Il motore di sintesi secondo Yamaha

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Yamaha ha popolarizzato le notevoli capacità della tecnica AWM2 – Advanced Wave Memory, cioè il funzionamento ROMpler in cui si usano campionamenti e/o forme d’onda precedentemente acquisiti in ROM come sorgente sonora per i successivi trattamenti di filtraggio, amplificazione, articolazione e modulazione. Giorni orsono, ci siamo occupati della versione semplificata della workstation secondo Yamaha: il modello MX61 che, come dicevamo, è concentrato più sull’immediatezza funzionale, finalizzata alla produzione, che non alla programmazione di timbriche ex novo.

Di Enrico Cosimi

mx schema generale

Ma cosa è possibile fare con il motore full function targato Yamaha? Quali sono i paradisi di programmazione offerti al musicista che decida (nell’invidia generale…) di affrontare uno dei diversi modelli di punta della serie MOTIF? Non poche cose…

Ogni volta che si preme un tasto – o che si riceve un codice MIDI Nota On – MX mette in funzione una voce composta da diversi elementi a loro volta articolari in oscillatore, filtro e amplificatore; inoltre, entrano in gioco un LFO indirizzabile e una coppia di inviluppi dedicati a filtro e amplificatore.

Schermata 02-2456334 alle 22.07.08

Quante voci simultaneamente disponibili? Centoventotto per i comportamenti armonico/melodici e otto desclusivamente dedicate alla gestione delle timbriche di batteria; ricordiamo – se ce ne fosse bisogno – che 128 voci divise 16 parti timbriche fanno un risultato di otto voci per ciascuna parte. Attenzione a non sottovalutare gli accavallamenti delle code di release negli inviluppi lunghi e – ancora più subdolo – il numero degli elementi attivi per ciascuna voce. MX lavora, sotto al cofano, con 8 elementi per voce “normale” o 73 elementi differenziati timbricamente per le voci “drum kit”; ovviamente, i settantatre timbri percussivi del drum kit non lavorano tutti insieme, quindi non mangiano polifonia più di quanto non lo faccia una qualsiasi altra parte timbrica (del resto, quante cose può suonare simultaneamente un batterista con due gambe, due braccia e una bocca pronta a mordere il batacchio della campana?).

mx schema voce

Detto questo, vi ammanniamo l’elenco completo dei parametri di sintesi a livello Elements, quel livello cioè che è proibito nella MX, ma che – chi lo può dire? – potrebbe diventare raggiungibile con un’eventuale futuro regalo software da parte di Yamaha.

 

Oscillatore

Una premessa: per “oscillatore”, in questo caso, si intende l’unità di calcolo che può leggere la singola forma d’onda catturata in ROM, o il singolo campionamento, o la sequenza di wave contenuta in tabella, non il sistema analogico in grado di produrre solo dente di sega, quadra, triangolare eccetera. Si può forzare il motore AWM2 alla riproduzione delle forme d’onda analogiche, ma – di fondo – la filosofia è quella della lettura di campioni.

Il singolo oscillatore può essere impostato per articolare intonazioni in maniera normale o legata, sul rilascio del tasto, avanzando di wave index su ogni gate on o ripetendo la stessa forma d’onda in maniera inesorabile. Se necessario, si può permettere l’accavallamento in multi dei campionamenti nei ribattuti – ovviamente, la polifonia disponibile sarà pesantemente tassata, ma non ci saranno bruschi tagli nelle code di segnale. Se l’oscillatore è sintonizzato sul modo Drum, si può sganciare la durata del campionamento dalla persistenza del gate di tastiera; immaginate di dover pilotare un piatto crash campionato: perchè rimanere col tasto premuto per tutta la durata del campionamento?

L’articolazione del segnale può essere allineata con il Nota On, può essere agganciata al Nota Off (pensate alla ricaduta del salterello nel clavicembalo…), può essere ritardata – in sync con il clock di sistema – di un preciso intervallo ritmico rispetto al Nota On. Si possono evocare velocity crossfade, velocity limit e note limit per isolare porzioni di escursione dinamica o di estensione tastiera in cui godere del playback di nota.

L’intonazione dell’oscillatore è definita in maniera statica (coarse e fine) o dinamica (attraverso pitch velocity e pitch envelope dedicato); randomizzazione e linearità del key tracking sono liberamente dosabili. Come per gli altri inviluppi che incontreremo in seguito, anche il Pitch Env è subordnabile a Key Position e Key Velocity.

 

Filtro

Oltre alla frequenza di taglio e alla resonance, si può definire il modo operativi; sono disponibili i comportamenti semplici LPF 24, 18, HPF 24, BPF 12, 6, BPF con banda regolabile, BRF 12 o 6;  in aggiunta, si possono usare i modi Dual LPF in parallelo con doppio slope 12+12 e doppia frequenza di taglio differenziabile, Dual HPF 12 in parallelo, Dual BPF a 6 in parallelo, dual BRF a 6 in parallelo, LPF12+HPF12 in serie, LPF6+HPF6, LPF12+BPF6 in parallelo.

L’ampiezza della banda passante è modulabile in uno dei due comportamenti passa banda, la resonance è sensibile alla modulazione.

mx envelope

L’inviluppo del filtro è composto da Hold(Delay), Attack Time, Decay 1 Time, Decay 1 Level, Decay 2 Time. Decay 2 Level (Sustain), Release Time, Release Level; quattro break point possono essere definiti per modificare la risposta lineare della cutoff frequency al key tracking.

 

Amplificatore

E’ possibile definire il livello dell’elemento e stabilire le variazioni ottenute attraverso velocity sensitivity, key follow e inviluppo dedicato (simile a quello del filtro, ma privo del segmento di Hold/Delay iniziale). In aggiunta, si può controllare il posizionamento panpot in maniera statica, dinamica, alternata, casuale o subordinata all’estensione di tastiera utilizzata.

 

LFO

Può lavorare con ciclicità (regolando la fase di emissione) o in modo one shot, può essere sincronizzato al clock di sistema e resettato attraverso key on gate. L’emissione della forma d’onda può essere subordinata ad uno scaling di fade in/hold/fade out.

 

Comportamenti globali

La voce di sintesi può lavorare in mono/poly, con o senza portamento regolabile, con pitch bend e micro tuning regolabili individualmente.

 

Il paradiso perduto

Tutto quanto avete letto finora, ricordiamo, è accessibile solo nei modelli di punta Yamaha…

Tags: ,

Trackback from your site.

Leave a comment

Inserisci il numero mancante: *

ga('send', 'pageview');