Arturia MiniBrute 2/2S – Prima parte. Il motore di sintesi

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Dopo un lungo periodo di attesa, e dopo i consueti leak di notizie preliminari, sono finalmente arrivati i nuovi strumenti targati Arturia, pesantemente sbilanciati sul versante del comportamento semi-modulare, con l’ormai consueta disposizione controlli a sinistra e patchbay a destra della plancia comandi. Nel ringraziare Midiware che, come di consueto, colpisce secco e duro con disponibilità e differenziazione dell’offerta, non potevamo farci scappare l’occasione di un bel giro sopra i nuovi apparecchi. Stiamo parlando di due versioni del sintetizzatore, rispettivamente MiniBrute 2 MiniBrute 2S differenziate per presenza della tastiera e integrazione di funzioni sequencer/arpeggio prese in prestito da KeyStep o da BeatStep Pro; in più, c’è una famiglia di due possibili cabinet Euro Rack, RackBrute, che permettono l’integrazione elettromeccanica con le funzioni di pannello predisposte nella patchbay.

Di Enrico Cosimi

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La materia da trattare è parecchia, quindi – cercando di mantenere una regolare cadenza sull’uscita delle singole parti – saremo costretti ad affrontare il tutto dividendolo in:

  • struttura di sintesi e funzioni di generazione/controllo/patching comuni ai due modelli MB2/MB2S
  • struttura di sequencer/arpeggio nel modello MiniBrute 2
  • struttura di sequencer/arpeggio nel modello MiniBrute 2S
  • funzioni meccaniche ottenibili con la famiglia dei cabinet Euro Rack RackBrute.

Insomma, c’è parecchia carne al fuoco.

MiniBrute 2: il nuovo motore di sintesi

Come sanno ormai anche i sassi, il primo MiniBrute del 2012 era stato concepito in collaborazione con Yves Usson recuperando le originali caratteristiche timbriche del filtro Steiner disponibile nel vecchio Synthacon; caratteristica principale era un’aggressività sonora priva di compromessi, con stupefacente solidità timbrica anche alle alte regolazioni di Resonance. A questa condizione di base, erano poi state aggiunte efficienti personalizzazioni sulla generazione simultanea delle onde rampa, quadra e triangolare (che, rispettivamente, sfruttavano i comportamenti di Ultrasaw, PWM e Metalizer/waveshaping); infine, la retroazione di segnale audio post filter, non sottoposta a inversione di polarità, permetteva, nel Brute Factor di ottenere timbriche organiche, rumore puro, aggressioni industriali e tutto un ampio vocabolario di efferatezze sonore che hanno segnato diverse condizioni di produzione elettronica. Oggi, con maggior maturità e dopo le esperienze accumulate nel potente MatrixBrute, le cose sono state ulteriormente potenziate.

MB2:2S synth panel 2

Funzioni di sintesi comuni ai due modelli

MiniBrute2/2S possiede due oscillatori, un noise generator e un ingresso audio che confluiscono nel filtro Steiner e da questo passano nell’Amplificatore controllato in voltaggio. Oltre alla brutalizzazione del segnale, è possibile utilizzare i controlli ciclici prodotti dai due LFO di pannello, più i controlli transienti ottenuti dal generatore d’inviluppo ADSR tradizionale e AD/AR con funzioni di loop incondizionato.

MB2:2S VCO1-2

VCO1

E’ l’oscillatore principale e offre comandi di accordatura Fine (le ottave si spostano direttamente da tastiera o da sequencer), GlideFM Exp (internamente normalizzato con l’uscita audio/controllo del VCO2); sulla patchbay, è possibile collegare un controllo esterno per sfruttare la FM Lin. Le tre forme d’onda Saw, Pulse e Triangle sono regolabili in movimentazione Ultrasaw (normalizzato al controllo da parte di LFO2), PWM (normalizzato al controllo da parte di LFO1), Metalizer (normalizzato al controllo da parte della Key Velocity). Simmetria PW dell’onda impulsiva e condizione wavefolding Metalizer sono dosabili da pannello per i rispettivi valori nominali.

