Modellare il Roland Juno 106 – quarta parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Avevamo terminato – almeno per ora… – la sezione di generazione timbrica. Il nostro DCO produce ora i quattro segnali indipendenti di rampa, impulsiva a simmetria variabile, sub oscillazione onda quadra e rumore.

Di Enrico Cosimi

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Ora, è il momento di occuparci del filtro e dell’amplificatore.

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Il filtro del 106 è, logicamente, diverso dal classico filtro Moog; a parte questo, ne ricalca il funzionamento passa basso 24 dB/Oct, con possibilità di essere controllato in frequenza da parte di:

  1. tensione di tastiera Keyboard Tracking, sottoposta a Portamento;
  2. modulazione ciclica da parte del modulo LFO;
  3. generatore d’inviluppo, con inversione di polarità
  4. bender “di performance”, con escursione regolabile.

I quattro segnali, previa somma, raggiungono il punto di controllo della Cutoff Frequency.

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Per ottenere un suono non troppo Moog, usiamo il modulo Filter Nord, in configurazione LP 24, predisponendo un sommatore Mixer a quattro ingressi con il quale ricevere le diverse modulazioni di frequenza (in modo ridondante, useremo un mixer dotato di on/off per canale, l’unico che permetta di nominare le singole sorgenti collegate); all’ingresso del filtro, collegheremo – banalmente – il segnale in uscita al Mixer audio.

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La tensione Keyboard Tracking che controlla la frequenza di taglio è estratta dallo stesso circuito precedentemente impiegato per pilotare – tra le altre sorgenti – l’intonazione del DCO.

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In questo modo, il filtro eventualmente portato in auto oscillazione, con ridotta o nulla presenza di sorgenti sonore, può essere suonato melodicamente dalla tastiera.

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Il segnale prodotto dal modulo LFO (avremo modo più avanti di personalizzarne il comportamento rendendolo più aderente al modello hardware originale) è collegato all’altro ingresso del mixer “di modulazione”; se ne userà il regolare di livello per dosare l’indice di modulazione ciclica desiderata.

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La quarta sorgente di modulazione è il Bender, questa volta dotato di un amount indipendente. Il collegamento è facilmente realizzato prelevando l’uscita del controller Stick e sottoponendola a scalatura/moltiplicazione attraverso un modulo Level Amplifier dedicato.

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La tensione prodotta dal semplice inviluppo ADSR è disponibile e attenuabile tanto in versione positiva che negativa; per ottenere l’inversione, impiegheremo il modulo Level Converter. Il circuito è semplice: si prende l’uscita del modulo ADSR e la si collega all’ingresso di un selettore a due vie; all’altro ingresso, collegheremo la versione invertita della tensione ADSR, dopo aver specificato, nel modulo Level Converter, l’origine unipolare positiva del segnale da invertire. Il Gate necessario a far partire l’inviluppo è ricavato dall’uscita di controllo della tastiera; l’utente può decidere se usare o meno la normalizzazione prevista nel modulo d’inviluppo.

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Amplificatore

L’amplificatore è un semplice moltiplicatore che processa il segnale audio per il controllo ricevuto; l’unica – relativa – difficoltà del circuito è che il segnale di controllo può essere:

  1. lo stesso generatore d’inviluppo che apre il filtro;
  2. la tensione di Gate prodotta dalla tastiera.

Per realizzare il circuito, è quindi necessario un selettore a due ingressi, che riceve inviluppo e Gate, e che invia la selezione all’ingresso di controllo dell’amplificatore vero e proprio. Quest’ultimo riceve l’audio già filtrato e lo invia all’uscita dello strumento.

Per evitare scoppiettii indesiderati nel segnale, sarà meglio filtrare in maniera blanda la tensione di Gate attraverso un Low Pass a 6 poli: se ne regolerà la Cutoff Frequency quel tanto che basta per evitare i “pop” indesiderati, senza perdere immediatezza nell’attacco. 

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A questo punto, siamo pronti per affrontare – lo faremo la prossima volta – il blocco di filtraggio High Pass Filter e il trattamento con la doppia linea di Chorus.

 

Lo faremo la prossima volta. Stay Tuned.

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