ARTURIA Beatstep
Tra le tante novità che hanno affollato questo ghiotto appuntamento NAMM invernale, il piccolo Beatstep Arturia sembra destinato a turbare il sonno dei più: con un prezzo appena inferiore ai 100 euro, offre la possibilità di programmare e suonare sequenze da 16 step indirizzabili MIDI, USB e CV/Gate. Come dire: ritorno al futuro…
Di Enrico Cosimi
In attesa di avere per le mani un esemplare da provare in lungo e in largo, riassumiamo le caratteristiche più interessanti dell’apparecchio, che può già vantare un’invidiabile videografia esplicativa sul web.
L’apparecchio è dotato di:
- 16 pad sensibili alla dinamica e alla pressione con retroilluminazione bicolore rosso/blu;
- 16 encoder per l’inserimento dati e per la loro variazione estemporanea;
- 16 preset di sequenza MIDI pronti all’uso;
- 16 locazioni di memoria utilizzabili dal musicista;
- editor esterno MIDI Control Center Editor per la personalizzazione dei parametri;
- funzionamento con clock interno ed esterno MIDI e USB;
- connessioni analogiche in formato euro rack per CV e Gate;
- connettore MIDI su porta proprietaria, con adattatore fornito in dotazione
- connettore mini USB;
- iPad compatibile attraverso Camera Connection Kit;
- USB Class Compliant.
I sedici encoder possono essere usati per programmare le note di sequenza, definire i valori di MIDI CC e per programmare i comportamenti di funzionamento. Con l’encoder principale, in modallità Control, si invia il messaggio MIDI Volume CC #7, in modalità Sequencer, si inviano i valori di trasposizione o di playback speed per la sequenza.
Sono presenti i controlli di trasporto, per la gestione della sequenza e di eventuali DAW collegate; sei selettori dedicati permettono la gestione di Control Seq, Ext Sync, Recall Data, Store Data, Shift, Channel Select.
L’apparecchio può essere utilizzato come controller USB programmabile, come controller MIDI standalone e senza alimentazione esterna (basta collegarlo – con l’adattatore fornito in dotazione – al MIDI In del sintetizzatore che si vuole sequenziare), come controller analogico sulle due porte CV e Gate.
In tutti i casi, la sequenza è assimilabile al formato 16×1, con selezione clock interno o esterno; numerose opzioni di personalizzazione possono essere definite con l’editor freeware.
Non rimane che attendere.
Tags: arturia, Beatstep, CV/Gate, sequencer
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Comments (46)
Massimiliano
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non dovrebbero essere 99€?
In ogni caso è davvero sfizioso
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Enrico Cosimi
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dovrebbero
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Enrico Cosimi
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è ASSOLUTAMENTE prezzato a 99 euro; nel testo dell’articolo c’era un refuso che ora è stato corretto
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Monteverdi
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Prossimo aquisto
Mi ha convinto il cv gate…e il prezzo
Che tensioni supporta ?
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Enrico Cosimi
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1V/Oct e andamento Gate compatibile con tutto il mondo…
non con Moog S-Trig, KORG e Yamaha vintage ovviamene
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Monteverdi
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Quindi , Gate positivo compatibile con tutto il modo, quindi immagino variabile da 2 a 10 o 15 volt.
per quanto riguarda la logica negativa, ovvero lo short circuit trigger
chiaramente basta aggiungere un operazionale in configurazione invertente , o usare un normale invertitore presente come modulo in molti Synth, tipo MS50
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Enrico Cosimi
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basta solo avere un MS-50
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Monteverdi
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Fatti 2 risate….
Questo è scritto sul sito dell’arturia, non ho trovato nessun manuale riguardo il Beatstep.
“BeatStep has a standard 1 volt per octave CV output as well as a standard 1 volt per octave GATE output.”
1 volt per octave GATE output……
Pregooooooo ?
Dite sul serio o è uno scherzo ?