MB2:2S VCO1-2 patchbay

In patchbay, sono disponibili le connessioni di segnale relative a:

  • onda Saw/Ultrasaw
  • onda Pulse/PWM
  • onda Triangle/Metal
  • segnale Noise Generator (come al solito, non c’entra niente con l’oscillatore, ma è integrato con i segnali di esso)
  • ingresso Metal In per accedere, con segnali esterni, direttamente al processore Wavefolder abitualmente utilizzato per deformare l’onda triangolare.

Questa è una delle novità più sfiziose, dal punto di vista della sintesi sonora, offerte da MicroBrute 2: si può entrare con una batteria elettronica (una a caso) o con un qualsiasi altro segnale esterno e sfruttare le deformazioni timbriche ottenibili per ripiegamento. Le cose diventano ancora più interessanti quando, attraverso comando Metal Mod, si controlla a distanza il wavefolding “di metallizaione”. Magari, lavorando con una gestione ritmica.

Metallizzare un segnale audio significa deformarlo per ripiegamento, creando nuove armoniche assenti nel segnale originale; se il segnale di partenza è già squadrato, o offre significativi transienti ripidi, il Metalizer lavorerà con minor efficienza, offrendo scarse soddisfazioni. Per godere fino in fondo della Metallizzazione, conviene scegliere onde triangolari o sinusoidi.

Quando si collega un segnale audio alla porta Metal In, si disattiva automaticamente il segnale dell’onda triangolare prodotta da VCO1 e il cursore corrispondente nella sezione Mixer diventa il livello audio del nuovo segnale “metallizzato”.

Le porte di controllo comprendono:

  • Pitch, per l’intonazione; normalizzato alla Keyboard e/o alla sequenza di bordo
  • FM Exp; normalizzato al segnale audio/sub audio prodotto da VCO2
  • Ultrasaw intensity; normalizzato al segnale di controllo prodotto da LFO2
  • PWM; normalizzato al segnale di controllo prodotto da LFO1
  • Metal Mod; la quantità di deformazione wavefolding applicata al segnale; normalizzato alla Key Velocity
  • Sync; per sincronizzare il ciclo di forma d’onda prodotto da VCO1 sulla frequenza di un segnale esterno, con tutte le conseguenze timbriche che ne possono derivare
  • LinFM; l’ingresso di controllo in modulazione di frequenza lineare. L’impossibilità di gestire correttamente la fase non vi permette di ottenere le stesse timbriche della DX7; nel caso, potete ricorrere alla DX7-V sempre targata Arturia.

 

VCO2

Può lavorare come oscillatore audio o come controllo LFO per modulazioni indirizzabili. L’unico controllo di Tune è modificato in escursione e sensibilità attraverso l’interruttore a tre posizioni Range che permette di lavorare in ampia escursione di frequenza All (diverse ottave di deviazione da VCO1), in un margine più ristretto Fine e in modalità sub audio LFO.

Come è facile immaginare, quando si lavora in All, accordare con precisione unisoni o ottave tra VCO1VCO2 diventa impegnativo, ma – nei limiti della tenuta analogica – il risultato è sempre raggiungibile. 

VCO2 produce una di tre forme d’onda selezionabili sine, ramp, square attraverso selettore Wave dedicato.

Nella Patchbay, è dotato di:

  • ingresso di controllo Pitch 2 (per regolare indipendentemente da VCO1 la sua intonazione, magari sotto traccia di sequenza dedicata)
  • uscita audio Out, per ruotare il segnale audio/di controllo nei punti ritenuti utili all’interno del sintetizzatore o verso moduli Euro Rack esterni.

 

MB2:MB2S Mixer

MIXER

Gestisce le risorse audio presenti nel sintetizzatore eventualmente ricevute dall’esterno.

  • Saw/Ultrasaw
  • Pulse/PWM
  • Triangle/Metalizer. Se si collega un segnale alla connessione Metal In, il cursore regola il segnale esterno usato nel waveshaper in alternativa all’onda triangolare di default.
  • Noise Generator
  • External, il livello del segnale audio esterno collegato alla porta EXT IN/Ext.

