Arturia DrumBrute Impact

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Prima o poi, doveva accadere. La DrumBrute Arturia è stato un vero e proprio blast commerciale, che ha riscritto diverse regole nel rapporto Q/P delle analog drum machine e ha offerto, ad un prezzo abbordabile, uno step sequencer flessibile con estese funzioni di polimetria e interazione realtime. Oggi, viene sciolto l’embargo per la versione più piccola, ancora più economica, con timbriche analogiche alternative e identiche funzioni di sequencing/realtime performance. Il suo nome è DrumBrute Impact.

Di Enrico Cosimi

DB Impact front

La nuova apparecchiatura, più piccola del modello precedente, alloggiata in un cabinet in plastica, offre dieci timbriche analogiche programmabili da pannello frontale; come nel precedente modello, non sono previsti control change per l’automazione dei parametri di suono, mentre rimangono invariate le funzioni di sequencer con caricamento step, realtime e performance stepper/roller/looper. Allo stesso modo, rimangono invariate le efficaci funzioni di polimetria messe a punto col modello precedente.

In aggiunta ai parametri di pannello, ogni suono ha un proprio parametro aggiuntivo che può essere selezionato alternativamente e programmato step per step in ciascun pattern; gli attributi Color possono così influenzare in modo significativo la tenuta timbrica del sistema.

Non è tutto: sul bus di uscita, è ora disponibile – a grande richiesta – un modulo di Global Distortion particolarmente efficiente.

DB Impact rear

Queste le caratteristiche più importanti:

  • Dieci timbriche analogiche residenti. Kick, Snare 1, Snare 2/Clap, Tom Hi, Tom Lo, Cymbal, Cowbell, Closed Hat, Open Hat, FM Sound.
  • Parametri di sintesi indipendenti: Kick (Pitch e Decay), Snare 1 (Tone/Snap Balance e Decay), Snare 2/Clap (Tone e Decay), Tom Hi/Lo (Pitch – tra loro sono accordati per quinta); Cym/Cow (Decay), Closed Hat (Hats Tone), Open Hat (Decay), FM Drum (Carrier Pitch, Mod Pitch, FM Amt, Decay).
  • Parametro Color indipendente per ciascun suono, con funzione dedicata e trattamento significativo timbrica per timbrica.
  • Programmazione step su griglia di 16 tasti dedicati.
  • Programmazione realtime-finger drumming su 10 pad dinamiche dedicate.
  • Sequencer di bordo con 64 pattern da 64 step ciascuno.
  • Organizzazione dei pattern in song mode.
  • Programmazione di Accent indipendente per step.
  • Step Repeat per la creazione di glitch e loop in tempo reale.
  • Poliritmia/polimetria; ogni strumento può avere numero di step indipendente all’interno dello stesso pattern.
  • Swing e randomness regolabili indipendentemente per strumento.
  • Global Distortion sul Master Out.
  • Quattro uscite audio individuali per Kick, Snares, HiHats, FM Sound in formato 1/8”.
  • Uscita Mix Output monoaurale in formato 1/4”
  • Quattro logiche di sincronizzazione indipendenti. Internal, USB, MIDI, Analog Sync.
  • Uscita Cuffia da 3.5mm.

Ogni strumento ha un proprio parametro Color che altera in modo anche significativo le caratteristiche peculiari della timbrica: Kick ha Drive per la distorsione; Snare 1 ha Body per la riequalizzazione; Snare 2/Clap ha Clap per l’inviluppo flammato; Tom Hi/Lo hanno Decay per rallentare la caduta; Cymbal/Cowbell ha Cymbal Tone per spostare l’intonazione/timbro del piatto; Closed Hat ha Decay per allungare la caduta; Open Hat ha Harmonics per aprire il timbro; FM Drum ha Pitch Envelope per modulare l’intonazione.

 

Citando il conte Oliver dei conti Oliver: “…il prezzo, Bing? Un affarone. Duecentonovantanove euro”.

Qui, è possibile ascoltare qualcosa…
Schermata 2018-07-15 alle 16.34.24

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Comments (25)

  • Paolo Conti

    |

    Intravisto il M° Cosimi stasera a Superquark di fronte ad un modulare Moog!

    Reply

  • Mario Mantero

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    Buongiorno Prof. Cosimi, un suggerimento di acquisto: oggi 22 luglio 2018 abbiamo:

    Drum Brute standard, 349 euro spedita
    Drum Brute Impact, 299 euro spedita

    Cosa conviene acquistare? Differenze sonore? Grazie mille!

    Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    Caro Mario,
    il mio è -ovviamente- un parere personale… preferisco i suoni della Impact rispetto a quelli del modello precedente; certo, la mancanza delle 12 uscite separate (qui, sono solo quattro) può risultare ostativa.

    Dal video, dovrebbe essere abbastanza chiaro il tipo di “direzione sonora” della Impact, anche nei confronti della DB standard

    Reply

  • Mario Mantero

    |

    Professore, intanto la ringrazio per la risposta. Il problema è che i fianchetti in legno mi fanno sempre prendere decisioni sbagliate (!), quindi chiedo:

    per un utilizzo non-standard, valgono sempre le sue considerazioni? (la “direzione sonora”) L’idea era creare droni, glitches, sperimentare insomma, no house, dance e tutto il resto. Ancora grazie.

    Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    per drone, glitch e sperimentazione “dura”, tieniti alla larga dalle drum machine analogiche 😉

    Reply

    • antinio

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      “alla larga dalle drum machine analogiche ” ok
      ma dirigiti verso….????

      Reply

      • Enrico Cosimi

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        drum machine con tecnologia di controllo digitale estesa all’intera struttura generazione/sequenza/trattamento

        Reply

  • Marina Meccanica

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    Ciao :) volevo chiedere se anche l’effetto Distortion è assegnabile ad ogni singolo suono.
    grazie

    Reply

    • Marina Meccanica

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      …scusate, ho letto meglio le specifiche tecniche
      :)

      Reply

  • vito

    |

    salve enrico, ho appena comprato un arturia drumbrute impact e non capisco perche ableton live 9, nelle preferenze in superfice di controllo non la vede solamente in entrata e uscita, e non riesco a sfuttarla come volevo, perche sia il push 2 che una akay mpk249 vengono riconusciute anche in superfice di controllo, e non ho nessun problema,ho fatto alcune prove per la drumbrute riesco a far arrivare il segnale ma non penso sia il modo corretto,perche se voglio fare un resampling del canale dove ho registrato la drumbrute non esce niente, enon vengono registrate nemmeno le automazzioni di apertura del decay sei hihat, mi puoi aiutare per favore, non vorrei aver comprato una cosa inutile per il mio parco macchine, poi volevo qualche info anche in privato per i suoi prossimi corsi, io ho gia frequentato corsi alla sae, uscito con il max dei voti ,ho una 20 di traks pronte per la pubblizazione ma mi sento al 80% e anche i miei dischi ho visto come lei lovora su youtube e penso mi ci voglia una bella lezione da lei per arrivare almeno al 98%

    Reply

  • vito

    |

    salve enrico, ho appena comprato un arturia drumbrute impact e non capisco perche ableton live 9, nelle preferenze in superfice di controllo non la vede solamente in entrata e uscita, e non riesco a sfuttarla come volevo, perche sia il push 2 che una akay mpk249 vengono riconusciute anche in superfice di controllo, e non ho nessun problema,ho fatto alcune prove per la drumbrute riesco a far arrivare il segnale ma non penso sia il modo corretto,perche se voglio fare un resampling del canale dove ho registrato la drumbrute non esce niente, enon vengono registrate nemmeno le automazzioni di apertura del decay sei hihat, mi puoi aiutare per favore, non vorrei aver comprato una cosa inutile per il mio parco macchine,

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      la drumbrute, sia quella “vecchia” che la impact, NON trasmette e non riceve alcun tipo di MIDI Control Change per i potenziometri dei parametri audio; sono analogici e non hanno conversione MIDI CC; allo stesso modo, per registrarla in audio, occorre collegarla con un jack 1/4″, visto che NON trasmette audio sulla porta USB…

      Reply

  • Maiky

    |

    Ciao Enrico, pensavo di acquistare la drumbrute per un progetto di musica electrorock ma con canzoni ben definite (quindi che non partono dall’improvvisazione). Ho letto che c’è la possibilità di concatenare i pattern per creare un tot di canzoni (ipotizzando 4 o 5 pattern a canzone dovrei averne a sufficienza). La mia domanda è, visto che uso ableton live, la drumbrite potrebbe accettare le note midi scritte in un’apposita traccia di ableton e suonarle? in tal caso potrei superare il problema del limite di pattern registrabili. E potrei in tal caso (cioè con partitura midi che arriva da ableton) usare i controlli di improvvisazione (ad es. variazioni random, swing) per giocare un po con la macchina? Grazie

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      la drumbrute permette la programmazione di 16 song indipendenti, ottenute concatenando insieme i pattern; comunque, nel tuo caso è molto più pratico scrivere le parti di batteria dentro ableton live e poi mandare la traccia midi facendola suonare alla drumbrute; non sono convinto che swing e random agiscano ANCHE sulle note midi ricevute dall’esterno (è probabile che lavorino solo sulle programmazioni interne di pattern), ma SICURAMENTE dentro ableton live ci sono diversi metodi per rendere meno statica una programmazione ritmica

      Reply

  • Gioele

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    Per produrre musica techno/tekno potrebbe andare bene, e volevo sapere se è poasibile caricare suoni da esterno grazie in anticipo!