Il Gate è un segnale di trigger, che generalmente serve come impulso per attivare un inviluppo, e non è scalato per ottava…
Sono fuori di testa quelli dell’arturia
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Enrico Cosimi
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lo avranno scritto di corsa… sai come sono i tempi del “pre-fiera”…
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monteverdi
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Ho notato un pò di Delay ( Latency ) sui video ufficiali di Youtube
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Enrico Cosimi
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come fai a giudicare da un video compresso?
chissè che frame rate hanno usato…
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Saverio Paiella
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La Arturia sta sfornando grandi cose a prezzi invidiabili !!!
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Matteo
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Scusate l’ignoranza, ho da poco acquistato un Korg ms20 mini, volevo sapere, visto le caratteristiche dell’arturia Beatstep, se era possibile utilizzarlo come sequencer per il Korg? Se no, potete indicarmi quale hardware sequencer posso utilizzare con l’Ms20 mini?
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Enrico Cosimi
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la risposta è inevitabilmente ambigua: Beatstep, come tutte le macchine analogiche che lavorano in formato 1V/Oct non è direttamente compatibile con KORG MS-20mini (che lavora con uno standard elettrico differente, come i vecchi Yamaha vintage…); ma può essere utilizzato DIRETTAMENTE senza problemi se si decide di collegarlo al piccolo KORG attraverso la porta MIDI che ha sul pannello posteriore – in questo modo, la compatibilità è assicurata e garantita “d’ufficio”.
volendo, per forza, collegarlo con le prese CV e Gate, occorre fare delle giravolte che non sono impossibili, ma che mettono a dura prova la pazienza del musicista, a meno di non ricorrere – per semplicità, ma pagando un terzo apparecchio – all’impiego di un interfaccia prodotta da Harvestman e chiamata “English Tear”.
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Matteo
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Grazie maestro.
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Fabius
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Sarebbe possibile collegarlo al korg monotribe via cv/gate?
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Enrico Cosimi
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hai due possibilità:
a1) collegare Arturia Gate Out – Korg ESP In, e poi, da ESP In a Trig In
a2) collegare Arturia CV Out – Korg Total (o Freq, devi fare delle prove) In e poi FATICARE PER FAR ANDARE D’ACCORDO il sistema esterno 1V/Oct con il sistema Hz/Oct del vecchio Korg
oppure:
b1) collegare Arturia Gate Out a Korg ESP In per la conversione di Gate in formato richiesto da Korg (come sopra)
b2) usare il modulo Harvestman English Tear per convertire il CV “standard” di Arturia in controllo proprietario di Korg
a suo tempo, ho usato con poco sforzo un Dark Time “standard” per pilotare il Korg MS-20mini, per cui si può gestire anche la roba fuori standard, solo che devi faticare per accordare le note…
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Fabius
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Grazie mille
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Renzo
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Come è possibile farlo funzionare con l ipad??? O meglio quale app serve ???
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Enrico Cosimi
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camera connection kit…
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Antonio Antetomaso
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…..oppure Lightning to USB adapter.
😀
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Alberto Battaglia
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oppure IConnectMIDI 2+ (^,^)
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antonio
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a proposito della “affidabilità” di Arturia “Beatstep” vi invito a leggere ciò che ho pubblicato al seguente link
http://people.accordo.it/article.do?id=82356
sono esterrefatto per il comportamento di questo marchio!!!!!
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Enrico Cosimi
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purtroppo, non frequento quella community…
spero non sia successo niente di grave con lo strumento
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Roccuzzo
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Antonio, neanch’io frequento l’altra community.
Però ho visto che cercavi le prove della pubblicità ingannevole riguardo i programa change.
La vecchia pagina è presente su wayback machine. Qui una sua istantanea al 27 aprile 2014:
http://web.archive.org/web/20140427114243/http://www.arturia.com/evolution/en/products/BeatStep/details.html
Riguardo il firmware di beatstep, è davvero vergognoso che promettano un aggiornamento da così tanto tempo e abbiano invece lanciato un nuovo prodotto.
