FOLKTEK Illuminists Garden

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Da anni, Arius Blaze e Ben Houston producono strumenti esoterici, dalle prestazioni particolari e dalla realizzazione hardware assolutamente fuori dal coro. il catalogo Folktek comprende diverse famiglie di realizzazioni: Electrocoustic riunisce una serie di strumenti che lavorano partendo da sorgenti acustiche trattate in diverse maniere; Time riunisce apparecchi basati su delay e linee di loop; Insectian sono le realizzazioni più esoteriche, alloggiate in configurazioni particolari, dedicate alla Insect Music; Symbiotic comprende strumenti che funzionano principalmente attraverso interazione su touch plate; Quadrum utilizza semplici circuiti analogici sotto controllo di esoteriche tastiere touch plate; eccetera…

Di Enrico Cosimi

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Abbiamo avuto, grazie alla cortesia di Mario Bianco, la possibilità di giochigliare un pomeriggio con Illuminists Garden, raffinato – ma non privo di punti controversi – esemplare della famiglia elettroacustica che basa il suo funzionamento sull’interazione tra tre linee di ritardo, un giardino di otto alberi realizzati con spezzoni di corde metalliche e un pickup che ne rileva transienti, rumori spurii e tutto il resto.

Ad un primo impatto (…ma anche dopo), Illuminists Garden può spiazzare il musicista tradizionale: l’assoluta mancanza di qualsiasi scritta sul pannello comandi, l’impostazione misteriosa dell’intero apparecchio può risultare irresistibile per un certo tipo di utente (non a caso, la scarsa diffusione numerica degli apparecchi Folktek, unita ad un prezzo non proprio popolare, filtrano naturalmente le fasce di utenza più casuali e meno motivate.

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Illuminists Garden può lavorare con due sorgenti sonore: un eventuale segnale esterno, collegato all’ingresso jack e la ripresa audio, via pickup interno, dei segnali generati in diverso modo dagli otto “alberi” che crescono nel “giardino” delimitato dalla larga piastra in rame. Ciascun albero è composto da un numero variabile di spezzoni metallici ottenuti tagliando corde rivestite da chitarra elettrica. Gli alberi possono produrre segnale se il musicista fa sbattere i rami tra loro, se passa l’unghia contro le spire del rivestimento, se punzecchia un albero con il ramo di un altro albero. In tutti i casi, come è facile immaginare, non ci sarà un risultato di tipo melodicamente diatonico, ma si produrranno transienti, scricchiolii, rumori acuti, rombi o impatti imprevisti che forniranno materiale per le successive procedure di trattamento.

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Ed eccoci al dunque: come si suona questo benedetto strumento? Non c’è una risposta unica; la cosa migliore, come al solito, è farsi un giro d’orizzonte controllando quello che c’è  su YT, per vedere come altri musicisti prima di noi hanno affrontato l’argomento. Banalmente, una volta innescata la produzione di transienti (scrollando gli alberi del giardino) o dopo aver acquisito un segnale dall’esterno, si può costruire un meccanismo di ripetizione incondizionata con il motore di looper che – per primo – riceve i due segnali interno ed esterno.

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Il looper è regolabile in tempo, feedback e livello di uscita; la levetta metallica permette di inserire/disinserire il circuito, per catturare e ripetere, o per lasciar passare indisturbato il segnale.

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L’uscita del looper, insieme alla generazione realtime, raggiunge il secondo stadio di delay che può sfruttare due algorimti di funzionamento: semplice medium delay con time, feedback e level regolabili o delay harmonizer indirizzabile su intervallo di ottava, con feedback armonizzato e numero delle voci generate definibile dall’utente. Il risultato timbrico è simile a quanto ottenibile con un vecchio processore Yamaha denominato SXP90 e, in  epoche più recenti, riproducibile con detemrinati settaggi del modulo Echophon di Makenoise.

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In tutti i casi, l’insieme di esecuzione live e segnale precedentemente catturato in loop (ma, attenzione, il looper continua a ricevere qualsiasi cosa sia presentata al line input dell’apparecchio o venga imposta agli otto alberi del giardino…) raggiunge il terzo modulo di delay, che può a sua volta funzionare con due algoritmi diversificati per delay puro e delay armonizzato; il tempo di ritardo è più lungo di quello ottenibile con la sezione intermedia (grosso modo, un secondo e mezzo contro il mezzo secondo del delay precedente) e i parametri disponibili sono quattro, con l’aggiunta di un filtro non dinamico sull’uscita del trattamento.

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Illuminists Garden ha due uscite audio parallelate, il segnale è monoaurale, con cui impegnare i sistemi di amplificazione.

Buona visione.

 

 

 

 

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Comments (2)

  • Cactus

    |

    Grande! Mi sono sempre chiesto di cosa si trattasse, ma per pigrizia e per me scarsa utilità non avevo mai approfondito. Grazie dell’articolo!

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    • Enrico Cosimi

      |

      non te lo regalano, ma è veramente affascinante… :-)

      Reply

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