Incontri ravvicinati dell’ennesimo tipo: Waldorf Quantum – Sesta parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

È il momento di prendere in considerazione le sorgenti di modulazione e, più in generale, le procedure relative al collegamento sorgente-indice-destinazione di modulazione.

Di Enrico Cosimi

 LFO 1

Le sorgenti di modulazione disponibile comprendono: tre oscillatori a bassa frequenza (LFO1-2-3), sei generatori di inviluppo (Envelope Generator – tre a pannello, gli altri raggiungibili da display), un Komplex Modulator, uno Step Sequencer, un Arpeggiator, un controller XY di Performance e, icing on the cake, una Matrix Modulation completamente programmabile.

LFO 1-2-3

Un oscillatore a bassa frequenza è un circuito che produce una tensione di controllo ad andamento ciclico regolabile in velocità (frequenza/rate), andamento (forma d’onda) e intensità (amount); a seconda di dove viene collegato, produrrà un tipo di comportamento contestualizzato a destinazione, obbligando il musicista ad un minimo di ginnastica mentale durante la programmazione. Waldorf Quantum possiede tre oscillatori a bassa frequenza disponibili attraverso controlli dedicati, sulla plancia comandi, e personalizzabili grazie ai comandi su display.

 

Comandi di pannello

Ciascun LFO possiede regolazione di Shape (sine, triangle, square, saw up/saw down, sample & hold.); la velocità viene regolata attraverso controllo Speed (può essere gestito in valori assoluti o in regolazioni corrispondenti a valori musicali); con il comando Amount, si definisce la quantità di controllo dedicato alla destinazione.

 

Comandi raggiungibili dal display

Oltre alla duplicazione dei parametri di pannello precedentemente illustrati, è possibile intervenire su: Warp (deformazione della forma d’onda – procedimenti differenziati a seconda delle diverse forme d’onda selezionate – i comportamenti e le variazioni sono graficizzati con chiarezza); Attack e Decay (realizzazione di fade in e fade out sull’intensità del segnale modulante); Sync (subordinazione della velocità di ciclo al valore metronomico selezionato); Mode (comportamento monofonico/Global o polifonico indipendente per ciascuna voce); Slew (arrotondamento della forma d’onda, con smussamento delle transizioni più brusche), Phase (punto di partenza del ciclo modulante libero o pre determinato); Delay (transizione espressa in secondi tra il nota on e l’inizio della modulazione.

envelope 1

Envelope Generator 1-2-3-4-5-6

Gli inviluppi di Quantum sono divisi in due precise condizioni operative: i primi tre hanno un’implementazione di pannello, mentre da display si possono programmare indifferentemente tutti e sei; di questi, il terzo Envelope è costantemente dedicato alla modulazione di ampiezza, cioè al livello dinamico del suono. Allo stesso modo, si presuppone che gli Envelope 1 e 2 saranno usati per controllare i due blocchi di filtro analogico, sfruttando con profitto le regolazioni fisiche di Amount disponibili. Ovviamente, è possibile creare anche altri tipi di collegamento.

Da pannello, è possibile controllare Attack, Decay, Sustain, Release, Velocity per ciascuno dei tre inviluppi “principali”; come accennato in precedenza, gli Envelope 1 e 2 sono dotati anche di Amount regolabile.

 

Comandi raggiungibili attraverso display

Oltre alla duplicazione dei comandi di pannello, è possibile intervenire, inviluppo per inviluppo (Amp, Filter1, Filter2, Free1, Free2, Free3) sui parametri di:

  • Delay, ritardo tra nota on e inizio del segmento di Attack;
  • Envelope Variation; inserisce una percentuale di variazione per i segmenti di Attack e Decay;
  • Attack Curve, Decay Curve, Release Curve; deformazione exp-lin-log per le diverse traiettorie di tempo;
  • Loop Mode, è un vecchio cavallo di battaglia Waldorf: si può ripetere la coppia di tempi AD per tutta la persistenza di gate, ADSR per la ripetizione incondizionata;
  • Single Trigger; comportamento di innesco monofonico/polifonico sul trigger di tastiera.