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Enrico Cosimi
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mi sembra il solito esempio di tempesta in un bicchier d’acqua – contrariamente ai mie principi etici, sono andato a vedere cosa era successo al tizio che lamentava problemi: basandosi sopra un’interpretazione molto personale delle caratteristiche tecniche, ha semplicemente comprato un sequenze con parziali funzioni di controller per usarlo PRINCIPALMENTE come controller – prima stupidaggine
poi, ha iniziato un carteggio con la ditta, nel quale chiedeva l’aggiunta della funzione a lui necessaria, ma del tutto superflua in quel tipo di prodotto. Ovviamente, la ditta ha inserito la richiesta nel proprio ruolino di marcia con un numero molto basso di priorità, come è logico visto il tipo di apparecchio e il tipo di richiesta (se non ricordo male, la trasmissione dei program change a raffica ruotando un potenziometro) – secondo stupidaggine.
poi, non ricevendo un riscontro (nei mesi successivi) alla propria richiesta, hai iniziato a gridare alla scarsa serietà, parlando di pubblicità ingannevole e tutto il resto.
sinceramente, laddove venisse accertata l’opportunità di un beatstep in una pedaliera per chitarristi ove servisse il program change (voglio dire: ci sono decine e decine e decine di aggeggi in giro che potrebbero fare la stessa cosa senza farti comprare uno step sequencer CV/Gate…), non mi stupirei più di tanto se la mia richiesta per una modifica tutto sommato secondaria non trovasse immediato riscontro nella correzione delle strategie commerciali e di upgrade della ditta
specie quando la ditta ha in cantiere una versione molto più potente dell’hardware stesso e non ha alcun interesse, o consapevolezza, o competenza per entrare nel mercato dei chitarristi
boh, sarò io che sono strano… 😀 😀 😀
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Enrico Cosimi
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dimenticavo: se non ricordo male, i program change, possono essere trasmessi, non a raffica, ma assegnandoli ad altro controller attraverso il soft di editing…
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Aldo
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Pur avendo già un SQ10 collegato al mio MS20 (non mini), mi attizzerebbe l’idea di collegarci un Beatstep, se non altro per non dover “intonare” tutte le note delle sequenze e per poterle memorizzare. E’ possibile farlo sfruttando l’ingresso CV Total del MS20 o anche in questo caso è necessario munirsi di un convertitore “English Tear” ?
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Enrico Cosimi
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se hai pazienza, puoi entrare in FREQ Input, quello a destra del Total, e poi ti devi cercare le note una a una, ho paura – però – che la natura QUANTIZZATA del cv in uscita dal BeatStep renda praticamente impossibile centrare le giuste intonazioni
ho usato con successo un Dark Time, al quale – però – avevo disabilitato la quantizzazione per semitoni
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Davides
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salve, ho un piccolo problema, quando invio la sequenza midi via usb ad ableton con l’ext sync attivato le note che ableton registra non sono sul beat ma fuori tempo. non riesco a capire il perchè.
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Enrico Cosimi
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è normale: calcola che tu mandi il sinc da ableton a beatstep (e ci vuole “un certo tempo”), poi beatstep deve interpretarlo (e ci vuole altro tempo), poi deve risparare fuori dati midi (ancora altro tempo), poi ableton deve interpretarli e registrarli (ancora altro tempo)…
dopo che hai acquisito in ableton la registrazione dei dati, dovrai riallinearla sul beat “tirandoli prima”, anticipandoli insomma
nulla di strano, quando si lavora con macchine esterne sotto sinc
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MAURO UDA
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Salve a tutti, volevo avere delle informazioni riguardo la possibilità di far funzionare assieme la Korg ElecTribe MX (EMX-1) e l’Arturia Minilab. E’ possibile? sono in procinto di effettuare l Arturia Minilab e volevo saere se è possibile collegarla con una drum machine ( quindi non necessariamente della Korg. Vi ringrazio in anticipo
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Enrico Cosimi
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beh, tenendo presente che la MiniLab esce USB, intanto avrai bisogno di “tenere in mezzo” un PC o un Mac acceso per convertire USB in MIDI da far digerire alla EMX-1; esistono soluzioni hardware alternative (mi sembra ci sia qualcosa di Kenton, per gestire gli apparecchi che escono solo USB, ma occorre controllare…)
visto così, non è che l’accoppiata faccia venire in mente grandi possibilità operative: bene che vada, potresti usare la MiniLab per pilotare/programmare le parti timbriche della EMX-1 ricorrendo alle comodità delle funzioni di step sequencer native
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lorenzo
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buongiorno a tutti. domanda: è possibile sincronizzare (senza l’utilizzo di un pc) un korg electribe 2 ad un beatstep (non pro) in modo che il beatstep sia lo schiavo e riceva il clok dall’electribe?
