AKAI presenta MPC X e MPC Live

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Dopo decenni di attesa (non stiamo scherzando), finalmente AKAI si ricorda di quanto fossero potenti, facili, immediate ed epocali le macchine originali della MPC Series concepite insieme a Roger Linn. In un’epoca nella quale non c’erano laptop da sbatacchiare sul palco, la MPC originale offriva sampling percussion oriented, programmazione ritmica, 64 tracce di MIDI su 4 porte indipendenti, sincronizzazione SMPTE per il multitraccia analogico, uscite audio dedicate per i suoni residenti, mixer send/return indipendente, uscita metronomica dedicata (non ha mai funzionato, ma questo è un altro discorso), connettività RS422, salvataggio dati su dischetto. Un paradiso della produzione musicale pronto da afferrare e portare sotto braccio. Poi, è arrivato il laptop che ci hanno trasformati in premitori di barra spaziatrice…

Di Enrico Cosimi

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Ora, finalmente, dopo una falsa partenza a colpi di remote control per software residenti, AKAI ha spremuto il proprio blasonato e sferragliante know-how per fornire due hardware di produzione completamente stand-alone (ma in grado di lavorare con un laptop esterno a richiesta) con i quali portare la propria musica in giro per il mondo. Ovviamente, i tempi sono cambiati, le aspettative anche. The heritage è quella, fortunatamente.  Di seguito, le prime informazioni sugli apparecchi, che non mancheranno di stordire quanti avranno la fortuna di partecipare alla prossima Winter NAMM tra una decina di giorni.

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MPC X

E’ una belva dotata di display multi touch a colori da 10.1”, sedici pad sensibili alla dinamica e alla pressione, con multi colorazione coded-color, 16 giga di storaggio audio (per gli schizzinosi, ricordiamo che in CD-quality, un minuto di audio monoaurale occupa 5 Mb…. hai voglia a caricare roba). La sezione controlli è potenziata da 16 encoder Q-Links capacitivi (sentono il contatto con le dita per iniziare a lavorare) dotati ciascuno di un display OLED dedicato sul quale appare il nome del parametro mappato e l’escursione bipolare di controllo raggiunta. Il sistema trasferisce dati da e per il mondo esterno attraverso due porte USB di tipo A e una porta USB 3.0 ; in aggiunta, come vedremo in seguito, ci sono 2 MIDI In e 4 MIDI Out. Come ai vecchi tempi. In aggiunta alla connettività USB; il salvataggio dati è garantito da un supporto 2.5” SATA connettor per gestire HD SSD o HDD, ma si può anche usare lo slod SD Card residente.

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L’apparecchio lavora con il software MPC 2.0, attivo in modalità stand alone grazie al multi touch display, o controllabile dall’esterno attraverso PC/Mac in connessione tethered; il sistema supporta la registrazione di tracce audio, potenti capacità di edit compreso time warp, audio e MIDI drag & drop per l’assemblaggio veloce delle strutture di performance e Ableton Link per il dialogo bidirezionale con la diffusa piattaforma performativa.

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Dal punto di vista delle connessioni “analogiche”, l’utente non ha diritto di lamentarsi; sono disponibili: otto porte analog CV/Gate indirizzabili, con le quali pilotare quattro (serve 1 CV e 1 Gate) apparecchi analogici esterni messi sotto controllo delle tracce MIDI interne); c’è una coppia di ingressi RCA con equalizzazione RIAA predisposti per il collegamento con giradischi in funzione sample food a differenza delle antiche implementazioni MPC, questa volta lo standard operativo di acquisizione è stereofonico. Ci sono otto uscite audio indipendenti per smistare i segnali interni verso trattamenti e personalizzaioni individuali.