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      ok per la produzion tekno/techno, anche se è sempre meglio ascoltare i grandi classici TR Roland e capire quanto ci si possa allontanare dalle timbriche di riferimento

      niente da fare, purtroppo, per il caricamento di nuovi suoni: è una drum machine analogica “pura” e non prevede area sample

      Reply

  • Alessandro Finizio

    |

    Salve ho una domanda riguardo al sync di Ableton Live 10 con DrumBrute Impact. Come funzione il sync USB? E’ stabile? prende il PLAY/STOP da Live? cioè sarebbe possibile fare una cosa tipo: beat dall’Impact su cui sovrapporre clip da Live e loop dal looper di Live con punti d’inizio e fine sincronizzati?
    Grazie mille
    Alessandro

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      metti la impact in usb sync e mandi da live il clock sul cavo usb – dovrebbe essere un’opzione standard del sistema; a quel punto, quando premi la barra spaziatrice, la impact parte in battuta

      Reply

  • Eleonora Capezzone

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    Hola!:) Ho regalato la drumbrute impact al mío ragazzo lui ha un Denon dj mcx8000,volevo chiedere aiuto per la connessione Della drumbrute al suo apparato perché io sonó italiana lui è spagnolo e le spiegazioni sonó un inglese es io non capisco niente di questi apparati.le casse sonó collegata allá denon,che è collegata anche al pc dove è collegata anche la drumbrute Peró il suono Della drumbrute non esce.non so se sonó stata chiara….se potete schiarirci un poco le idee sarebbe fantastico.muchas gracias

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      devi prendere l’uscita audio della drumbrute e collegarla a una porta audio in del tuo computer/interfaccia :-)

      Reply

  • Pasquale De Rosa

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    Salve maestro, è possibile su questo tipo di macchine creare tempi dispari?

    Reply

  • Karmicohoo

    |

    Salve Professor Cosimi.
    Le vorrei chiedere una parere.
    Attualmente uso una Beatstep PRO collegata via MIDI a la serie Korg Volca (Beats,Bass e Keys).
    Vorrei fare un upgrade del set up con strumenti con una timbrica più efficace.
    Per basso e lead sarei orientato su Moog Minitaur e Sirin.
    per i suoni drum sono indeciso tra Drumbrute Impact e MFB Tanzbar Lite.
    Escludendo il confronto dei sequencer (controllerei entrambe via Beatstep Pro) a livello timbrico (seppur abbastanza diverso) e di qualità di sintesi quale sarebbe la scelta più sensata?

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      non è una scelta facile, e nella valutazione possono entrare in gioco fattori “extra timbrici”:

      – Sirin è destinato a diventare un oggetto rivalutato nel tempo, come tutte le edizioni a tiratura limitata targate Moog; dal punto di vista timbrico, è efficace quanto il Minitaur (fatte salve le differenze di controllo exp/lin, che – comunque – hanno minime conseguenze sul timbro complessivo)

      – Minitaur suona solo sulle basse, quindi sopra al Do 72 (un’ottava sopra al do centrale) non c’è riscontro ai codici MIDI ricevuti

      – DrumBrute Impact è molto economica e ha un suono “tutto suo”, che deve piacere o non piacere; in alternativa interessante, potrei suggerire la Behringer RD-8, che ha un sacco di cose al proprio interno e sfrutta spregiudicatamente diverse soluzioni di sequencer e di trattamento audio messe a punto proprio con la DrumBrute

      – la Tanzbar Lite mi sembra molto complicata, come tutti gli strumenti MFB caratterizzati da una grafica spartana e priva di fronzoli; il suono c’è, ma bisogna avere molta “dedizione” per far marciare tutto a puntino

      Reply

  • Karmicohoo

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    Grazie mille per la rapida e dettagliata risposta.

    un’ultimo dubbio.
    Tanzbar risulterebbe complicata anche se la controllassi solo via Beatstep Pro?

    Reply

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