Archive for giugno, 2018

Incontri ravvicinati dell’ennesimo tipo: Waldorf Quantum – Sesta parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

È il momento di prendere in considerazione le sorgenti di modulazione e, più in generale, le procedure relative al collegamento sorgente-indice-destinazione di modulazione.

Di Enrico Cosimi

 LFO 1

Le sorgenti di modulazione disponibile comprendono: tre oscillatori a bassa frequenza (LFO1-2-3), sei generatori di inviluppo (Envelope Generator – tre a pannello, gli altri raggiungibili da display), un Komplex Modulator, uno Step Sequencer, un Arpeggiator, un controller XY di Performance e, icing on the cake, una Matrix Modulation completamente programmabile.

Incontri ravvicinati dell’ennesimo tipo: Waldorf Quantum – Quinta parte

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Waldorf Quantum prevede diversi stadi di trattamento audio applicabili indifferentemente ai segnai audio collegati in tempo reale allo strumento, alla loro acquisizione, alla generazione prodotta dai quattro motori di sintesi selezionabili per ciascuno dei tre oscillatori.

Di Enrico Cosimi

analog filter 1

I trattamenti avvengono nella sezione Dual Analog Filter, nel Digital Former, nell’Amplificatore con generatore d’inviluppo dedicato, nella Effect Section. Dove e in che percentuale deve andare la singola sorgente sonora è deciso nelle singole pagine display che ad esse fanno riferimento, ma il core business si decide nella sotto pagina Routing raggiungibile attraverso display di editing del Dual Analog Filter.

Incontri ravvicinati dell’ennesimo tipo: Waldorf Quantum – Quarta parte

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Il quarto e ultimo motore di sintesi del Waldorf Quantum è mediato dalle precedenti esperienze messe a punto nel potente software Nave; come in quel caso, diventa possibile caricare audio tabellato e navigare all’interno della tabella per ottenere effetti timbrici fluidi e dinamici. Manca, allo stato attuale del software, quella pennellata di automazione grafica che faciliterebbe parecchio le operazioni di edit: ad esempio, non è visibile l’andamento dinamico del punto di lettura della tabella; questo può essere specificato liberamente, ma sottoposto a modulazione, non risponde in forma di grafica 2D sullo schermo touch.

wavetable 1

Di Enrico Cosimi

Esaurita la parte relativa alle tecniche di sintesi, affronteremo i meccanismi di modifica del segnale – filtri, effetti, eccetera – poi vedremo i generatori di controllo.

Incontri ravvicinati dell’ennesimo tipo: Waldorf Quantum – Terza parte

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Il penultimo motore di sintesi presente nei tre oscillatori del Waldorf Quantum è quello dedicato alla sintesi virtual analog – antico cavallo di battaglia del marchio tedesco. Denominato Waveform generator, permette di riprodurre con significativa fedeltà il comportamento tipico della sintesi sottrattiva oscillatore-filtro-amplificatore di tradizionale matrice analogica. Ovviamente, vista l’implementazione virtuale, non mancano le comodità e le sempliicazioni d’uso.
Di Enrico Cosimi

waveform 1

La sintesi virtuale viene raggiunta attraverso tasto Waveform e, come di consueto, offre un corredo di parametri essenziali implementati su pannello comandi e una più profonda capacità di modifica e personalizzazione attraverso le pagine di display dedicate.

Sequential Prophet X

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Al SuperBooth 2018 di Berlino, il Prophet X ha suscitato grandi ondate di interesse; lo strumento fonde in maniera efficace la sintesi sottrattiva con la gestione dei campionamenti audio, offrendo un motore a 16 voci mono/8 stereo che processa segnale audio 16 bit/48 kHz attraverso la sezione di filtraggio analogica.  La memoria interna raggiunge i 150 Gb e viene fornita con una massa di suoni appositamente sviluppati da 8Dio. I tre display OLED di bordo forniscono informazioni su tutte le fasi della programmazione timbrica e della performance.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

Schermata 2018-06-15 alle 19.57.48

Il motore di sintesi offre una coppia di oscillatori digitali ad alta risoluzione, in grado di generare le classiche forme d’onda analogiche, più la supersaw, più la lettura diretta dei file audio. Il sistema è organizzabile con due instrument stereo per voce (salgono a 4 nelle modalità Stack o Split). Il timbro degli oscillatori può essere sagomato attraverso Shape Control. Tra le sorgenti di controllo disponibili, spiccano quattro LFO sincronizzabili, dotati di slew e phase offset, quattro generatori di inviluppo loopable e una matrice di modulazione a 16 slot liberamente programmabili.

Embertone Walker 1955 Steinway D

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La virtual instrument sampling company Embertone ha annunciato la disponibilità di Walker 1955 Steinway D, un virtual piano ottenuto campionando lo splendido Steinway Model D 274 per realizzare un NKS (Native Kontrol Standard) plug-in utilizzabile in formato AU,AAX, RTAS e VST.

