KORG ARP ODYSSEY MODULE

Written by Enrico Cosimi on . Posted in no-categoria

Era quasi inevitabile, ma ha comunque sorpreso il mondo della musica elettronica hardware: dopo un primo leak della scorsa settimana, è stato ufficialmente confermato il nuovo modello ARP tabletop modulo, privo della (molto) discussa tastiera di passo ridotto tre ottave e caratterizzato da qualche interessante soluzione inedita. Lo strumento, marcato ARP ODYSSEY Module è disponibile solo nei due line up Rev 1 bianca e Rev 3 nero/arancione; non sappiamo se verrà fornito con qualche forma di valigetta, enclosure o altro tipo di gadget. Di seguito, una panoramica delle funzioni più importanti.

Di Enrico Cosimi

KORG ODYSSEY MODULE 2

Per prima cosa, le dimensioni: la scocca, ridisegnata più bassa (sul pannello posteriore, i sei canonici mini jack di interfacciamento analogico sono finiti su colonne affiancate) è quella del pannello KARP per intenderci, ma non ci sono più i bordi laterali sopraelevati, che proteggevano gli slider. L’aspetto, insomma, è molto più slim

La struttura di sintesi è esattamente la stessa del modello a tastiera, ma nella parte di gestione digitale c’è finalmente qualche miglioria. 

KORG ODYSSEY MOD TOP 2

Basta con Proportional Pich Control

Con buona pace di David Friend, che ne è l’ideatore, il terzetto di tastoni gommosi denominato PPC – proportional pitch control – è stato uno dei fiaschi storici che ARP ha inanellato prima di inabissarsi definitivamente; la riedizione a tastiera KARP aveva eliminato il bellissimo bend potentiometer delle Rev 1 e 2 in favore della scelta meno comoda espressivamente; oggi, la versione Odyssey Module offre una significativa miglioria che, se confermata, potrebbe cambiare molte cose nella performance:

finalmente, l’implementazione MIDI gestita dall’apparecchio supporta anche il Pitch Bend, con escursione fissa a +/-2 semitoni. 

Ancora non è del tutto chiaro – nel manuale online c’è qualche discrepanza tra MIDI Implementation Chart e testo vero e proprio – se il Bend sia ricevuto solo sulla porta USB o anche sul MIDI, ma – di fatto – il salto avanti è significativo.

ODYSSEY & MAC 2

MIDI, USB… misteri da scoprire

Un altro punto interessante è la dichiarata compatibilità bidirezionale – per forza di cose USB, visto che il MIDI ha solo la connessione In – sul System Exclusive: premesso che tutti i comandi del KARP sono squisitamente analogici e non trasmettono MIDI CC, a cosa avranno voluto riferirsi parlando di System Exclusive? Forse alla possibilià di salvare e trasmettere le scelte di canale MIDI? Lo scopriremo solo più avanti.

KORG ODYSSEY MOD REAR 2

Hardware

Sul pannello posteriore, trova posto un dip switch a sei selettori che è utile, con quattro contatti attivi, alla scelta autonoma del canale MIDI; è un sistema in uso su tanti strumenti e, vista la oggettivamente bassa frequenza con la quale si cambia canale MIDI, si fa presto a sopportare l’oggettiva scomodità della procedura (occorrono un buon paio di occhiali e una matita dalla punta ben temperata per spostare i dip).

Rimangono invariati tutti gli esaltanti bonus messi a punto sulla precedente versione a tastiera: disponibilità dei tre modi di filtraggio Rev 1, Rev 2 e Rev 3 (tre mondi sonori ben caratterizzati), controllo Drive per pompare ulteriormente il segnale inviato al VCA, LFO LED che bilnka a velocità visibile, connettore Phones Out utilizzabile in Brute Mode per rientrare nell’external input.

Se proprio potessimo esprimere un desiderio, questa volta ci piacerebbe scoprire che, dal Gate e Trig In, diventa possibile pilotare l’avanzamento del Sample & Hold, in modo da poter sincronizzare gli eventi con il mondo esterno. Non rimane che incrociare le dita.

ODY & SQ 2

Il tutto, per 599.99 dollàri. Niente affatto male. 

Qui, per saperne di più (e scaricarsi la manualistica).

Comments (4)

  • Marco

    |

    Buongiorno, ho una domanda riguardo la lunghezza della corsa dei cursori: nella versione FS è maggiore rispetto a questa ?

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    • Enrico Cosimi

      |

      no no, gli slider “originali” – quelli più lunghi per intenderci – non sono più in produzione da parecchio tempo; sia la versione piccola che quella FS usano – come il TTSH e tutti gli altri cloni ARP attualmente in produzione, lo slider più corto

      Reply

      • Marco

        |

        Grazie mille ! A livello timbrico ci sono importanti differenza fra la versioni “slim” e le successive FS?

        Reply

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