Access Virus TI (2) Black Snow…

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Vero o falso? Edizione celebrativa o fake appositamente creato per smuovere interesse attorno a uno strumento forse ingiustamente poco rappresentato ai giorni nostri? Solo il futuro potrà darci una risposta certa; di sicuro, c’è solo che per poche ore, sul sito Access, è comparso un annuncio in cui si lanciava l’edizione Black Snow del compatto tabletop Total Integration. L’annuncio è scomparso, le chiacchiere rimangono. Speriamo si avverino presto…

Di Enrico Cosimi

Cosa è il Virus TI? è una famiglia di sintetizzatori Virtual Analog messa su strada da Access che riunisce, all’interno di un unico package, un motore di sintesi assai potente, con sedici parti timbriche indipendenti, estesi livelli di polifonia, trattamento effetti indipendenti, vocoding, e – attenzione… – funzionalità di interfacciamento audio/midi USB 2.0 con 2 in e 6 out, il tutto in densità dati 24 bit/96 kHz. Inutile dire che, nella sua categoria, il TI è tra i virtual analog che suonano più convicente, denso, potente.

Originariamente disponibile in tre edizioni keyboard 61 note, tabletop solo elettronica e “portabilizzato” con tastiera a 3 ottave, il progetto TI – successivamente giunto alla revisione TI2, con espansioni significative nel trattamento audio e nel parco di effetti residenti – è stato affiancato dalla versione ridotta Virus TI Snow che offr(iva)a potenzialità quantitativamente dimezzate.

Oggi, la versione Snow TI Black riproduce l’efficace packaging con una sexy livrea nera che potrebbe renderlo il perfetto regalo da scartare sotto l’albero di natale elettronico. Cosa c’è – o meglio, cosa ci dovrebbe – essere sotto al cofano?

Quattro parti multitimbriche, capacità di polifonia dimezzate rispetto allo strumento full function (quindi, da 10 a 50 voci in base alla complessità dei modelli di oscillatore, shaper ed effetti impostati); ogni voce può lavorare con fino quattro generatori paralleli (virtual analog, wavetable, hypersaw, grain oscillator), doppio filtro indipendente (con emulazione transistor ladder e resonance auto oscillante), trattamento effetti di grande potenze, flessibilità e accessibilità simultanea. L’embedding della sezione effetti direttamente a livello di patch ne permette il loro trasferimento e organizzazione a livello Multi senza che ci siano sgradevoli sorprese dal punto di vista timbrico; il suono completo rimane completo anche quando è utilizzato insieme ad altri suoi colleghi. Oltre alle porte analogiche, sono disponibili tre bus di transito USB su singolo connettore 2.0 per gestire il prodotto del motore di sintesi interno, l’audio generato dalla DAW che ospita il Virus Kontrol (ovvero, il potente editor di pannello) e diverse combinazioni dei diversi transiti.

Speriamo di vederlo presto all’interno dei nostri pacchi dono natalizi!

 

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Comments (3)

  • David

    |

    Grande Enrico, come sempre un punto di riferimento! Negli ultimi giorni la notizia di questo fantomatico Black Snow ha animato i forum di tutto il mondo e ora la notizia sembra non essere solo un pesce d’aprile bensì una realta’, stando almeno a quanto recita il sito di Access… che dire, alla fine questa nuova versione e’ solo la variante nera dell’ originale Snow, niente di piu’ niente di meno, a me piacciono entrambi in termini di estetica.. riguardo al contenuto sul Virus TI la diatriba e’ infinita e credo che sul web durera’ in eterno. La Total Integration e’ stata ed e’ una feature innovativa,importante ma divide molto gli utenti: non poche persone riscontrano latenza percettibile usando i tre bus di transito USB, inoltre si riscontra una gestione discutibile della polifonia: specialmente nel TI Snow ( 50 voci di polifonia contro le 80 del “fratello” piu’ grande) bisogna fare un uso molto accorto di effetti e di UNISON altrimenti e’ facile imbattersi nel messaggio : OUT OF POLYPHONY ! Insomma invece di fare mille varianti di colori : Whiteout, Dark Star, Black Snow.. consiglio ad Access di migliorare questo gia’ ottimo prodotto, anche perche’ sono problemi riscontrati da anni e perche’ il Virus… non e’ che sia proprio un giocattolo economico ecco..!

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    • Enrico Cosimi

      |

      anche io ho avuto un’impressione assolutamente negativa quando ho usato per la prima volta il mio TI mkI come interfaccia audio; poi, passato il panico, ho capito che occorre mettere le parti in modalità “D” (direct) e l’intero strumento in modalità “LIVE”; poi, non rimane che regolare accuratamente i flussi di dati USB in transito e, a quel punto, la macchina diventa MICIDIALE come latenza assai bassa.

      per non parlare del fatto che TUTTO suona meglio quando passa attraverso i suoi convertitori: io la usavo – l’ho venduta lo scorso anno – come interfaccia per Logic senza problemi, per l’audio “di sistema” dei vari programmi non daw e, non senza qualche problemino, per il vecchio PT 8.x e qualsiasi plug-in suonava molto molto molto meglio una volta che lo si ascoltava attraverso i convertitori del Virus TI.

      roba da innamorarsi…

      per non parlare, ancora, della comodità di mappare tutti i comandi di pannello sui CC necessari all’editing di ogni cosa :-)

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    • Aldo

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      Il discorso voci è un pò complicato, nel senso che basta poco ad ammazzare le voci, l’ho notato con il il mio TI2 keyboard dove se provi a lavorare a 48Khz internamente e cominci ad usare il filtro analogico, ricorsione sui parametri di inviluppo filtro e ampli, metti anche l’analog boost al massimo o i diversi modelli per ricreare dei suoni simil analog più fedeli riesci a suonare dignitosamente 2-3 patch assieme (immagino una sola sullo snow), stesso discorso appena metti mano alla grain/formant table e trattamenti frequenziali nella sezione effetti. Discorso Unisono va usato con parsimonia, del resto c’è la hypersaw per certe sonorità.

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