Nella Patchbuy, la sezione EXT IN ha due connessioni differenziate per funzionamento e routing: la porta Ext ruota l’eventuale segnale esterno nel Mixer, permettendone la regolazione di volume nei confronti delle altre sorgenti interne; la porta Master, porta il segnale direttamente al punto di somma finale, insieme al segnale del sintetizzatore “a valle” del VCA. Il secondo connettore può essere usato, in emergenza, come meccanismo per sommare due strumenti su un’unico percorso di uscita.

MB2:2S filter-amp

FILTER

Il filtro è lo Steiner-Parker tipico dei Bruti Arturia. I comandi di pannello permettono la selezione del Mode (LP, BP, HP, BR, con slope 12 per i due modi principali e 6 per i due derivati), Cutoff Resonance. I tre dosatori permettono di attenuare:

  • FM sulla Cutoff Frequency (bipolare), normalizzata all’inviluppo ADSR
  • Resonance Modulation RM (bipolare), normalizzata al segnale generato da LFO1
  • Cutoff Frequency (controllo unipolare), normalizzata all’uscita del modulo Attenuator1 (che riceve ModWheel oppure Aftertouch Pressure a discrezione dell’utente).

MB2:2S filter-amp patchbay

La Patchbay contiene i collegamenti di controllo pre-normalizzati:

  • FM In sulla Cutoff Frequency attraverso attenuverter; normalizzato con ADSR
  • RM sulla Resonance attraverso attenuverter; normalizzato con LFO1
  • Cutoff Frequency attraverso attenuatore unipolare; normalizzato con l’uscita dell’Attenuator 1.

 

VCA

Il voltage controlled amplifier è il punto del circuito  nel quale si moltiplica il segnale filtrato per l’inviluppo di ampiezza, dosandone quindi il volume nel tempo.

Nel pannello comandi, è possibile regolare il Master Volume, controllare la quantità di Brute Factor e intervenire con l’uscita del modulo Attenuator 2 che – normalizzato ad una sorgente di tensione costante +5V, lavora come initial gain.

La presenza di un guadagno iniziale sull’amplificatore permette, in assenza di modifiche effettuate nella Patchbay, di tenere “sempre aperto” l’amplificatore finale, con un flusso audio ininterrotto che torna utile tanto nelle produzioni Drone quanto per il trattamento di segnali audio esterni all’apparecchio stesso. Ovviamente, la struttura di Patchbay permette di collegare all’ingresso di Attenuator 2 qualsiasi altra sorgente di controllo ritenuta utile.

Nella sezione VCA del pannello comandi trova posto anche il controllo di Global Tune che influenza – ovviamente – l’intero sintetizzatore.

La Patchbay del VCA contiene le connessioni relative a:

  • AM Amplitude Modulation; il controllo di livello normalizzato con l’uscita del generatore AD
  • Amplitude Level; secondo controllo di livello, normalizzato con l’uscita del circuito Attenuator2 (che riceve di default una tensione costante a +5V)
  • Audio OUT; è l’uscita audio dell’intero strumento.

Sul pannello posteriore del sintetizzatore,  è presente la connessione standar mono aurale 1/4″ sbilanciato per collegare il segnale al sistema di amplificazione. L’uscita OUT presente in Patchbay può essere usata per traghettare il segnale del sintetizzatore verso moduli Euro Rack esterni o altri hardware che facciano uso del formato 1/8″.

MB2:2S LFO1-2

LFO1 & LFO 2

Producono le tensioni di controllo cicliche utilizzabili per realizzare vibrato, pwm, animazione timbrica, wah, tremolo, eccetera. I due circuiti sono identici e offrono controlli per la scelta della forma d’onda Wave ( sine, triangle saw, square, random stepped, random smooth) e Rate (con un LED che visualizza la velocità).

La frequenza di ciascun LFO può essere regolata completamente da pannello o può essere subordinata alla densità di eventi/velocità di Clock impostata col Sequencer/Arpeggiator; in questo caso, il controllo Rate lavora come divisore/moltiplicatore di ciclo nei confronti della velocità sviluppata dall’automatismo Sequencer/Arpeggiatore.

