Roland Boutique JP-08

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Per molti anni, il Jupiter 8 è stato lo strumento flagship della produzione analogica targata Roland. Artisti come Duran Duran, Howard Jones, Tangerine Dream, The Cars, Rush, Toto, Stevie Wonder e molti altri hanno affidato le loro sorti timbriche alla potenza delle otto voci (quattro upper e altrettante lower) dotate di tutto quanto poteva risultare utile per sintetizzare solide timbriche polifoniche. Poi, è arrivata la Boutique Series.

Di Enrico Cosimi

apertura jp-08

JP-08 è il terzo e più potente strumento compreso nella serie Boutique, dedicato alla fedele ricostruzione operativa del Jupiter 8, sempre nei limiti delle quattro voci simultanee imposto per questa serie di prodotti. La maggior dotazione di parametri hardware (il pannello è letteralmente gremito di controlli), la gestione bitimbrica lower/upper, hanno fatto lievitare il prezzo del JP-08 che, rispetto agli altri due apparecchi JX e JU (ce ne siamo occupati nelle scorse settimane), si colloca grosso modo un centinaio di euro più in alto.

Senza ripercorrere tutta la storia dell’apparecchio originale, in produzione dal 1981 al 1984, basterà ricordare che – allora come oggi – all’interno del catalogo polifonico Roland del periodo è quello sicuramente in grado di tirare fuori le timbriche più grosse e corpose. Ci dispiace per i Juno. Punto.

 

JP-08

Le caratteristiche hardware sono uguali per tutta la serie Boutique, non ci soffermeremo su argomenti già trattati: sempre la stessa dotazione di sequencer step on board e gestione di sistema. Quello che cambia, è il motore di sintesi.

A differenza degli altri due modelli, JP-08 può suddividere le quattro voci di polifonia in due unità timbriche indipendenti Lower e Upper; il pannello comandi può essere quindi “sintonizzato” sulla sezione che si intende editare. Per questo motivo, sono previste due logiche di memorizzazione dati: 64 locazioni di Patch Number “singola timbrica” e otto locazioni di “accoppiamento timbrico” Patch Preset. Con minime variazioni, era la stessa cosa all’interno dello strumento originale. 

Per gestire anche la parte Lower, è necessario che nello strumento venga attivata la modalità Dual; non è possibile lavorare in Split. 

Roland Jupiter 8 Schema

Architettura

Per certi versi, può sembrare meno logica di quella offerta nei successivi polifonici Roland: la parte delle modulazioni attive negli oscillatori è raggruppata estraendo i comandi di mod freq dalle destinazioni vere e proprie, ma – a parte questo – tutto è facilmente gestibile.

oscillatori jp-08

VCO-1e VCO-2

La frequenza dei due oscillatori è accordabile per un ampio range di ottave (64’-2’): il primo oscillatore si sposta per ottave e non prevede regolazioni più sottili sull’intonazione; il secondo oscillatore si sposta per semitoni cromatici e per fine tune (in questo modo, è possibile tenere un oscillatore perennemente accordato e creare con l’altro gli intervalli desiderati). Le forme d’onda generate comprendono: sinusoide, triangolare, rampa, impulsiva asimmetrica, quadra, rumore bianco (VCO-1) e comportamento Low Freq (VCO-2) Quest’ultima possibilità è utile quando si impiega il VCO-2 come sorgente di modulazione ai danni del VCO-1.

vco mod jp-08

Modulazioni

La frequenza del secondo oscillatore può essere sincronizzata a quella del primo, permettendo la generazione di feroci harmonic sweep sotto ENV Mod.

Il musicista può controllare la simmetria delle onde quadre generate variando il valore statico del cursore PULSE WIDTH dedicato, o può automatizzare il comportamento con i segnali prodotti dall’oscillatore a bassa frequenza o dal primo generatore d’inviluppo.