 

komplex 1

Komplex Modulator

Il modulatore complesso è un super LFO dotato di due curve indipendenti e miscelabili secondo divertenti procedure.
I parametri di pannello, che non sono sufficienti a comprendere l’intera potenza del circuito, comprendono: Speed (sincronizzabile al clock di sistema o all’eventuale clock esterno), Blend (bilanciamento tra le componenti Curve A e Curve B), Warp (deformazione del ciclo modulante); Amount (quantità di segnale di controllo inviato a destinazione); Envelope (articolazione dell’intensità di modulazione nel tempo – utile per creare fade in/fade out); Entropy (paura, eh? Serve a dosare la quantità di imprecisione iniettabile nel sistema di modulazione).

 

Parametri raggiungibili da display

Sono organizzati in cinque sotto pagine relative a Komplex, Curve A, Curve B, Mod Type, Presets.

Come al solito, i parametri di pannello sono duplicati e raggiungibili anche da display per l’editor grafico.

Con Sync, è possibile subordinare il ciclo di modulazione a una precisa figura ritmica che può andare in passo con il clock e con altre generazioni di controllo. Komplex Modulator può essere globale (cioè unico per tutte le voci di polifonia) o indipendente/Poly per ciascuna voce; in aggiunta, si può usare l’andamento one-shot/envelope; il comportamento è raggiungibile attraverso parametro Mode. Come negli LFO “tradizionali”, eventuali smussamenti sono dosati attraverso comando Slew e il punto di partenza è specificabile con Phase. L’emissione del segnale modulante può essere ritardata rispetto al nota on con il valore di Delay.

Che tipo di curva si vuole usare per la modulazione? La risposta giace nelle due pagine di editing grarico denominate Curve A e Curve B.

 

Curve A/Curve B

Ciascuna pagina permette di programmare fino a 32 step i cui valori arbitrari di Level sono collegati da traiettorie regolabili in deformazione Curve (lin, step orizzontale, cos, saw/ramp, curve lin-inverse exponential).
Le procedure di edit possono essere sintonizzate sul numero di step desiderati.

 

step sequencer 1

Step Sequencer

Insieme a Arpeggiator, Modulation Pad e Favorites, è raggiungibile dalla pagina Perform.

Lo Step Sequencer può programmare fino a 32 step di sequenza indipendenti per ciascun suono; ciascuno step memorizza la nota, il rapporto legato/staccato (gate length) e la key velocity. La programmazione può avvenire suonando sulla tastiera o draggando l’altezza del valore di ciascuno step fino a raggiungere l’intervallo desiderato. Allo stesso modo, ciascuno step programmato può essere acceso (nota on) o spento (pause) toccando i box incolonnati sotto a ciascuno step.

È possibile regolare il BPM di playback (il valore è lo stesso per tutti i modulatori ad andamento sincronizzabile), la Step Length (cioè la dimensione ritmica degli step, espressa in precisi valori musicali; la sequenza è isoritmica); Swing (la deviazione dalla linearità ritmica); Seq Length (il numero di step concessi alla sequenza, tra 1 e 32 – è possibile diversificare la densità/dimensione grafica degli step visibili sul display per facilitare le procedure di programmazione).

Si può assegnare il valore programmato per ciascuno step al controllo di: Pitch, Velocity, Gate, Parameter 1-4.

 La sequenza può essere letta procedendo avanti, indietro, ping pong, fw/bw, one shot, a seconda di quanto deciso col parametro Direction. La sequenza può partire sempre dal primo step, o continuare da dove era rimasta, o partire da un valore arbitrario; la regolazione avviene col parametro Reset.

La programmazione delle note può essere facilitata grazie alla presenza dei due parametri di Scale (chromatic, major, minor, lydian dominat) e Scale Root per la definizione della “tonalità”.

Le sequenze programmate possono essere salvate individualmente, con il sotto menu Preset e/o possono essere incorporate nella patch timbrica.

 

 

Arpeggiator

Un arpeggiatore prende le note premute dal musicista, in accordo o meno, e le suddivide in esecuzione una ad una secondo precise regole personalizzabili.

L’esecuzione è personalizzabile nei suoi valori di BPM, Step Length (durata ritmica delle note arpeggiate), Swing, Pattern (uno di 31 pattern ritmici disponibili), Reset (numero di note arpeggiabili prima di ricominciare il pattern), RelGate (bilanciamento legato/staccato).

Le note impostate in arpeggio possono essere scandite ed interpretate in basead un preciso Algorithm selezionato: Up, Down, Up&Down con o senza ripetizione delle note terminali, Down&Up con e senza ripetizione delle note terminali, Random.
In aggiunta, in base al modo Sort selezionato, è possibile ordinare le note prima di arpeggiarle; è possibile scegliere criteri relativi a: AsPlayed, Reversed, Key Lo-Hi, Key Hi-Lo, Vel Lo-Hi, Vel Lo-Hi, Chord.

