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Moog Moogerfooger MF-108M: solo un flanger?

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Quando è stato presentato sul mercato, il Cluster Flux Moogerfooger, questo il nome di battaglia per il modello MF-108M, ha fatto girare più di un occhio attento grazie alla sua implementazione MIDI applicata alla struttura BBD analogica. In pratica, l’apparecchio, con una linea di ritardo full analog messa sotto il controllo di un modulo LFO interno e di una nutrita struttura MIDI, può generare chorus e flanger a discrezione del musicista. Ma non è tutto…

Di Enrico Cosimi

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Una volta che, come in ogni flanger che si rispetti, viene stabilito il percorso di feedback che collega l’uscita del flanger nuovamente all’ingresso di trattamento, l’apparecchio inizia a enfatizzare i picchi risonanti prodotti dai “denti” della struttura Comb Filter realizzata internamente.

KNAS Ekdahl Polygamist

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Knas (lui lo pronuncia Kà-nas…) è un chitarrista di Baltimora che, da molto tempo, produce interessanti hardware dedicati al trattamento non convenzionale dell’audio. Prossimamente, parleremo del suo fenomenale spring reverb Moisturizer, ma la notizia da stop press è l’effettivo avanzamento del nuovo sintetizzatore Polygamist, destinato a creare parecchio rumore (e il caso di dirlo…) negli inner circles delle più esclusive community di electro-noise maker. Insomma, una macchina che, a fronte di un costo al limite dell’impegnativo, può divenire irresistibile.

Di Enrico Cosimi

polygamist 0

Polygamist non è ancora del tutto messa a punto: la struttura analogica di sintesi è completa, così come la struttura di controllo; mancano alcuni dettagli sulla gestione MIDI e USB, ma auspicabilmente saranno sistemati nei prossimi due mesi. Nel frattempo, si può aderire alla politica di pre-order direttamente su Knas mentre, per noi europei, ancora non c’è traccia della disponibilità attraverso il noto “spacciatore di hardware” Schneidersladen.

Doepfer Dark Energy MkII… quale è il migliore?

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Come al solito, quando uno strumento importante giunge ad una revisione significativa, ci si pone di fronte al dubbio: ma è meglio la nuova versione o era meglio lo strumento originale? L’unico modo per trovare la risposta giusta consiste nel verificare, in base alle proprie necessità, funzionalità, timbriche, caratteristiche dei due apparecchi. Complice la consueta disponibilità di Alex Cecconi di New Groove, siamo riusciti a mettere a confronto diretto il venerabile Doepfer Mk I CEM based e il nuovo MkII, interamente realizzato con componentistica discreta. Le sorprese non sono mancate…

Di Enrico Cosimi

de mk2

Non rifaremo ex novo la storia delle modifiche e delle differenze tra le due versioni: per queste informazioni, potete tranquillamente dragare nell’archivio di ACM e trovere tutto quello che vi serve; concentriamoci sul confronto diretto.

KOMA Elektronik SFV-201 EuroRack State Variable Filter

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Dopo aver prodotto pedali a impostazione modulare, con cui trattare il suono in completa integrazione funzionale, è il momento dei moduli EuroRack… il nuovo filtro SVF-201 targato KOMA Elektronik è, come si evince dalla sigla, un filtro a stato variabile, cioè un circuito di filtraggio significativamente ispirato alle esperienze di Tom Oberheim, che offre trattaemnti simultanei di passa basso, passa banda, passa alto.

Di Enrico Cosimi

svf201_backlight

Il circuito di filtraggio sfrutta i Vactrol per la gestione dei segnali di modulazione, garantendo una risposta inerziale alle tensioni esterne che parla dritta al cuore di quanti siano affascinati dal classici comportamenti degli antichi modulari banana plug.

MakeNoise DPO – i video di Natale (???)

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Chi ci conosce sa quanta disperazione ci causa il festeggiamento del santo Natale e le conseguenti – interminabili – sessioni di Tombola. A titolo di puro esorcismo, vogliate gradite (eh eh eh) altri due video sul comportamento abitualmente ottenibile con il MakeNoise DPO posto sotto controllo di un sequencer esterno, con funzioni percussive e, in alternativa, utilizzato come generatore di drone.

DPO front

Di Enrico Cosimi

Come si usa dire: musicista avvisato, musicista mezzo salvato…

MakeNoise DPO Dual Primary Oscillator

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Tony Roland, la mente dietro MakeNoise, ha saputo intercettare desideri e tendenze musicali di una nutrita fascia d’utenza che ha fatto del formato EuroRack il proprio cavallo di battaglia. A differenza di altri produttori, MakeNoise produce un numero di apparecchi quantitativamente ridotto, ma qualitativamente molto concentrato sulla ricerca del suono non convenzionale, con una strizzata d’occhio alle antiche realizzazioni Buchla – senza ricalcarne i prezzi spropositati e la costruzione a volte spiazzante… – che sono garanzia di timbriche diverse dal solito. Dopo mesi di attesa, assiema al già incontrato Echophon, è giunto il momento di provare il complesso oscillatore DPO, anzi i complessi oscillatori DPO, perchè la sigla nasconde un “Dual Primary Oscillator”. Come volevasi dimostrare, il debito nei confronti di Buchla è elevato.

