Fine produzione per il Moog Minimoog Model D
Era partita, lo scorso anno, come un’avventura da primato: ricostruire il monofonico più iconico degli Anni 70, convincendo i produttori originali a rimettere in piedi linee di costruzione per componenti ritenuti obsoleti… Dopo la prima pilot series di 20 strumenti, i Minimoog Model D produzione 2016 hanno continuato a macinare numeri su numeri – nella scala di dimensioni di uno strumento analogico interamente costruito a mano su quattro postazioni simultanee. Ieri, dopo un anno vissuto saldando, Moog ha annunciato la fine del periodo di produzione. Ora, per la seconda volta, il Minimoog è storia.
Di Enrico Cosimi
In questo anno, ne sono stati prodotti più di 2000, attingendo alle comunque significative riserve di componenti originali – che rimangono disponibili per il servicing degli apparecchi. Molto è stato detto sulle nuove caratteristiche aggiunte, in maniera discreta e rispettosa, al design originale dell’apparecchio. Di fondo, da prove A/B, il Minimoog Model D del 1971 suona come il Minimoog Model D del 2016. Punto.
Ora, dopo 35 anni di attesa, i più di 2000 esemplari ri-prodotti, si allineano agli strumenti storici testimoniando uno sforzo di liuteria elettronica che, per impatto culturale e risultato tecnologico, trova ben pochi paragoni nella nostra epoca elettronica.
Lunga vita al re.
Tags: Minimoog Model D, moog, Reissue 2016
Comments (2)
Stefano
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Mossa incomprensibile ai miei occhi. Non credo proprio alla storia della mancanza dei componenti… Non credo nemmeno che gli annunci del Behringer D e Roland SE-02 possano minimamente influenzare le vendite del Minimoog… Studio Electronics è sempre esistita, Behringer non è Moog per definizione. Voi che ne pensate?
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Enrico Cosimi
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che c’è di strano? korg ha fatto la stessa cosa con lo Z1 andando contro a tutte le logiche di mercato; di Model D, dovevano farne pochi e ne hanno fatti più di 2000 in un anno; nei dieci anni della produzione “antica”, ne fecero 17000… grosso modo, ci siamo
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