Con i comandi funzione raggiungibili da tastiera nel modello MiniBrute 2, è possibile subordinare il ciclo di LFO al Nota-On di tastiera; il Retrig è indipendente per LFO1LFO2

MB2:2S LFO1-2 patchbay

La Patchbay offre solo le connessioni d’uscita dei due circuiti modulanti.

L’eventuale necessità di sincronizzare la modulazione su un Clock esterno deve essere spostata nei confronti del motore di Arpeggiatore/Sequencer, tranquillamente sincronizzabile con le porte Clock e Reset. Successivamente, si subordina il ciclo di modulazione LFO alla velocità dell’automazione di arpeggio/sequenza.

MB2:2S ADSR-AD:AR

ADSR & AD/AR

I due generatori d’inviluppo hanno struttura differenziata in base all’impiego di default: configurazione a quattro stadi ADSR per l’inviluppo sul filtro e configurazione a due stadi AD/AR (con tutte le debite differenze) per l’articolazione di volume. Le connessioni interne possono ovviamente essere rivoluzionate in Patchbay e, a orecchio, ci sembra che l’unica curva/range dei tempi disponibile sia molto più flessibile e controllabile di quanto non fosse il sistema d’inviluppo originalmente implementato nel primo modello MiniBrute.

MB2:2S ADSR-AD:AR Patchbay

L’inviluppo ADSR ha quattro regolatori per tempi e livello; in full scale, supera i 14 secondi; il suo innesco è subordinato al Gate di tastiera o di Arpeggiator/Sequencer.

Dalla Patchbay della sezione ADSR, è possibile accedere alle connessioni di:

  • Innesco Trig In; normalizzato alla tensione di Gate prodotta internamente
  • Uscita di controllo Out; disponibile per raggiungere altre destinazioni di modulazione (ad esempio, la frequenza FM del VCO1 sottoposto a Hard Sync).

L’inviluppo AD/AR può lavorare come semplice sequenza a due stadi di contatore Attack Decay, se innescato da un impulso di Trigger, o può lavorare come tempo di Attack, Sustain al massimo e tempo di Release AR se dimensionato dalla persistenza di Gate. L’eventuale segmento intermedio di Sustain al massimo livello dura fintanto che non si raggiunge il Gate Off.
i due comportamenti sono selezionabili con l’interruttore Gate/Trig; allo stesso modo, si può innescare la ripetizione dell’inviluppo attraverso interruttore Once/Loop; la velocità della ripetizione, cioè la frequenza dell’articolazione è il risultato della somma dei due tempi di Attack e Decay.

Nella Patchbay, la sezione AD offre i collegamenti:

  • Innesco Trig; normalizzato sulla stessa sorgente usata per l’inviluppo ADSR
  • Controllo Attack; per alterare a distanza il tempo di Attacco
  • Controllo Decay; per alterare a distanza il tempo di Decadimento
  • Uscita di controllo Out, per prelevare la tensione CV elaborata dall’inviluppo.

I due generatori d’inviluppo possono essere commutati – attraverso funzione di tastiera + SHIFT – nei comportamenti Legato Retrig per lavorare in single trigger (come nel vecchio Minimoog Model D) o in multiple trigger; nel secondo caso, è più semplice articolare le note anche nei fraseggi più veloci.

MB2:2S Inverter patchbay

Circuiti che non hanno riscontro su pannello comandi: Inverter e VCA

L’architettura di MiniBrute 2/2s offre due circuiti che sono apparentemente privi di riscontri nel pannello comandi, ma i cui effetti sono raggiungibili solo attraverso consapevole connessioni sulla Patchbay; complici gli otto cavi in dotazione, il musicista può quindi modificare in modo anche significativo i comportamenti di base di sorgenti sonore o di controllo, ottenendo risultati particolarmente interessanti.

L’inversione di polarità ottenibile con il modulo Inverter permette di negare, cioè di rovesciare non solo i segnali audio, ma le traiettorie di controllo elaborate da tastiera, sequencer, oscillatori a bassa frequenza e generatori d’inviluppo. In questo modo, usando simultaneamente, su due destinazioni diverse ma complementari, il controllo nominale e la sua versione invertita, si ottengono ampie variazioni operative.