Probabilmente (se son rose…), oltre al laptop, potreste lasciare a casa anche la vecchia Octatrack…

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In breve:

  • MPC in comportamento standalone. Lasciate a casa quel dannato laptop e ricominciate a suonare veramente.
  • Display 10.1” multi touch ad alta risoluzione, inclinazione variabile. Le funzioni raggiungibili sono contestualizzate attraverso soft button grafici indirizzabili.
  • In aggiunta, funzionamento come control surface per il software MCP 2.0.
  • Ingressi Phono stereo, Instrument, LIne, Mic con tanto di Phantom Power.
  • Fino a quattro ingressi simultaneamente configurabili e rilevabili.
  • Otto uscite CV/Gate configurabili a discrezione dell’utente.
  • 16 Q-Link rotary con 16 display grafici dedicati OLED. I controlli Q-Link possono essere usati a livello Project, Program, Pad scene, Pad Parameter, Screen Control.
  • 16 pad sensibili alla dinamica e alla pressione; 8 banchi complessivi per la gestione di 128 timbriche percussive.
  • Ciascun pad può essere usato in modo Full Level, Half Level, 16 Level, Track Mute, Next Seq, Prog Edit, Sample Edit, Pad Mixer, Channel Mixer.
  • Architettura tradizionalmente rassicurante: Menu, Browse, Step Seq, Sampler, XY FX (per la gestione real time grafica dei parametri di trattamento audio), Looper.
  • Tasti dedicati per Erase, Undo, Copy, FX XY, TAP, Main/Track, Note Repeat, Shift, Clear, Rec, Overdub, Stop, Play, Play Shift, FW, BW, Event previous/next, Start/End Locator, Erase, Tap Master.
  • 2 ingressi MIDi, 4 uscite MIDI, per un totale di 64 canali MIDI in trasmissione simultanea.
  • Regolazioni indipendenti Gain 1/2, 3/4 Rec Input, Master, DIrect/Main monitoring, Stereo/Mono.
  • Coppia di Level Meters indipendenti per il monitoraggio dei segnali indirizzati.
  • Tasti di navigazione, conferma, scroll, incremento/decremento.
  • 16 Gb di storaggio on board, 10 Gb di sound library fornita in dotazione.
  • 2 Gb di RAM.
  • SD-Card Slot full size per il trasferimento dati.
  • Connettore SATA 2.5” per installare HD SSD o HDD.
  • 2 connettori USB-A 3.0.
  • Connettori frontali per due pedali/switch configurabili dall’utente.
  • Il Controller Mode richiede Windows 8.1 o superiore / OsX 10.10.5 o superiore.
  • Il software MPC 2.0 richiede 2 Gb di spazio libero (20 Gb per i contenuti), minimo 4 GB di RAM, meglio 8 Gb, minimo un Dual-Core 2.5GHz CPU.
  • Alimentazione esterna in dotazione.
  • Ascolti in cuffia con regolazioni indipendenti, ingressi frontali per connessioni veloci e porta SD-Card.

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Navigazione sul Display

Si seleziona un parametro e se ne cambia il valore con il Data Dial rotativo o con i due tasti Increase/Decrease. Un doppio tap sul parametro permette l’accesso alle funzioni di edit avanzato; con il tap nell’angolo in alto a sinistra (home), si torna alla condizione originale.

Con due dita, si può fare spread e allargare/zoomare la dimensione grafica dell’immagine; simmetricamente, si può restringere la grafica facendo pinch con due dita.

Le infomazioni sul display multi touch sono organizzate in: fascia superiore per i dati principali, fascia ineriore per le funzioni/soft button raggiungibili, campo centrale per la gestione e l’edit contestualizzato, fascia laterale per i parametri di funzionamento.

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MPC Live

Con un risparmio di quasi 1000 euro, è possibile optare per la versione MPC Live che coniuga le funzioni indispensabili del modello più grande con alimentazione a batteria ricaricabile e dotazione scaled down.

L’appercchio, estremamente compatto, offre i sedici pad retro illuminati, il display multi touch grafico a 7”, non angolabile, quattro encoder indirizzabili, un Data Dial con coppia di tasti Increase/Decrease, 11 tasti funzione indirizzati.

Sul pannello posteriore dell’apparecchio, trovano posto: Accensione e connessioni per l’alimentatore esterno (c’è una batteria interna ricaricabile), due porte USB tipo A, una porta USB 3.0, due MIDI In e due MIDI Out, due ingressi Line, due ingressi RCA con selettore line/phono e presa di terra, un regolatore di Rec Level, quattro uscite audio indirizzabili, due uscite audio Main, una presa cuffia su mini jack 1/8”, un regolatore di Master Volume.

