KORG ARP ODYSSEY MODULE
Era quasi inevitabile, ma ha comunque sorpreso il mondo della musica elettronica hardware: dopo un primo leak della scorsa settimana, è stato ufficialmente confermato il nuovo modello ARP tabletop modulo, privo della (molto) discussa tastiera di passo ridotto tre ottave e caratterizzato da qualche interessante soluzione inedita. Lo strumento, marcato ARP ODYSSEY Module è disponibile solo nei due line up Rev 1 bianca e Rev 3 nero/arancione; non sappiamo se verrà fornito con qualche forma di valigetta, enclosure o altro tipo di gadget. Di seguito, una panoramica delle funzioni più importanti.
Di Enrico Cosimi
Per prima cosa, le dimensioni: la scocca, ridisegnata più bassa (sul pannello posteriore, i sei canonici mini jack di interfacciamento analogico sono finiti su colonne affiancate) è quella del pannello KARP per intenderci, ma non ci sono più i bordi laterali sopraelevati, che proteggevano gli slider. L’aspetto, insomma, è molto più slim.
La struttura di sintesi è esattamente la stessa del modello a tastiera, ma nella parte di gestione digitale c’è finalmente qualche miglioria.
Basta con Proportional Pich Control
Con buona pace di David Friend, che ne è l’ideatore, il terzetto di tastoni gommosi denominato PPC – proportional pitch control – è stato uno dei fiaschi storici che ARP ha inanellato prima di inabissarsi definitivamente; la riedizione a tastiera KARP aveva eliminato il bellissimo bend potentiometer delle Rev 1 e 2 in favore della scelta meno comoda espressivamente; oggi, la versione Odyssey Module offre una significativa miglioria che, se confermata, potrebbe cambiare molte cose nella performance:
finalmente, l’implementazione MIDI gestita dall’apparecchio supporta anche il Pitch Bend, con escursione fissa a +/-2 semitoni.
Ancora non è del tutto chiaro – nel manuale online c’è qualche discrepanza tra MIDI Implementation Chart e testo vero e proprio – se il Bend sia ricevuto solo sulla porta USB o anche sul MIDI, ma – di fatto – il salto avanti è significativo.
MIDI, USB… misteri da scoprire
Un altro punto interessante è la dichiarata compatibilità bidirezionale – per forza di cose USB, visto che il MIDI ha solo la connessione In – sul System Exclusive: premesso che tutti i comandi del KARP sono squisitamente analogici e non trasmettono MIDI CC, a cosa avranno voluto riferirsi parlando di System Exclusive? Forse alla possibilià di salvare e trasmettere le scelte di canale MIDI? Lo scopriremo solo più avanti.
Hardware
Sul pannello posteriore, trova posto un dip switch a sei selettori che è utile, con quattro contatti attivi, alla scelta autonoma del canale MIDI; è un sistema in uso su tanti strumenti e, vista la oggettivamente bassa frequenza con la quale si cambia canale MIDI, si fa presto a sopportare l’oggettiva scomodità della procedura (occorrono un buon paio di occhiali e una matita dalla punta ben temperata per spostare i dip).
Rimangono invariati tutti gli esaltanti bonus messi a punto sulla precedente versione a tastiera: disponibilità dei tre modi di filtraggio Rev 1, Rev 2 e Rev 3 (tre mondi sonori ben caratterizzati), controllo Drive per pompare ulteriormente il segnale inviato al VCA, LFO LED che bilnka a velocità visibile, connettore Phones Out utilizzabile in Brute Mode per rientrare nell’external input.
Se proprio potessimo esprimere un desiderio, questa volta ci piacerebbe scoprire che, dal Gate e Trig In, diventa possibile pilotare l’avanzamento del Sample & Hold, in modo da poter sincronizzare gli eventi con il mondo esterno. Non rimane che incrociare le dita.
Il tutto, per 599.99 dollàri. Niente affatto male.
Qui, per saperne di più (e scaricarsi la manualistica).
Comments (4)
Marco
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Buongiorno, ho una domanda riguardo la lunghezza della corsa dei cursori: nella versione FS è maggiore rispetto a questa ?
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Enrico Cosimi
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no no, gli slider “originali” – quelli più lunghi per intenderci – non sono più in produzione da parecchio tempo; sia la versione piccola che quella FS usano – come il TTSH e tutti gli altri cloni ARP attualmente in produzione, lo slider più corto
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Marco
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Grazie mille ! A livello timbrico ci sono importanti differenza fra la versioni “slim” e le successive FS?
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Enrico Cosimi
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sono ESATTAMENTE lo stesso strumento
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