MB2:2S VCA Patchbay

L’amplificatore VCA è attivabile tanto nel trattamento dei segnali audio, quanto per la scalatura/moltiplicazione dei segnali di controllo. La sua struttura offre due ingressi In1 In2 (il primo è normalizzato con una tensione costante a +5V), il secondo è liberamente utilizzabile con un segnale audio o di controllo; i due segnali sono moltiplicati per il valore del controllo applicato alla porta CV e il prodotto dell’operazione è emesso all’uscita OUT.

L’amplificatore VCA può essere usato per scalare, attraverso inviluppo o altro modulatore, il segnale prodotto da un LFO o, in assenza di sorgenti esterne, per dosare la tensione +5V costantemente presente al suo In1 attraverso pressione Aftertouch applicata all’ingresso CV

 

MB2:2S Attenuator 1-2 patchbay

ATTENUATOR 1 & 2

I due attenuatori sono, di fatto, potenziometri che trovano posto sul pannello comandi e che possono essere usati per scalare/attenuare valori di tensione ricevuti all’ingresso dei rispettivi circuiti. La flessibilità di MiniBrute 2/2S prevede una normalizzazione in uscita ai due Attenuatori, per facilitare il loro utilizzo ai musicisti meno esperti.
In questo modo, l’Attenuator 1 riceve normalmente il segnale prodotto dalla Mod Wheel (o, in alternativa di plancia comandi, dal sensore Pressure Aftertouch) e, dopo averlo attenuato a discrezione del musicista, lo invia al controllo della frequenza di taglio Cutoff del filtro.

Il secondo Attenuator 2 riceve normalmente una tensione costante a+5V e, previa attenuazione, la invia all’Initial Gain dell’Amplifier di bordo.

Se necessario, il musicista può collegare qualsiasi sorgente di controllo ai due ingressi di attenuazione e riceverà il segnale sulla gestione della Cutoff Frequency e dell’Amplifier Gain. Se si vogliono usare i due attenuatori per compiti completamente indipendenti dalle destinazioni previste, è necessario rompere la normalizzaione collegando due “dummy patch cords” rispettivamente alle porte di destinazione Cutoff (nella sezione FILTER) e Amp (nella sezione AMP).

MB2 Left Hand

MiniBrute 2: comandi di performance per la mano sinistra

La versione a tastiera del MiniBrute 2 ospita 2 ottave sensibili alla Key Velocity e al Channel Aftertouch, che possono essere affiancate in performance ai comportamenti ottenibili con le due wheel di Pitch Bend e Modulation. In aggiunta, è possibile regolare la trasposizione di ottava in un’escursione pari a +/-2 ottave di variazione rispetto alla nota nominale.

Come avremo modo di vedere in seguito, i due selettori di ottava possono essere usati, insieme al comando SHIFT, per ottenere i comandi Transpose KbdPlay in rapporto alle funzioni di sequencer residenti (gli utenti di Arturia KeyStep avranno sicuramente riconosciuto qualcosa…).

 

MB2 Left Panel Control

MiniBrute 2. Comandi di Performance – parte sinistra della plancia

L’escursione del Pitch Bend è regolabile con il comando Bend Range (quantizzato per semitoni); il selettore Mod Source alterna il segnale della Mod Wheel a quello del Channel Aftertouch su tutte le destinazioni di modulazioni identificate genericamente come “Mod” nel pannello comandi e in PatchBay.

Con il selettore Mod Dest, si può dedicare la Mod Wheel al controllo/attenuazione della modulazione impartita attraverso LFO1MOD CV; nel primo caso, si ottiene il tradizionale vibrato scalabile con mod wheel, nel secondo caso, la rotella diventa essa stessa sorgente di modulazione a disposizione del musicista.

L’ultimo selettore Mode decide se la tastiera sfrutta l’automatismo di Sequenza (ispirato al motore del precedente modello Arturia KeyStep) o di Arpeggio. Ulteriori particolari in seguito.

 

MB2 Right Panel Control

MiniBrute 2. Comandi di Performance – parte destra della plancia

Dopo aver scelto se si vuole arpeggiare o sequenziare la propria esecuzione, i comandi permettono di impostare il trattamento desiderato.