grazie dell’aiuto lorenzo
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Enrico Cosimi
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ho paura che il beatstep prima serie abbia solo o clock interno o clock ricevuto via USB, niente da fare col MIDI esterno; quindi o usi il beatstep come master e la korg come schiavo (ma è scomodo), o passi al Beatstep Pro…
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lorenzo
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grazie Enrico, gentilissimo come sempre!
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Fabio
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Scusate l’ignoranza ma nn sono molto pratico…ma questa beatstep pro ha bisogno per forza di un software per suonarla da sola senza controllare macchine analogiche?o posso collegarla direttamente ad una scheda audio?grazie in anticipo
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Enrico Cosimi
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premesso che l’articolo parla di un modello ormai superato (c’è la BeatStep Pro…), per farla suonare occorre almeno un sintetizzatore esterno se si vuole lavorare con l’hardware; ma se, invece, si lavora solo col computer, basta collegarla alla porta USB del computer e usarla come sequencer/controller per i software disponibili “a bordo”…
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Fabio
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Grazie perfetto …..si mi riferivo al beatstep pro….grazie
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Enrico Cosimi
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infatti, non capivo perché commentare l’articolo sul beatstep “vecchio” chiedendo informazioni sul beatstep pro “nuovo” quando c’è un articolo – anzi, più di uno, che parla del beatstep pro “nuovo”…
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Enrico Cosimi
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comunque, la risposta non cambia: se collegata via USB direttamente a un PC, può essere usata per controllare i sintetizzatori interni al computer
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Leo
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Salve, utilizzo il Beatstep come sequencer per un Mogg Sub Phatty. Non riesco a capire perchè la sequenza non ha la stessa ottava del Moog. Mi spiego meglio, se suono il C3, la sequenza mi da tipo C4 o C5…come mai? Qualche idea? Grazie mille.
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Enrico Cosimi
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calcola che la tensione ricevuta dagli oscillatori alla porta PITCH non passa per il traspositore di ottava che agisce SULLA tastiera del sintetizzatore… devi lavorare con i numeri di nota che invii dal BeatStep e poi scegliere l’ottava giusta con i piedaggi dei due oscillatori
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Enrico Cosimi
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sono encoder, quindi girano all’infinito! ma una volta raggiunto il valore minimo di parametro, “non trasmettono più dati”…
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Andrea
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Buonasera, vorrei farle alcune domande :
Ho collegato via USB il Beatstep con il pc, si accende e si sincronizza con il programma ma non riesco a fargli emettere nessun suono.
Di sicuro sarà un errore grossolano.
Poi vorrei chiederle se posso utilizzarlo con Rekordbox Pioneer e abbinare ad ogni pad un effetto che modifica le canzoni suonate su Rekordbox.
Grazie mille
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Enrico Cosimi
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uhmmm, il beastep manda fuori codici MIDI che devono poter essere interpretati dal programma con il quale lavori dentro al PC; se non c’è questa possibilità, è praticamnte inutile; non conosco Rekordbox Pioneer quindi non saprei risponderti: vedi se, sul suo manuale operativo, è possibile – ad esempio – accendere o spegnere le tracce con un codice MIDI (e nel caso programmalo dentro Beatstep) o se è possibile regolare il volume delle tracce usando i cursori
tieni presente che non sono comportamenti “che escono fuori a gratis”: è necessario assicurarsi di trasmettere il codice giusto da Beaatstep (magari, programmandolo da dentro al MIDI Control Center di Arturia, gratuito) e poi bisogna vedere che l’apparecchio “di destinazione” possa interpretare correttamente i codici…
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