La CROSS MODULATION permette di modulare, in banda audio o sub audio (dipende dallo stato Low Freq…) la frequenza del VCO-1 in base alla frequenza del VCO-2: suoni clangorosi, caotici, metallici o modulazioni ritmicamente complesse sono facilmente raggiungibili in questo modo.

La frequenza può essere controllata con due amount indipendenti da parte dei moduli LFO e ENV-1. Inoltre, è possibile definire la destinazione del trattamento: solo VCO-1, solo VCO-2 (utile quando si lavora sotto sync), tutti e due gli oscillatori simultaneamente. Non si è nave ammiraglia per niente…

Il segnale audio dei due oscillatori è miscelato con un Crossfader SOURCE MIX e, successivamente, inviato alla sezione filtri.

filtri e amp jp-08

Filtri e Amplificatori

Contrariamente alle macchine più economiche Roland, la struttura originale del Jupiter 8, prevede(va) la presenza di un filtro High Pass non modulabile in ciascun canale di voce, posizionandolo all’ingresso del filtro Low Pass dinamico. Ricordiamo che, nelle macchine economiche Roland, l’unico filtro High Pass riceve(va) tutte e sei le voci generate processandole simultaneamente.

Nel JP-08, ci sono due filtri per voce: un HPF non modulabile, con cursore continuo, e un Low Pass Filter dotato di Resonance auto oscillante e di Slope selezionabile tra -12 o -24 dB/Oct di attenuazione. La frequenza di taglio del solo low pass può essere modulata simultaneamente (con due amount indipendenti) attraverso LFO o ENV Generator; il musicista può scegliere quale dei due inviluppi utilizzare per controllare il filtro. In aggiunta, la frequenza di taglio è subordinabile al KEY FOLLOW, per aprire progressivamente le timbriche mano mano che si sale lungo le ottave di tastiera (o per suonare accordati con la Resonance in in piena auto oscillazione).

L’amplificatore è dotato di regolazione LEVEL, con la quale è possibile dosare il volume generato dalla patch, e di selettore a tre posizioni LFO MOD, con il quale si può definire presenza e intensità della Amplitude Modulation ottenuta attraverso oscillatore a bassa frequenza. Segnaliamo che, nel JP-08, è quindi possibile ottenere Frequency Modulation/Vibrato (sugli oscillatori), Frequency Modulation/Wah (sul filtro), Amplitude Modulation (su amplificatore)… e Pulse Width Modulation sulla simmetria delle onde impulsive. Non male.

inviluppi jp-08

Generatori d’inviluppo

Sono due – evviva! – in configurazione ADSR, con regolazioni indipendenti e, nel caso di ENV-1, con possibilità di invertire la polarità. I tempi A, D e R possono essere subordinati al KEY FOLLOW per ENV-1, ENV-2 o per tutti e due gli inviluppi; in questo modo, si possono ottenere tempi più lunghi sulle note basse e tempi più corti sulle note acute, come negli strumenti acustici (ah, i meravigliosi esempi tratti dalla manualistica del secolo scorso…).

Schermata 10-2457317 alle 22.03.58

Oscillatore a bassa frequenza

Produce onde sinusoide, triangolare, dente di sega, quadra, random, noise. La sua velocità è regolabile arbitrariamente e il musicista può definire un eventuale DELAY TIME applicato all’intervento della modulazione. Non ci sarebbe dispiaciuto veder blinkare il LED integrato nel cursore che regola la RATE. Speriamo in una prossima revisione software…

jupiter 8 VINTAGE

In uso

JP-08, con buona pace dei soliti haters da tastiera, suona grosso, suona tanto, suona convincente: ci sono solo quattro voci di polifonia – ma si può ovviare in CHAIN MODE collegando due apparecchi tra loro (e raddoppiando l’investimento); ricordiamo che, nella concatenazione, si abilita la trasmissione/ricezione del sistema esclusivo (necessario ad automatizzare la gestione timbrica); anche in questo caso, non ci dispiacerebbe veder implementare una sana dotazione di MIDI Control Change con cui poter intervenire sempre sui parametri più significativi.