Il selettore Arp Mode sceglie il tipo di lettura applicata alle note da arpeggiare; sono disponibili i classici modi Up, Down, Inclusive, Exclusive (con e senza ripetizione delle note terminali), Order, Up x2, Dow x2 (con ripetizione degli step).

Col selettore Time Division, si sceglie la lunghezza di ciascuno step espressa in valori ritmici: è possibile lavorare in quarti, ottavi, sedicesimi, trentaduesimi dritti o terzinati. L’intervento del comando, cioè la selezione desiderata può prendere atto immediatamente o può essere subordinata al rilascio del tasto SHIFT; in quest’ultimo modo, diventa possibile raggiungere locazioni “meccaniche” non adiacenti nel selettore di pannello che prendono atto solo quando vuole il musicista, senza singhiozzi o effetti ritmici collaterali.

La regolazione Rate governa la velocità di esecuzione (30-240 BPM) che può essere influenzata anche attraverso Tap/Reset (il tasto lampeggia a tempo); La combinazione SHIFT+Tap/Reset innesca il comportamento Hold, che memorizza le note da arpeggiare prolungando il trattamento anche togliendo le mani dalla tastiera.

Dei tre tasti RECSTOPPLAY, solo gli ultimi due agiscono sul motore di Arpeggio bloccando e innescando l’esecuzione. Per qualunque evenienza, premendo tre volte di seguito velocemente il tasto STOP si esegue il comando All Notes Off. La combinazione SHIFT+PLAY forza la ripresa del playback anche dell’arpeggio dall’inizio.

L’articolazione degli inviluppi è subordinabile alla percentuale di Gate espressa con le funzioni di tastiera raggiungibili attraverso tasto SHIFT; in questo modo, si può lavora con percentuali pari a 10, 25, 50, 75, 90% di Nota On; maggiore il valore, più elevato il coefficente staccato percepibile nell’esecuzione automatica.

Stesso discorso, a chi piace, per il parametro Swing, regolabile in percentuale variabile tra 53 e 75% attraverso le diverse combinazione SHIFT+Nota; fortunatamente, c’è uno Swing Off che salva capra e cavoli.

Il selettore di Sync permette di decidere quale sorgente di Clock debba essere presa in considerazione tra Clock Interno, Clock USB, Clock MIDI ricevuto al MIDI In e CLOCK analogico TTL ricevuto al connettore SEQUENCER Clock nella Patchbay.

Sempre nella stessa sezione di Patchbay, è possibile contare sulle quattro connessioni di:

  • Clock In, per ricevere il treno d’impulsi che fa avanzare Arpeggiator e Sequencer interni in base alla densità decisa col MIDI Control Center Arturia
  • Reset In, per far ripartire l’esecuzione dall’inizio della programmazione
  • SYNC Out; emette il treno d’impulsi generato dal motore di arpeggio e sequenza
  • Run; emette un impulso su Start e uno su Stop.

MB2:2S Seq-Midi patchbay

Gestione e conversione dei dati MIDI

MiniBrute 2 riceve dati MIDI dal mondo esterno attraverso la presa MIDI In sul pannello posteriore e affianca a questi i dati generati o elaborati localmente da sequencer e arpeggiatore; in tutti i casi, i dati numerici sono convertiti in tensioni analogiche disponibili nella Patchbay per poter essere distribuite all’interno dello strumento:

  • KBD è la tensione CV di tastiera, normalizzata al controllo d’intonazione dei due oscillatori
  • Gate è l’articolazione di tastiera, normalizzata all’innesco dei due generatori d’inviluppo
  • Velo è la lettura della key velocity normalizzata alla metallizzazione dell’onda triangolare
  • Mod è la lettura del segnale modulante scelto tra Mod Wheel e Aftertouch, normalizzato al primo Attenuator e, attraverso questo, collegato alla frequenza di taglio del filtro.

La prossima volta, affronteremo le caratteristiche di sequenza “residente” all’interno del modello MiniBrute 2.

 

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Comments (4)

  • daniele

    |

    Super!

    Reply

  • Max

    |

    Ottimo articolo, come sempre!

    Reply

  • Valerio

    |

    Grazie Enrico, esauriente come sempre…

    Reply

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