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In breve:

  • Funzionamento stand alone, senza PC.
  • Monitor multi touch da 7” integrato.
  • Alimentazione esterna o attraverso batteria ricaricabile agli ioni di litio.
  • Può essere usata come superficie di controllo per MPC 2.0 software.
  • Ingressi Phono, con massa, Line, Mic.
  • Due porte MIDI in e due porte MIDI Out.
  • 16 Gb di spazio, 10 Gb già occupati da libreria.
  • 2 Gb di RAM.
  • SD-Card slot residente.
  • Predisposizione per SATA 2.5” SSD o HDD.
  • 2 porte USB-A 3.0
  • Compatibilità e requisiti simili a quelli dichiarati per il modello MPC X.

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La disponibilità prevista per i due modelli (rispettivamente a 2199 e 1000 e spicci dollari) è per il primo quarto 2017.

Qui, per saperne di più.

Riceviamo – ora – e pubblichiamo – immediatamente – le preziose informazioni forniteci da EKO, l’importatore ufficiale AKAI per l’Italia: ferma la disponibilità delle due apparecchiature per il primo quarto del 2017, il loro prezzo italiano corrisponderà a € 1799.99 e € 999.99 rispettivamente per MPC X e MPC Live. 

 

Qui, il link alla pagina AKAI nel sito EKO; se altre notizie arriveranno – ovviamente – le troverete in questa pagina.

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Comments (28)

  • Giovanni

    |

    Per l’ home recording mi stuzzica la Live. Avra’ a bordo sia un sequencer audio che midi multitraccia per un utilizzo standalone ? Grazie

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      sembra di si; probabilmente, avrà qualche limite nel numero di tracce audio simultaneamente disponibili

      Reply

  • mestesso

    |

    Ma qualche anno fa non era uscita la MPC 60 Renaissance? Non mi tornano i decenni :). Entrambi strumenti ottimi comunque.

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      la reinassance era solo un “controller” per il software mac/pc; queste sono apparecchiature stand-alone che possono ANCHE lavorare col PC…

      Reply

  • william

    |

    scusate ma il sample rate? 48 o 96 Kh?

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      speriamo di scoprirlo presto, appena vengono pubblicate le specifiche ufficiali

      Reply

  • Mattia

    |

    Ho giusto tre domande… La mpc x fa anche da campionatore?
    Si può usare come controller midi?
    E comunque si può sincronizzare con ableton per avere più materiale per comporre tracce più lavorate?
    Scusate ma sono un novellino che cerca uno strumento il più completo per fare musica del tipo tekno D’n’B ecc ecc.
    Lo so che con ableton ci fai tutto e con un controller midi puoi suonare in live ma mi piace di più suonare con groovebox che con software…poi ripeto se possibile io la userei in accoppiata con ableton.
    Grazie

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      in tutti e tre i casi, la risposta è “si”; ovviamente, aspettiamo di poter mettere le mani sull’apparecchio per avere maggiori dati a disposizione

      Reply

  • junglejingle

    |

    gentilmente prof.

    quando riesce a provare la macchina, se potrebbe “stressarla” anche da parte mia, tipo la appesantiamo xbene con tanti campioni,programs,e sequenze audio/midi con le quali pilotiamo almeno 4 macchine esterne,
    poi tramite boom bap sui pad next seq. vediamo se “regge” tipo reagisce perfettamente,niente gap fra sequenze, nessun midi delay
    alle macchine esterne, 1 perfetto SPP ,allora si sara’ degna di salire su 1 palco,l’octatrak non lo lascio a casa lo uso come looper nel frattempo che carica 1 altro progetto,

    grazie!

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      eh eh eh, sono pesantemente interessato al suo acquisto – garantisco che gli stress test saranno MOLTO approfonditi :-)

      Reply

  • Piero

    |

    Ciao Enrico, ma quanto audio si potrá registrare…domanda stupida!!!! e se si potrá usare anche con un vecchio MacBook OS 10.7 con Ableton Live 8. Ciao e grazie!

