Moog Grandmother
In un’inconfondibile livrea multicolore – per la sola versione customizzata disponibile presso Guitar Center o presso il MoogFest prossimo venturo, il Moog Grandmother recupera diversi concetti già sperimentati nelle precedenti realizzazioni, con nuove e interessanti aggiunte sul versante del trattamento audio, della riverberazione e del sequencing.
Di Enrico Cosimi
L’apparecchio, del quale tracceremo velocemente un elenco delle funzioni principali, è semplice e logicamente organizzato; può essere usato come sintetizzatore, come processore per il filtraggio/riverberazione dei segnali esterni, gestione delle sequenze e degli arpeggi. Rigorosamente, si deve parlare di una struttura semi modulare, con tastiera sensibile alla dinamica (non all’aftertouch) con 32 tasti full dimension (da Fa a Do due ottave sopra) e regolari wheel pitch e modulation.
La struttura comprende due oscillatori analogici ispirati a quelli del Model D, con forme d’onda triangolare, rampa, quadra, impulsiva, supporto della hard sync tra osc 1 e 2, gestione della FM lineare e controllo a distanza della PWM. L’escursione di intonazione copre cinque ottave complessive, da 32’ a 2’ differenziati per i due oscillatori.
Il segnale dei due oscillatori e del generatore di rumore bianco confluisce dentro al filtro transistor ladder low pass risonante a 24 dB/Oct; in aggiunta, è disponibile un modulo high pass a un polo, patchabile a discrezione dell’utente, che permette il trattamento aggiuntivo dell’intero percorso audio o il filtraggio di uno solo dei due oscillatori – non è prevista modulazione per il passa alto. Dai filtri, il segnale passa nell’amplificatore controllato in tensione e nel riverbero a molle, con tank da 6’.
Le modulazioni sono generate attraverso singolo envelope ADSR a impatto estetico “misto” (potenziometri per i tre tempi e cursore per il sustain), più oscillatore a bassa frequenza che genera, sine, ramp, saw, square, con uscita di controllo e uscita dedicata S/H ottenuta attraverso trattamento del noise. Sono disponibili un attenuatore bipolare patchabile, un multiplo e controlli di trattamento key tracking/sync in per l’oscillazione a bassa frequenza; la simmetria dell’impulso può essere variata a discrezione. Lo strumento può modificare il comportamento on/off classico del Gate applicato alla modulazione di ampiezza, simulando una diversa articolazione di “quasi release” mentre il filtro rimane sotto il controllo dell’ADSR ufficiale.
Lo strumento è dotato di tre sequenze da 256 eventi cadauna, caricabile step by step ed editabile a discrezione – con sostituzione selettiva del contenuto nota/pausa di ciascuno step; in alternativa, può essere usato l’arpeggiatore basico forward/backward/pendulum espandibile fino a un range di 3 ottave. Arpeggio e sequenza possono essere sincronizzati via MIDI o con impulsi analogici di trigger; si può definire la densità di impulsi necessari a far avanzare il singolo step di arpeggio/sequencer (da uno a ventiquattro impulsi).
I settings globali, raggiungibili attraverso tasti funzione e note della tastiera, comprendono: impostazione del canale MIDI di trasmissione/ricezione (su pentapolare DIN e su porta USB), selezione del MIDI Clock In/Out (con differenziazione real time message, solo clock, pacchetto completo, niente riscontro clock), note priority, pitch bend range, external clock mode (clock o step advance), densità ppqn in ingresso e in uscita, kbd out cv range (0/10 o -5/+5V), local on/off.
Ci sono 21 punti di ingresso e 16 punti di uscita (più le quattro connessioni multiple) in piena compatibilità euro rack di formato e di livello. L’apparecchio è predisposto alla ricezione di segnali monoaurali ad ampia escursione di livello (ci si può attaccare anche un debole single coil di chitarra elettrica) per favorire le operazioni di filtraggio; a questo proposito, è il caso di segnalare che la struttura può essere impostata in drone mode per congelare il funzionamento degli inviluppi interni durante il trattamento di segnali audio ricevuti da fuori.