La facilità di programmazione è appena frenata dalle dimensioni oggettivamente ridotte dei cursori: l’escursione della frequenza di taglio – per dire – è corta e obbliga il musicista ad agire con cautela progressiva, fino a raggiungere il valore desiderato; in tutti i casi, si può ottenere il suono voluto senza salti e senza problemi di “irraggiungibilità”. Occorre solo fare l’abitudine; è probabile che i bimbi giapponesi, con i ditini piccoli piccoli, si trovino più a loro agio di quanto non accada per noi grossi occidentali.

Rimane invariato il consueto corredo di funzioni system – gestione della monofonia Solo/Unison (senza o con voice stacking) o Poly, controllo sul Portamento monofonico/polifonico, impiego a sorpresa del digital delay incorporato. Ovviamente, anche lo Step Sequencer di bordo è lo stesso utilizzato negli altri due apparecchi della Boutique Series.

A noi, piace parecchio; haters permettendo…

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Comments (40)

  • Attilio De Simone

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    E rispetto ad Arturia Jupiter 8 v come suona?

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  • Enrico Cosimi

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    arturia suona “come suona il tuo computer”…
    sono due buone emulazioni, ma boutique – nei limiti della connession e mini jack – può garantire una resa omogenea per tutti gli esemplari

    Reply

  • Antonio Antetomaso

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    Ma quanto mi piace!! Concordo sul fatto che preso il JP-08 gli altri due….

    In merito alle emulazioni software io resto del parere che quella di Arturia è la meno riuscita.

    DIVA e OP-X pro II stanno 10 spanne sopra in merito alle timbriche Jupiter.

    Reply

    • Attilio De Simone

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      Al JP-08 manca il chorus, questa ė la cosa che manca rispetto al juno 106.

      Reply

  • Enrico Cosimi

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    come negli strumenti originali, del resto…
    all’epoca, il chorus BBD era considerato un ripiego per le macchine mono oscillatore…

    Reply

    • Attilio De Simone

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      però il chorus bbd ha un fascino unico e questa cosa dà un vantaggio al juno-106, anche se la presenza di un solo inviluppo rende il 106 uno strumento obsoleto.

      Reply

  • Bruno DC

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    ……..
    A differenza degli altri due modelli, JP-08 può suddividere le quattro voci di polifonia in due unità timbriche indipendenti Lower e Upper………..
    Per gestire anche la parte Lower, è necessario che nello strumento venga attivata la modalità Dual……….

    Quindi se non ho capito male se usato il modalità DUAL ho solo 2 note di polifonia…. è corretto ?
    Ciao

    Reply

  • jean

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    Peccato che non si trovano già più e i negozianti da me interpellati mi fanno supporre che questa volta non sia una finta …serie limitata?!

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      probabilmente, dipende da quanti ne hanno ordinati e da quando hanno fatto l’ordine…

      Reply

  • jean

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    Speriamo…volevo farmi un regalino per natale…prof.Cosimi secondo lei avendo già una fa06 con suoni jp8 supernatural rischio di prendere un doppione con il jp08 o la differenza sarà tale da rendermi felice…il supernatural e buono ma (sarà la mia incapacità nel programmarlo)non mi fora il mixer con i suoni(orchestrali pad)

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  • Enrico Cosimi

    |

    con il JP, in forma MINUSCOLA, hai accesso completo a tutti i parametri di sintesi della macchina originale – dal punto di vista timbrico, potresti avere sovrapposizioni con ciò che già hai, ma come accesso alla programmazione (con una buona lente di ingrandimento), non c’è paragone :-)