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      le caratteristiche tecniche “precise” stanno arrivando col contagocce, comunque il sito akaipro è periodicamente aggiornato e conviene fare riferimento a quello; la natura standalone dell’apparecchio akai rende relativamente poco importante la generazione e il sistema operativo del computer esterno, ovviamente i driver akai potrebbero NON funzionare con un sistema OsX così antico come il 10.7…

      ancora una volta, sul sito akai sono pubblicate le compatibilità garantite

      Reply

  • Luigi

    |

    Ciao Enrico , ma quindi in pratica sarebbe possibile caricare su questa macchina tipo 12 song ( ogni song potrebbe avere tipo 8 tracce wave / drum-bass-guitar-2.keyb-vox-fx- ) e così evitare si portare il laptop ?
    se è possibile .. in che modo poi sarà possibile suonarle ? sul display verranno visualizzate con una configurazione tipo cubase ? per intenderci …

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      sarebbe bello poter dare una risposta precisa… purtroppo, fintanto che la macchina non sarà disponibile (e non ci sarà un manuale pubblicato), è difficile avanzare ipotesi

      Reply

      • Luigi

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        salve Erico ..
        ci sono novità su questa Macchina ?

        Reply

  • Fabio

    |

    Salve enrico, vengo da una esperienza con la Renaisseance, negativa purtroppo perche’ usavo alla fine sempre Ableton come sequencer primario per cui usavo la Rena solamente per i beats e mi sembrava sprecata, per cui l’ho venduta. Per i live ho sempre preferito le “macchine” anche se con un ableton e un controller fai tutto, volevo sapere quale sarebbe la MPC piu’ indicata per suonare le tracce in un Live set. Guardavo la Mpc Live che dal nome sembrerebbe quella adatta ma alla fine noto il display e’ abbastanza piccolo. Quale secondo te e’ piu’ adatta tra le due, nonostante la differenza di prezzo ?
    Saluti Fabio

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      secondo me – ma devo ancora metterci le mani sopra – quella grossa ha senso principalmente se devi controllare tante macchine esterne, via midi o via cv/gate; se invece lavori sono con groove audio eccetera, tanto vale prendere la live 😉

      Reply

  • nicola

    |

    Buongiorno Prof.
    vorrei cambiare la mia gloriosa mpc1000 con la quale ho un ottimo feel con il midi sync 😉 abbinato ad una quadratrhu , con l mpc live…..
    premetto di aver provato il renaissance con scarsi risultati per la stabilita con il mio pc , ma di una qualità audio non male , ed in accoppiata con il modulare credo sia il top
    Infatti è prorpio questo abbinamento che cerco mpc + modulare (l mpc X non mi piace l ‘estetica…. l’ idea è di cambiarlo o con l mpc 5000 o la live , lei prof cosa mi consiglia?

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      io mi farei piacere la MPC X, per non sbagliare…

      se proprio è indigesta, controlla che le prestazioni della LIVE siano sufficienti per quello che hai in mente…

      Reply

  • Giovanni

    |

    Ciao Enrico, avrei bisogno di una piattaforma STAND ALONE a cui destinare le uscite di Uno o 2 synth Monofonici, Un polifonico e una drum machine (da cui probabilmente prenderò le uscite singole, le raggrupperò e le farò entrare in un unico ingresso per essere registrate/affinate/ammalgamate al resto in questa piattaforma…anche per questo sono benvenuti i consigli). Octatrack mi terrorizza per la complessità di gestione che potrebbe penalizzare la voglia/tempo di di smanettare con gli oscillatori(e un pò per il prezzo), tante soluzioni non ne trovo nel mercato che non prevedano necessariamente l’utilizzo del PC, questa MPC live potrebbe essere un’idea? TI viene in mente qualcos’altro che possa essere destinato a un uso simile? Al momento gli strumenti sarebbero una Bass Station II e una Drumbrute…mi sto orientando per avvicinarci una discreta piattaforma polifonica (tipo il Minilogue) per string e pad e un semimodulare di supporto alla BSII (sto studiando da un paio d’anni su questo sito e sulla tua opera magna dopo che mi sono innamorato di una certa elettronica d’ambiente).

    Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    lascia perdere l’octatrack, che non fa al caso tuo…

    la mpc potrebbe essere interessante come sequencer MIDI e, in misura minore, come gestore/registratore audio – controlla sui rispettivi manuali le caratteristiche significative (numero di tracce midi, numero di tracce audio, ingressi simultanei, eccetera…)

    in alternativa, se un “semplice” registratore audio multitraccia può andare bene, verifica nel catalogo ZOOM i diversi modelli di hard disk recorder a 8 e a 16 piste :-)

    Reply

    • Giovanni

      |

      Grazie Enrico, hai (come al solito) pienamente centrato il punto. Credo andrò in direzione Zoom… il mio obiettivo finale è sempre quello di sbarazzarmi del laptop, gradualmente… a quello che ho elencato aggiungerò qualche buon effetto che valuterò se mettere in pre/post…a seconda della macchina analogica di riferimento. Grazie mille ancora per tutto il lavoro che continui a fare!

      Reply

  • luigi

    |

    ciao Enrico .. ti ripropongo il mio dilemma ..
    ma quindi in pratica sarebbe possibile caricare su questa macchina tipo 12 song ( ogni song potrebbe avere tipo 8 tracce wave / drum-bass-guitar-2.keyb-vox-fx- ) e così evitare di portare il laptop ?
    e se è possibile .. in che modo poi sarà possibile suonarle ? sul display verranno visualizzate con una configurazione tipo cubase ? per intenderci … io ora suono con un laptop scheda audio motu 8 uscite che ogni singola traccia va sui canali del mixer .. quindi suono laptop – uscita 8 tracce tramite scheda audio – mixer .. calcolando che porto un live set di almeno 11 brani e ogni brano ha 8 tracce wave da esportare … è davvero tropp roba .. e vorrei capire se questo MPC X mi può sostituire almeno il laptop .. caricando tutti i brani/progetti con le rispettive tracce wave separate sulla X e poi farle uscire dalla X tramite le 8 uscite out verso un mixer ..
    il mixer mi serve sempre perché uso effetti esterni da aprirli su ogni singola traccia a mio piacimento .. insomma .. la MPC X puo risolvere questo mio dilemma ? … o per questa mia esigenza andrebbe bene anche una cymatic audio lp16 ?

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      a questo punto, meglio il Cymatic che è fatto apposta

      Reply

  • Francesco

    |

    …salve… ho acquistato da poco la MPCX, e a questo punto vorrei “ampliarla” nella sua memoria. Il problema è ci sono innumerevoli soluzioni di prodotti x la memoria e, quello per cui ti scrivo, di svariate caratteristiche, al punto di farmi venire un dubbio se tutte sono compatibili con la suddetta macchina! Per esempio, per quanto riguarda l’HD SSD da 2,5″, avendo visto anche un video su YouTube, ho notato che la Samsung sembra essere compatibile (modello visto sul video: la 860 EVO)…ma andandola ad acquistarla, ho notato che ne esiste una di caratteristiche migliori (in velocità di lettura e scrittura), la 860 PRO! Non facendo problemi di denaro, la mia domanda è: sarà in grado di supportarla la MPCX? Questo problema mi si è posto anche in un eventuale acquisto di una card SD o Pennetta USB. Non dirmi contatta l’assistenza direttamente all’AKAI: sono stato due ore a chattare con un consulente e alla fine mi ha risposto che non hanno mai fatto un test su memorie esterne perché non prodotte da loro e che quindi non li riguarda il problema.Dunque li ho risposto: bene li compro tutti e due i prodotti Samsung e poi, quello che non è supportato, lo butto!!!…Mi sembra giusto!!! Ma….!!!…cerca di aiutarmi tu! p.s. sarei tentato di acquistare “Quelli” più scarsi, almeno sono sicuro che vadano bene!

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      è un bel problema: se la ditta non si sbilancia nel dichiarare requisiti minimi E MASSIMI (ad esempio, dimensione del supporto e velocità ottimale di accesso), ovviamente non puoi saperlo tu.

      con i miei 2 cent, io eviterei soluzioni “estreme” e userei la soluzione della quale esiste già conferma di compatibilità (detto ancora più semplicemente: cosa mai potrà migliorare nella versione PRO che già non sia più che confortevole, parlando di un hard disk SSD praticamente “immediato”?)

      Reply

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