Il corretto manuale di 56 pagine sarà tradotto in italiano e reso disponibile a quanti registreranno il proprio acquisto presso l’importatore italiano. Il prezzo annunciato è pari a 990 euro, more or less…
Tags: Grandmother, moog
Comments (26)
Marco
| #
È sicuro che il pannello sia a colori solo per le 500 unità distribuite da Guitar Center? Perché è già ordinabile anche in Europa presso i distributori autorizzati, ma non accennano ad un cambiamento della colorazione del pannello.
Grazie
Reply
Enrico Cosimi
| #
le ultime indiscrezioni parlano di: pannello colorato definitivo per l’intera produzione, niente giubbotto denim se non per le 500 unità guitar center, 500 unità guitar center vendute in due giorni e non più disponibili; primi esemplari “per uso interno” in arrivo teoricamente tra quattro settimane
Reply
Gianni Ghilardi
| #
particolare ma bello…..ma avendo già a bordo ‘ il comandante Sub37 e il Re Minimoog puo’ avere senso ?
saluti,G.
Reply
Enrico Cosimi
| #
mah… forse per il riverbero?
oppure, con maggior approccio strategico, si potrebbe pensare a qualcosa di diametralmente diverso dal punto timbrico
Reply
Francesco
| #
Salve, ho appena acquistato questo fantastico strumento. Dove posso scaricare il manuale in italiano? Grazie mille
Reply
Enrico Cosimi
| #
devi registrare il tuo strumento sul sito midiware (l’importatore italiano moog) e loro dovrebbero mandarti il link dal quale scaricare la traduzione
Reply
Lorenz
| #
Buongiorno prof. Cosimi,
ho preso da poco un Grandmother (che cosa bellissima!).
Volevo farle una domanda (che forse è più di carattere generale che relativa solo al Grandmother): è possibile far ripartire il generatore di inviluppo ogni volta che viene premuto un tasto della tastiera anche se il tasto precedente non è stato rilasciato? E’ necessario sempre suonare perfettamente “staccato” per far ripartire l’inviluppo?
Spero di aver esposto bene la questione.
Grazie mille!
Reply
Enrico Cosimi
| #
si, nel grandmother è possibile accedendo ai parametri di configurazione che si raggiungono con la pressione simultanea di una combinazione di tasti; sul manuale, è chiaramente spiegato e la funzione si chiama single/multiple trigger; quello che serve a te è il comportamento “multiple trigger”
Reply
Francesco
| #
…buona… mi è arrivato oggi questo splendido strumento e, facendo i primi passi, avendo acceso il terzo pulsanti colorato (il giallo Tap), non riesco più a spegnerlo! devo spegnere il Moog o metterlo in registrazione…mai poi si riaccende. Dal tuo video di Nut Academy, ho notato che è successo anche a te al minuto 28:26 e, per un attimo, hai tentato di spegnerlo al 35:30.
Con disinvoltura, hai premuto più volte il tasto TAP senza riuscirlo a spegnerlo, ed hai continuato il discorso senza porti il problema (almeno in quel momento). Secondo te è normale?.. come sempre grazie: Francesco.
Reply
Enrico Cosimi
| #
il tap tempo vuole due, tre o quattro pressioni per definire una velocità metronomica – a me da fastidio vederlo acceso, ma non cambia nulla; quindi puoi evitare di accendere e spegnere lo strumento
Reply
Fabio Vannoni
| #
Carissimo Enrico, non è la prima colta che ti scrivo, sono di nuovo a te per un consiglio. Consigliatomi la scorsa volta il Beringher model d visto le mie preferenze musicali a PFM e rock progressivo in genere, ma digiuno e molto curioso di intraprendere il mio viatico verso la sintesi sottrattiva e limitando la spesa al massimo do 999 €, stimolato da Minibrute2 Bass Station II Korg 20 mini e Moog grandmother, vengo a chiederti un consiglio. Confidando che, intelligentemente, consiglierai il miglior synth prezzoprestaIoni per un neofita.
Spero di non averti tediato.
Grazie
Reply
Enrico Cosimi
| #
il BassStation II è l’unico ad avere memorizzazione dei suoni; se devi suonare live e se ti bastano 2 ottave, potrebbe essere la scelta giusta.
Il MiniBrute 2 ha un suono MOLTO particolare, che devi verificare su YT e capire se può fare al caso tuo.
Il GrandMother, non a caso, è quello che costa più di tutti, ma è anche il più sfizioso in termini di programmazione “quasi modulare”.