La dinamica di tastiera Velocity può essere interpretata leggendola nota per nota, usando il valore first o last note.

L’arpeggio può coprire diverse ottave.

 

Modulation Pad Tab

L’idea è semplice e seducente: vista la disponibilità a bordo di un touch screen, si è realizzata una pad area XY sensibile al tocco e in grado di convertire in due valori di controllo (rispettivamente legati all’interpretazione dei movimenti misurati lungo gli assi orizzontale e verticale). I due valori sono indirizzabili alle destinazioni desiderati e il loro comportamento può essere personalizzato in ritorno a molla quando si leva il dito dal touch display o persistenza dell’ultimo valore generato.
I due valori sono configurabili indipendentemente in comportamento unipolare o bipolare.

 

Matrix Modulation 1

Matrix Modulation

La matrice di modulazione è il luogo fisico dove si possono collegare sorgenti e destinazioni di modulazione specificando una quantità e una polarità per il segnale modulante. Quantum prevede un massimo di quaranta assegnazioni sorgente-amount-destinazione, con libera selezione dei due terminali e del valore intermedio di collegamento.

Non è leale costringere il lettore ad affrontare un elenco di 43 possibili sorgenti e 158 possibili destinazioni di modulazione. Per questo motivo, si rimanda al manuale in pdf (a proposito: ne esiste una traduzione italiana…) con particolare riguardo a pagina 164 e sgg.

I collegamenti sorgente-amount-destinazione possono essere disattivati temporaneamente.

Allo stato attuale, non è possibile moltiplicare direttamente due sorgenti tra loro, quindi se – ad esempio – è necessario scalare il vibrato di un LFO con la Modulation Wheel, è necessario procedere per percorsi progressivi: un primo slot di modulazione collega l’uscita del modulo LFO alla Pitch globale dei tre oscillatori; un secondo slot di modulazione collega l’uscita della Modulation Wheel al Gain Control sull’uscita del modulo LFO precedentemente utilizzato.

È possibile intervenire su selezionati parametri dei moduli FX 1-2-3-4-5.

 

Sovrapposizione timbrica attraverso Layer/Split

Quantum prevede due unità operative indipendenti, organizzate in Split (attraverso suddivisione orizzontale) dell’escursione di tastiera disponibile) o in Layer (attraverso sovrapposizione verticale sulle stesse note, eventualmente con diverse finestre di key velocity); vista la polifonia complessiva pari a 8 voci, le capacità di distribuzione sono inevitabilmente ristrette, ma è sempre possibile combinare qualcosa di buono. In alternativa ai comportamenti Split/Layer, Quantum lavora in modo Single, con tutte le otto voci assegnate ad una singola timbrica.

 

Ciascun Layer può essere personalizzato in Volume, Panning, Input Volume/Gain (nel caso si stia utilizzando un segnale esterno), Amp Velo Amount (subordinazione del livello alla key velocity), Input Routing (Off, Main Out, Aux Out, FX Layer 1, FX Layer 2, Filter Layer 1, Filter Layer 2, Former Layer 1, Former Layer 2), Send Main e Send Aux (questi due, nonostante il nome, sono semplici regolazioni On/Off).

 

Gestione delle voci

Attraverso Unisono Count, si possono sovrapporre più voci sullo stesso tasto, contando – per la personalizzazione – sui parametri di Unisono Detune, Unisono Pan e Unisono Delay.

 

Comportamenti addizionali & fritto misto di paranza

Come al solito, in uno strumento tecnologicamente complesso come Quantum, devono trovare posto funzioni apparentemente secondarie, ma utili per il corretto svolgimento delle procedure principali. Da questo punto di vista, l’apparecchio offre, nella pagina Global, accesso a un oscilloscopio a sorgente selezionabile e con visualizzazione di tipo, appunto waveform o spectral analyzer lin/log; è possibile monitorare il segnale proveniente da OSC1-2-3, dall’uscita Filter/Digital Former, VCA, l’uscita di un Layer o il segnale external eventualmente collegato alla macchina.

C’è un Audio Recorder utile per catturare file audio stereo che, successivamente, possono essere salvati e processati nei motori di sintesi/filtraggio.

Anche il codice colore dei diversi LED a pannello può essere modificato dall’utente.

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