Di Enrico Cosimi

ET_Steinway_Art1

E’ inutile ricordare come il Model D Steinway rappresenti il pinnacolo della qualità timbrica tra i pianoforti gran coda maggiormente diffusi nel circuito delle sale da concerto; tra questi, l’esemplare Walker 1955 campionato da Embertone per ottenere la libreria  Embertone Walker 1955 Steinway D brilla per storia personale e qualità oggettiva.

Incontri ravvicinati dell’ennesimo tipo: Waldorf Quantum – Seconda parte

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Ora, ci occuperemo della seconda tecnica di sintesi implementata nel Waldorf Quantum: la granulazione del segnale attraverso Particle Generator.

Di Enrico Cosimi

Schermata 2018-06-13 alle 05.57.15

Il suono granulato è ridotto in piccole particelle, corte anche pochi millisecondi, che possono essere regolate complessivamente in intonazione, profilo d’inviluppo, densità e spostamento rispetto ai valori originali. In questo modo, si possono creare dense nuvole di suono che non hanno nulla in comune col timbro originale, o si possono realizzare sporadiche esplosioni di glitches decorrelati tra loro. In tutti i casi, l’esperienza timbrica è notevole.

Nell’implementazione Waldorf, c’è una buona disponibilità di parametri che permettono la personalizzazione del funzionamento; manca, per ora, la possibilità di diradare nel tempo la generazione dei singoli grani… si può risolvere il problema prolungando al massimo la loro dimensione e limitando severamente il periodo di attività individuale denominato Gate Length.

Incontri ravvicinati dell’ennesimo tipo: Waldorf Quantum – Prima parte

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Dopo mesi di attesa, complice la sollecita cortesia dell’importatore italiano Midiware, abbiamo messo le mani sopra al Waldorf Quantum per effettuare la traduzione italiana del manuale in dotazione e allestire i materiali di supporto alle attività seminariali connesse all’apparecchio.
Punto di forza dello strumento, in aggiunta alla sontuosa implementazione hardware, sono i quattro motori di sintesi alternativamente disponibili per ciascuno dei tre generatori/oscillatori audio. Da non sottovalutare, inoltre, le altre strutture di filtraggio e trattamento, come le unità di gestione, arpeggio e sequenza… ma anche la matrice di modulazione è particolarmente notevole.
Insomma, Waldorf Quantum è uno strumento hardware che incorpora tutte le precedenti esperienze software prodotte dal marchio tedesco e le espande portandole a livelli operativi assai funzionali. Una macchina seria, professionale, per il sound designer militante.

Di Enrico Cosimi

Schermata 2018-06-08 alle 07.31.59

Nel corso di questi appuntamenti, metteremo sotto al microscopio i diversi argomenti che rendono irresistibile l’apparecchio, partendo dalle tecniche di sintesi del suono.

 

Waldorf KYRA

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Waldorf ha annunciato, in netto anticipo sulla disponibilità effettiva – prevista per il pieno 2019 – il nuovo modello KYRA Polyphonic Synthesizer, basato interamente sull’adozione delle FPGA –Field Programmable Gate Array e in grado di offrire 128 voci di polifonia, ciascuna con 10 oscillatori, multi timbricità a otto parti, sezione effetti indipendente per ogni parte timbrica con nove effetti concatenabili liberaemente.

Di Enrico Cosimi

waldorf_kyra_teaser_2 2

Il sistema lavora con hardware (tale è la FPGA) oversampled 32x e architettura a doppia tabella audio con più di 4000 forme d’onda in linea; il tutto a disposizione dei dieci oscillatori – che possono essere raddoppiati a 20 usando due voci simultaneamente. KYRA lavora in true stereo, con hard sync, FM lineare e modulazione ad anello. I filtri risonanti sono revisioni oversampled dei classici comportamenti Waldorf a 12 e 24 dB; è possibile lavorare indipendente su due percorsi audio indipendenti, o si può optare per il true stereo anche durante il filtraggio in Dual Voice. Le modulazioni sono fornite da tre generatori d’inviluppo, tre oscillatori a bassa frequenza con 64 diverse forme d’onda, clock sync interno (o MIDI) per l’arpeggiatore di bordo, micro accordature gestibili dal’utente e portamento true polyphonic. La classica matrice di modulazione Waldorf offre 18 slot di sorgente-amount-destinazione.

Come accennato in precedenza, ci sono otto parti timbriche indipendenti; ciascuna parte sfrutta una collana di otto effetti audio liberamente programmabili in totale autonomia dagli altri sette canali.
Lo strumento supporta Audio-over-USB per l’integrazione con le DAW esterne e sfrutta un driver ASIO appositamente sviluppato per Windows; la compatibilità con Mac è nativa e non richiede alcuna installazione.

 

Suona interessante? E, se vi dicessimo che KYRA è il risultato dello sforzo congiunto di Manuel Caballero e Joachim Flor, cioè di Valkyirie e Waldorf? Certe volte, il mondo è veramente piccolo…

 

La produzione è prevista per il pieno 2019, in occasione della NAMM di Gennaio, ad un prezzo annunciato come inferiore ai 1900 euro per la versione desktop/rackmount; una versione a tastiera sarà disponibile più avanti nello stesso anno.

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