A questo punto, la decisione è la tua…
Reply
Fabio Vannoni
| #
Grazie mille, credo che seguirò, grosso modo, il Consiglio: prenderò un BassStation 2 per vedere come funziona per passare, eventualmente al Grand Mother.
Grazie mille per la tua disponibilità.
Musica Infinita.
Fabio
Reply
Federico anagrafica Fantacone
| #
Io ho problemi nella registrazione MIDI da Grandmother a Cubase, via MIDI 5DIN: la registrazione avviene correttamente, ma quando ascolto quello che ho registrato, la riproduzione è, come dire, “casuale”, le note MIDI sono sfalsate, alcune sono riprodotti, altre no….Su cosa posso agire per risolvere il problema? Grazie anticipatamente, Federico
Reply
Enrico Cosimi
| #
sei in modo local off? non è che stai mandano i dati in loop midi?
Reply
luigi
| #
ma è stato rilasciato il manuale inizia italiano?…lo sto cercando ma non lo trovo da nessuna parte, nemmeno sul sito del distributore italiano
Reply
Enrico Cosimi
| #
devi registrare il tuo strumento sul sito midiware e loro ti mandando un link dal quale scaricare la traduzione
Reply
luigi
| #
scusa “il manuale in italiano”
Reply
Andrea
| #
Ciao Enrico, innanzitutto grazie per i tuoi preziosissimi video. Ho da poco preso un Grandmother e mi stavo chiedendo se fosse possibile controllare il cutoff del filtro direttamente dalla mod wheel. Chiaramente è possibile modulare il cutoff, ma io vorrei semplicemente utilizzare la wheel per aprire e chiudere il filtro manualmente, come se stessi usando la knob dedicata (in contesti live sarebbe molto più facile cambiare il cutoff al volo così). Ho cercato un po’ ovunque e mi è sembrato di capire che non sia cosa comune dei synth analogici. Ho però anche trovato un video in cui lo si vede chiaramente fare su un minimoog (min 2:38), quindi adesso sono un po’ confuso: https://youtu.be/YeHaO1bF8Ng?t=159
Idee?
Grazie mille.
Reply
Enrico Cosimi
| #
no, sul grandmother non è possibile (potrebbe essere realizzato sul matriarch facendo un giro particolare tra mod wheel, mixer/attenuator e filtro, ma è un altro paio di maniche)
non è possibile neanche sul model d normale – a meno di non modificare lo strumento
sospetto che nel video, quello che si sente sia la modulazione in banda audio sul filtro prodotta da VCO 3 che ha come effetto collaterale l’incremento della frequenza di taglio…
Reply
Andrea
| #
Grazie! Capisco… Beh potrebbe essere uno stratagemma anche nel mio caso. Mi basterebbe collegareil KB OUT al RATE IN della modulation, e la sua WAVE OUT al posto del segnale di NOISE nel mixer. Poi portare il terzo VCO ad audio rate ed impostare il CUTOFF AMT al massimo. In questo modo usando la wheel si dovrebbe “aprire” il suono, corretto?
Reply
Enrico Cosimi
| #
diciamo che, nel regime di fm exp che crei tra audio rate lfo e cutoff, produci un incremento di frequenza (C, C+M, C-M… nel tuo caso, sfrutti C+M) che ad un ascolto veloce PUO’ ESSERE SCAMBIATO per un’apertura di filtro… se sei fortunato, il risultato potrebbe essere soddisfacente 😉
Reply
Andrea
| #
Grazie mille!
Reply
Fabio
| #
Ho registrato il grandmother su midiware acquistato da strumentimusicali.net ma non ho ricevuto alcun manuale in italiano. Come faccio?
Reply
Enrico Cosimi
| #
contatta l’importatore italiano e segnala la cosa
Reply
Alberto
| #
Ultimo ‘esperimento’. Ho preso le uscite degli oscillatori del 2S, le ho mandate in un mixer insieme al mix del ModelD e le ho infilate nell’ audio in del LP. Poi il midiout del 2S nel midiin del ModelD e il trough di quest’ ultimo nel midiin del LP… l’ accrocco funziona egregiamente, ‘casino” ne fa… Beh, tutto da studiare,il divertimento e’ comunque assicurato.
Reply