomano da qualche tempo e l’ho sventrato a dovere…

    Reply

  • Nicola

    |

    Ciao. Sono prossimo all’acquisto del Volca Sample col quale vorrei “condire” un pó di più il sound globale proveniente da 4 synth, una jomox 888xbase, il tutto controllato da Ableton Live. Il condimento consisterebbe nel far girare nel Volca suoni di tipo glitch. Fortunatamente possiedo un iphone 4S e, da quanto posso comprendere, la mia intenzione sarebbe acquisire eventualmente anche tramite microfono drll’iphone (i sample risulterebbero sporchi e polverosi: fantastico!) per un rapido riversamento nel Volca al fine di controllarli poi in tempo reale. Ableton Live mi servirebbe solo come sorgente di clock, pertanto mi vien da pensare che il Volca mi occuperebbe uno ed un solo canale midi. Chiaramente, dalle preferenze di Ableton Live, escluderei tutti i messaggi di note on/off e tutto il resto, lasciando ON solo il midi clock. Vorrei chiedervi se il mio ragionamento è corretto oppure se sbaglio e dimentico qualcosa. Vi ringrazio molto. Nicola

    Reply

    • frabb

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      sì direi che sei sulla strada giusta, io ho trovato molto comodo impostare direttamente sul volca il NON riconoscimento dei segnali di note on (in pratica puoi fare in modo che veda SOLO il clock midi, molto utile dato che, come già osservato, il volca risponde su tutti i 16 canali midi contemporaneamente). Una cosa: l’acquisizione di sample sul volca richiede tempo e non si può assolutamente pensare di farlo “live”, ti conviene preparare i tuoi kit di sample “a tavolino” e passarli sul sampler tramite l’app che – mi pare – ti consente anche cose carine tipo processare i campioni con vari plugin (c’è quello che fa suonare la roba come se uscisse da un C64, quello che fa noize, ma anche cose comuni come distorsori e compressori vari). Una cosa che ho notato: il sample risponde molto bene a trattamenti “estremi” usando la funzione di loop sui campioni e giocando con parametri quali pitch (e relativo AD), amp (e relativo AD), punto di start e stop del sample, cutoff del filtro, velocità di riproduzione. Automatizzando alcuni o tutti questi parametri tramite la funzione di motion capture e giocando col bpm (si può impostare “free” nelle opzioni del sampler in modo che vada da 10 a 600!!!) si può letteralmente trasformare questa macchinetta nata per scopi “ritmici” in una drone-box urlante che emette suoni demoniaci :) :)

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  • Giuseppe

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    Salve a tutti, vorrei porvi una domanda per sapere se ho avanti agli occhi quello che mi serve.
    Sempre senza Limitare la provvidenza, la mia esigenza al momento é quella di usare dei suoni campionati “one shot” per fare un esempio, il coro di bambini di another brick in the wall diviso in 7 file (nessuno più lungo di 5 secondi), oppure la voce nell intro di Iron man. Da quello che vedo ho la possibilità di caricare fino a 100 campioni. In primo luogo, ho capito bene? É possibile utilizzarla in questo modo? Secondo, le app non IOS permettono di caricare il file così com’è? Il campione una volta assegnato, partirà senza ritardi? Ho poca conoscenza in merito e sto cercando di acculturarmi, grazie in anticipo per la pazienza

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    • Enrico Cosimi

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      non fai prima a caricare i file su un laptop e a farli partire direttamente dalla tastiera del pc? oppure a caricarli su altrettante tracce audio della tua DAW (sempre dentro al laptop) per poi agganciarle normalmente al midi?

      Reply

  • Fabio

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    Non sapevo dove postare domande su Electribe 2 sampler..provo a fare le seguenti domande:
    1) il sampler ha comunque gli stessi presets residenti (forme d’onda, suoni PCM….) e quant’altro, al pari di Electribe non sampler?
    2) è valido come drum macchine anche ed ha suoni non solo di batteria elettronica?
    3) non capisco cosa permette il seguente; 64 step per parte? Sono moltissime, il mio minilogue ha 16 step!! Posso creare quindi più temi, per una stessa Song, come in multitraccia sequencer, quanti?

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