Kinetik Laboratories PROTEAN Motion Texture Source
Come già detto in più occasioni, il kinetik duo composto da Claudio Granzieri e Andrea Reali rappresenta una tra le più preziose risorse di tecnologia timbrica applicata alla performance e alla costruzione sonora non banale presenti nel panorama europeo. Attivi da tempo, apprezzati performer e produttori di hardware dedicato, fornitori della real casa che ospita la crema dei musicisti estremi (droners e noise makers in primis), questa volta ci deliziano con un apparecchio dedicato alla facile generazione di motion textures, cioè di magma sonoro micro/iper modulato che può essere usato nudo e crudo o processato con trattamenti esterni. PROTEAN, questo il nome dell’apparecchio, può diventare la pietra angolare della vostra costruzione drone. A patto di avere sufficiente coraggio.
Di Enrico Cosimi
L’’apparecchio ospita tre diverse sezioni di generazione timbrica, con implementazione a pannello dei parametri di esecuzione e controllo; ciascuna sezione sfrutta un’uscita audio separata, ma è possibile sommare internamente i tre segnali per semplificare le connessioni.
Cluster
La prima sezione timbrica di PROTEAN contiene quattro oscillatori indipendenti per regolazione di frequenza; possono essere accordati su precisi intervalli convenzionali, o possono essere lasciati correre in cluster (appunto) con variazioni microtonali e battimenti di grande charme timbrico.
Dual Ring
L’onda quadra prodotta dall’oscillatore Main è convogliata in una coppia di Ring Modulator per produrre somma e sottrazione con le frequenze generate dagli oscillatori A e B; il risultato è fuso in un unico flusso audio che può variare dai classici suoni sbarattolati degli Anni 50 e 60, ai raddoppi di ottava più o meno instabili, all’enfatizzazione di rapporti inarmonici tipici della più inconfessabile perversione umana (bello, eh?).
Chaos
Il generatore caotico sfrutta tre oscillatori in configurazione di auto modulazione (una sorta di duplice cross modulation, per intenderci), Il segnale in uscita è complesso, caotico, instabile e assai più caratterizzato di quanto sarebbe possibile ottenere aprendo semplici flussi di rumore pesato. I controlli permettono di spostare la frequenza dei tre oscillatori, per risultari imprevedibili.
Modulator
Il comportamento statico nella modulazione ad anello, o nell’interazione caotica, è affascinante quando si raggiunge una determinata – irripetibile – posizione armonica… ma le possibilità offerte dalla modulazione di frequenza applicata ai portanti e modulanti apre frontiere ancora più espressive. Per questo motivo, la struttura di PROTEAN prevede due sezioni LFO denominate Modulator, tra loro indipendenti e dotata di un eccellente corredo di forme d’onda (random smoothed, triangle, ramp, saw, square, random stepped). La modulazione può essere regolata in velocità/Rate o disabiitata del tutto, mettendo al minimo antiorario il controllo stesso . Un comodo LED di segnalazione, uno per ciascuna sezione, visualizza la velocità e la consistenza dell’intervento modulante.
Dove agiscono i modulatori LFO? Il primo interviene sul Dual Ring Modulator; il secondo colpisce la sezione Chaos.
Mixer
Supponiamo di voler inviluppare il segnale prodotto dai quattro oscillatori Cluster: basterà prelevare l’audio dall’uscita dedicata – dotata di una propria regolazione di volume – ed il gioco è fatto. Allo stesso modo, sono disponibili uscite indipendenti per Dual Ring e Chaos. Se però siete a corto di connessioni, potete utilizzare solo la connessione centrale Dual Ring come main out dell’apparecchio, gestendo tutti e tre i segnali simultaneamente.
Non ci dispiacerebbe – notoriamente, siamo incontentabili – avere anche le uscite separate per le tensioni di controllo generate dalle due sezioni Modulator…
Alimentazione
Non fornito con l’apparecchio, è necessario un alilmentatore esterno in grado di erogare 9 volt DC, con connettore negativo centrale su puntale a barilotto da 2.1 millimetri. Nulla che anche il più scalcinato elettricista non possa fornire.
Impressioni d’uso
Selvaggio, potente nella sua implementazione rigorosa, PROTEAN continua dove arrivavano gli altri hardware Kinetik. Non è uno strumento per melodici compulsivi o per ammiratori di boccoluti isterici pianisti: se scegliete PROTEAN (o se è lui a scegliere voi…), dovrete fare i conti con la necessità di controllare continuamente il pannello comandi, suonando con i controlli in dotazione, articolando il suono con processori esterni – per quello che riguarda la pasta sonora – e con ulteriori sezioni di sintesi (in primis, amplificatori e inviluppi) per ciò che riguarda l’articolazione (se necessaria).
Come al solito, la somma è superiore alle parti: già semplicemente le tre sezioni timbriche permettono una buona alternanza sonora nella pratica performativa; se poi, si aggiungessero anche gli altri hardware Kinetik, cosa potrebbe succedere all’eroico performer e ai poveri ascoltatori?
E’ una sfida irresistiile.
Come al solito, standing ovation per Andrea Reali e Claudio Granzieri.
Qui, per saperne di più.
A stretto giro, qualche videozzo…
Tags: Kinetik Laboratories, PROTEAN
Comments (8)
Mario
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da felice possessore di un ILL-LOGIC e un XMATRIX,mi chiedevo se il volume d’uscita della sezione cluster,è abbastanza proporzionato rispetto alle sezioni dual ring e chaos,perchè dalle varie demo che ho ascoltato,sembra notevolmente più basso.
grazie
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Enrico Cosimi
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se trovo il tempo, faccio delle prove “serie” e ti dico…
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Simone Pelliconi
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grazie! ultimamente mu sto innamorando di questo genere di macchine
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Mario
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Thanks
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pierps
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non è possibile sincronizzare lfo o triggherarlo con altre macchine, vero?
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Enrico Cosimi
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niet
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pierps
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Peccato però, una macchina così complessa dal punto di vista timbrico senza midi ne cv in, mi chiedo quanto costerebbe se possibile installarci il midi.
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Enrico Cosimi
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costerebbe troppo…
poi, la filosofia delle macchine Kinetik è che devi “suonare sul pannello comandi”…
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