Di Enrico Cosimi

DPO front

Nella notte dei tempi, Don Buchla produceva il suo Programmable Complex Wafeform Generator Model 259 che offriva, in un unico corposo modulo, due oscillatori dedicati alla produzione timbrica (uno) e alla generazione dei segnali di controllo (l’altro); in questo modo, il sistema poteva essere usato – tra i tanti modi – come una coppia di super operatori Modulator/Carrier per lavorare in FM.

Modart Pianoteq 4.2.1 aggiunge il clavicordo Neupert

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

Il clavicordo è l’antenato del pianoforte: uno strumento a corde percosse da tangenti saldamente collegate al leveraggio di tastiera. Ogni volta che si abbassa una nota, c’è una tangente in ottone o altro materiale rigido che blocca la corda in un punto predeterminato, definendone l’intonanzione; se il musicista, a tasto abbassato, varia la pressione in punta di dito, impone alla corda un vibrato di squisita matrice “chitarristica” che, nella letteratura classica, prende il nome di bebung.

di Enrico Cosimi

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Ovvio che, per dare senso completo al funzionamento del clavicordo virtuale, Pianoteq abbia dovuto implementare l’impiego del poliphonic aftertouch, con il quale intervenire, tasto per tasto, nota per nota, con la debita quantità di pressione necessaria a generare il bebung già illustrato.

Altrettanto ovvio che, nel mondo di oggi, ben poche tastiere siano in grado di generare la pressione polifonica che, nello scorso decennio, era esclusivo retaggio di tre master keyboard rispettivamente targate Roland, Kurzweil e Akai.

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Comunque, se riuscite a superare le difficoltà di approvvigionamento, potete sempre sfruttare le nuove prestazioni dell’add-on gratuito che offre:

  • la timbrica del clavicordo modellato da Hanns Neupert nel 1941 sul modello Philip Emauel Bach attualmente in visione presso lo Kremsegg Schloss Museum a Kremsmunster in Austria;
  • possibilità di gestire graficamente la curva di poly aftertouch;
  • possibilità di controllate su schermata di gestione – attraverso click and drag – l’interazione con l’aftertouch polifonico;
  • accesso a timbrica spalmata su 88 note – un clavicordo mostruoso.

Come accennato in precedenza, l’upgrade è gratuito per gli utenti Pianoteq registrati.

Qui, sono reperibili ulteriori informazioni.

 

Model D – il tocco finale

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Concludiamo questa lunga cavalcata nella rimodellazione del Model D – ma, ricchi e spietati come il Conte di Montecristo, torneremo presto alla carica utilizzando Reaktor 5.x… – mettendo a punto gli ultimi particolari rimasti.

Di Enrico Cosimi

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Una delle caratteristiche più oltraggiose del Model D è il suono potente, aggressivo e caratterizzato da sottili (e non tanto sottili…) distorsioni che si verificano in punti chiave del circuito.

Model D: ricostruzione – Terza parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Stringiamo qualche bullone prima di addentrarci nella bieca materia di (ri)progettazione. Il circuito originale del Minimoog Model D prevede  – ovviamente – il controllo di tastiera monofonico, con priorità alla nota più bassa. Per questo motivo, lavorando nella piattaforma Clavia Nord Modular G2, sarà necessario utilizzare il modulo Mono Key e limitare l’impiego della normalizzazione di tastiera sugli oscillatori.

Di Enrico Cosimi

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Inoltre, come è facile immaginare, il comportamento di tastiera è subordinato alla possibilità di smussamento ottenute attraverso modulo Glide; in questo modo, i bruschi salti di intonazione tra un tasto e l’altro sono integrati dallo spostamento progressivo d’intonazione garantito dal Glide stesso. Anche se, in alcune versioni dello strumento originale, il Keyboard CV ai danni del filtro non è sottoposto a Glide, nella nostra ricostruzione, provvederemo a fornire, tanto agli oscillatori quanto al filtro, la versione addolcita con l’integrazione di Glide.

Fingerlab DM1 Drum Machine

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

DM1 trasforma il vostro iDevice (iPhone/iPad, purchè con iOS 5.1) in una batteria elettronica programmabile step by step o real time; forte di una sound library estesa a 80.5 Mb, garantisce una significativa libertà timbrica con accesso immediato a molti comportamenti sonori propri di storiche drum machine vintage.

Di Enrico Cosimi

La versione 3.0.2 articola il proprio funzionamento con 86 drum kit, grafiche migliorate e accesso a tutti i parametri chiavi della programmazione e del mixaggio. A disposizione del musicista, ci sono 21 batterie elettroniche vintage (ma il gruppo comprende anche batterie acustiche storiche) e 65 drum kit in-house, ottenuti con pesanti editing di tipo sintetico sulle timbriche di base.

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