    Reply

  • jean

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    Graz1000 professor cosimi per la risposta …in fase di lavorazione tutti i synth che uso sono belli presenti impastati e con tessitura omogenea tranne lf06 il cui suono pur bello rimane quasi più lontano ..non capisco perché…ho preso da poco il suo meraviglioso libro per imparare questo strumento affascinante,spero nel tempo di capirne di più.Dopo un diploma in clarinetto e uno in sax non pensavo di innamorarmi di un monofonici,di una drum machine o di un sequenser

    Reply

  • Cactusound

    |

    Una domanda per chi ha già avuto modo di provare questi synth: è possibile usarli anche come controller Midi CC per un eventuale soft-synth su computer? Sul web trovo pareri contrastanti.
    Anche sull’alternativa (sto valutando) dell’Aira System 1

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      la risposta più corretta è: “per ora, praticamente, non è possibile”

      hai solo la trasmissione/ricezione del SISTEMA ESCLUSIVO, non dei MIDI CC, quando metti l’apparecchio in modalità “CHAIN”

      magari, se facessero una revisione software che abilita i MIDI CC…

      Reply

  • Cactusound

    |

    ho come l’impressione che vogliano chiaramente differenziare un prodotto (tra l’altro relativamente economico) dall’altro: synth e controller midi. Della serie “ti servirà uno e anche l’altro”.
    Perché a differenza del Korg MS-20 mini, qui è solo una questione di firmware…
    Grazie mille per la pronta e chiara risposta, purtroppo sto notando che non sono prodotti che fanno per me (per ora) 😉

    Reply

  • Matteo

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    Ciao a tutti
    Scusate volevo fare una domanda semplicissima per chi ha potuto usare questa serie di strumenti.
    Non vi è trasmissione via midi out dei CC, ok, ma se volessi semplicemente trasmettere le note? è cioè possibile semplicemente comandare un altro synth con il sequencer di bordo? da manuale sembra che le note “escano” solo dalla 5 di polifonia in su.. è corretto?
    Grazie

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      le tre macchine boutique tirano fuori sistema esclusivo – per documentare i controlli di pannello – solo quando sono messe in comportamento CHAIN; a quel punto, dal MIDI Out esce fuori tutto…

      Reply

  • Matteo

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    Grazie mille..
    Matteo

    Reply

  • Salvatore

    |

    Buona sera Enrico! Vorrei sapere se posso collegare il jp08 alla A800pro via midi. Do per scontato che la compatibilità non sia limitata alla sola k25! L’idea era quella di avere un synth più “adulto”! Possiedo già il jp08 e ogni volta che metto mano al pannello dei comandi, mi perdo! Ansioso per un suo chiarimento, La saluto cordialmente!

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      è ovviamente compatibile, basta collegare midi out della tastiera con midi in dell’expander 😀

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      • Salvatore

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        La Ringrazio! Da varie ricerche sul web ho “intuito” che ci sono masterkeyboard superiori! A800 pro e jp08 sono prodotti dallo stesso costruttore. Certo, il fascino del jupiter 8 è lontano anni luce! Ma a me non dispiace, anzi! Non sono un professionista, il prezzo di vendita sembra interessante! Lei come giudica questa accoppiata?

        Reply

  • Salvatore

    |

    Enrico! La ringrazio per le dritte! Fa sempre piacere ricevere consigli e pareri da gente competente come Lei! Un saluto e una buona giornata!

    Reply

  • Manfredo

    |

    Professore mi scusi se Le faccio una domanda moolto in ritardo, ma solo ora ho intenzione di acquistare il JP-08.
    Mi piacerebbe sapere se il sequencer una volta in play è trasponibile tramite tastiera e/o master esterna?
    La ringrazio anticipatamente e visto il periodo Le auguro un Buon Ferragosto

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      non ricordo con precisione, ma mi sembra di si; per sicurezza, conviene scaricare il manuale in pdf e controllare direttamente…

      ricambio gli auguri!!! :-)

      Reply

  • luca

    |

    salve professor , volevo un parere cosi a istinto e visto che lei ha la fortuna di aver messo le mai e orecchie su tutti e tre i synth , nord modular g2 vs minilogue vs roland boutique inteso come jp-08 ju-06 jx-03 , la domanda quale suona meglio , quale consiglieresti ? al di la delle sonorità da ottenere , risposta d’isitnto

    Reply

  • Enrico Cosimi

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    sono macchine MOLTO diverse tra loro, come filosofia, come impostazione e come clientela di riferimento.

    il nmg2 è un modulare virtuale che puoi far suonare LETTERALMENTE come vuoi che suoni, bene o male, acustico o elettronico, facendo il verso a qualsiasi altra macchina rimodellabile per circuiti analogici.

    il minilogue è un “supervolca a quattro voci” con rapporto q/p praticamente imbattibile, ma molto impostato su un certo tipo di produzione sonora che privilegia immediatezza.

    i sint boutique sono concentrati nel rifare al meglio possibile il comportamento dei modelli di riferimento; ovviamente, non puoi pretendere da un JP-08 che suoni come una DX7, o come un Ob-Xa, cosa che puoi fare col modular nmg2 clavia

    altrettanto ovviamente, il nmg2 clavia è un progetto del 2003, lo trovi solo second hand, devi lavorare col pc/mac a portata di mano e – specie all’inizio – non è molto semplice…

    Reply

    • Luca

      |

      Sì certo ma la domanda è più secca quale compreresti è perché ?

      Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    per come sono fatto io, prenderei un nord modular g2… ma non è detto che sia la scelta più adatta alle tue esigenze 😉

    Diciamo che, col modular, posso fare quello che fanno gli altri due, MA NON viceversa…

    Reply

    • Luca

      |

      Grazie , questo è vero e sono pienamente in accordo con te , infatti da possessore del g2 volevo vedere che ne pensavi , avevo una mezza idea di affiancare al g2 il Jp-08 ma alla fine sarebbe un doppione visto che di patch che suonano come judo o jupiter c’è ne sono tante una quella proprio creata da te , penso il nord modular sia ottimo per somorit@ in stile Yamaha , korg , roland ecc , invece lo vedo carente è inarrivabile su ciò che riguarda suono moog , che ne pensi che consiglio per migliorare le sonorità dei filtri ? Sto provando una soluzione proposta da TIM kleinert del forum elektromusic , applicando un amp leve prima del filtro si riesce a saturare a dovere , provando ho riscontrato un miglioramento altri consigli ?

      Reply

  • Enrico Cosimi

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    non mi sembra un consiglio tanto originale… praticamente tutti hanno già provato a saturare in entrata e in un uscita al filtro; si può provare a costruire un filtro più a basso livello usando stadi multipli a 1 polo e mettendo saturazioni tra uno e l’altro…

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  • Luca

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    Ok qui alzo le mani e ascolto attentamente ciò che mi insegni , si potrebbe fare un tutorial come per le altre patch ?

    Reply

  • Enrico Cosimi

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    è tutto pubblicato nel manualone…
    se trovo il tempo…

    Reply

  • luca

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    ok grazie saresti davvero molto gentile , posso approfittare ancora un po del tuo tempo e porti un’ultima domanda , se conosci i dischi e la musica di flying lotus quale sintesi sarebbe appropriata per tali sonorità io pensavo alla FM facendo delle prove è quella che preferisco e che si avvicina maggiormente , tu che ne pensi ? nel suo arsenale trovano posto un minimmog voyager , microkorg e sub phatty per il quale al lancio curò il video di presentazione , beato lui , pero per alcuni album (vedi 1983, e los angeles su tutti ) associo le sonorità al DX7 ocomunque qualcosa che ricorda la sintesi FM

    Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    beh, con l’elenco delle macchine non mi sembra che serva altro… :-)

    Reply

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