Toontrack Superior Drummer 3

Written by Emiliano Girolami on . Posted in Recording, Software

Per la nuova release di Superior Drummer, Toontrack si è rivolta a un guru dell’audio. Per campionare gli strumenti utilizzati nella virtual drum è stato coinvolto George Massenburg che ha pensato bene di utilizzare uno studio con una acustica impeccabile (Galaxy Studio in Belgio – in una sala alta 8 metri e con una superficie di 339mq) e di riprendere gli strumenti con modalità assolutamente senza compromessi (il rumore di fondo base della sala è di soli 14dBA). Sul sito Toontrack è possibile vedere quali microfoni/preamp/convertitori sono stati usati per il campionamento e come questi sono stati disposti nella sala al momento della ripresa.

di Emiliano Girolami

Fig1_TabDrums

Il risultato è un campionamento che consente:

  • la classica riproduzione in campo stereofonico
  • la riproduzione in modalità surround fino a 7.1
  • la riproduzione con una modalità definita “immersive” (11.1) realizzata con microfoni che riprendono il suono che si propaga anche in altezza (sfruttando le ragguardevoli dimensioni della sala di ripresa).

I campionamenti sono stati fatti a 44.1KHz e 24bit. Il risultato è che le dimensioni della libreria sono ragguardevoli (più di 230GB) e che il download legato alla procedura di installazione implica tempi lunghi. Tenete però presente che esiste una versione dello strumento virtuale che include un HD a stato solido che contiene l’intera libreria.

Download a parte, comunque, l’installazione è facile e veloce e raccoglie (per poi renderle disponibili all’uso) anche eventuali campioni e librerie MIDI della stessa casa eventualmente già presenti sul computer.

Lo strumento è disponibile sia in forma di plugin che attraverso un client indipendente. Le modalità di interazione sono quattro e fanno riferimento ad altrettante finestre disponibili nell’interfaccia utente. La disposizione di queste suggerisce anche il workflow ottimale per arrivare alla produzione di una song.

Fig1_TabDrums

La prima finestra si chiama Drums ed è quella che consente di definire il kit di strumenti e di interagire con le proprietà dei campioni modificandone, ad esempio, gli inviluppi o le curve di sensibilità alla velocity MIDI. Le possibilità di controllo sono molte e tutte utili anche se i campionamenti sono molto buoni e i suoni sono tutti di qualità anche senza elaborazioni particolari. I kit campionati sono sette (Ayotte, Gretsch, Pearl, Premier, Yamaha e due configurazioni di Ludwig)ed a questi si aggiungono 25 rullanti e 16 grancasse. È possibile anche realizzare sequenze di suoni elettronici grazie ai 350 campioni di drum machine presenti in libreria. In molti casi c’è anche la possibilità di definire l’attrezzo (bacchetta, spazzola o mallet) usato per percuotere lo strumento.

Esistono dei kit predefiniti ma l’utente può creare i propri combinando i suoni tra tutti quelli presenti in libreria e, se proprio necessario, aggiungere i propri sample. Nei manuali sono descritti tutti i dettagli degli strumenti campionati.

Nella finestra fa bella mostra di sé una riproduzione grafica (fedele) del kit definito e, utilizzando il mouse, è possibile suonare i singoli strumenti per un veloce pre-ascolto (la posizione del mouse sul tamburo/piatto attiva il corrispondente sample). Il protocollo MIDI è ovviamente supportato in modo completo e tutte le altre modalità di interazione (tastiere, pad o batterie elettroniche con uscita MIDI) sono possibili.

Fig2_TabGrooves

La finestra successiva (Grooves) abilita la programmazione delle sequenze. Queste sono costituite da pattern MIDI (suonati da musicisti reali) organizzati per facilitare la strutturazione della song (Intro, verse, chorus e così via) in modo che strutturare l’intera sequenza diventa estremamente semplice e veloce. I pattern vengono riportati in una strip in basso che rimane visibile (insieme ai tasti di trasporto) su tutte le finestre. Un codice di colori e una visualizzazione ristretta della sequenza globale aiutano a orientarsi anche in caso di song molto complesse. I pattern disponibili di default sono molti ma è possibile espandere la libreria in vari modi.

Il più semplice è quello acquistarne di nuovi dal sito Toontrack (le offerte sono molte e organizzate per stili e tipologie di strumenti).

FIG3_GridEditor

Il più divertente è quello di modificare i pattern esistenti. Sono abilitate (e combinabili) due modalità. La classica Grid Editor consente di spostare le note, variare la dinamica, aggiungere nuovi colpi. Questi si possono anche registrare in real time suonando periferiche esterne (o con il mouse). La modalità Edit Play Style è come… parlare al proprio batterista dicendogli di suonare con maggiore o minore veemenza oppure con più o meno note. Nel primo caso viene regolata la dinamica (e di conseguenza il timbro) di uno o più componenti del kit. Nel secondo si aumenta/diminuisce il numero di colpi suonati nel pattern. In questo modo si riesce ad ottenere in modo semplice e dannatamente efficace la variazione dinamica e di mood che meglio si adatta al brano. I risultati sono impressionanti, soprattutto se si tiene presente che tutto questo si può fare anche in fase di mix in funzione di tutte gli altri strumenti presenti nel pezzo.

FIG4_EditPlayStyle

La terza finestra (Mixer) è una vera e propria console professionale dalla quale si ha il controllo completo di tutte le tracce microfonate, della quantità di bleed tra i vari microfoni, e degli eventuali effetti e processori che si vogliono applicare. Il mixer consente l’uso di sottogruppi e si configura automaticamente sulla base del kit selezionato. La configurazione può essere modificata per risultati personalizzati. I processori virtuali presenti (35) sono molto buoni. Alcuni di questi sono emulazione di classici (si trovano, ad esempio, compressori UREI1176 e Fairchild 670 o equalizzatori Neve 1081) altri sono più clean e non fanno riferimento ad hardware particolari. C’è anche un emulatore di Tape Recorder.

Fig5_TabMixer

È utile notare che tra i video didattici pubblicati dalla casa, la serie dedicata al mixer è un vero e proprio corso di mix professionale dedicato alla batteria (seguiteli con attenzione!).

Fig6_TabTracker

L’ultima finestra (Tracker)completa l’interazione uomo-macchina abilitando l’import di tracce reali registrate da un batterista in studio ed utilizzando queste come trigger per i campioni del kit selezionato. Anche in questo caso è stupefacente la facilità con cui si arriva al risultato (vengono utilizzati metodi di intelligenza artificiale). Lo strumento viene riconosciuto automaticamente (è possibile anche qui modificare le scelte della macchina) e si può mixare il suono originale con quello campionato ottenendo una sostituzione completa o una combinazione delle due sonorità. La sequenza MIDI ottenuta può essere salvata per usi futuri (fuori o dentro Superior Drummer 3). In tutte le prove che abbiamo effettuato non abbiamo mai rilavato incertezze. La sequenza registrata è stata riprodotta correttamente e senza difficoltà Il pannello di controllo consente comunque di regolare le soglie e di modificare le note MIDI associate alla traccia ma… non siamo mai riusciti ad usare queste funzioni perché le tracce sono state sempre interpretate in modo corretto.

Tutte le operazioni sono facilitate da un supporto completo del drag&drop (inclusi import ed export di file e sequenze.

Operare con Superior Drummer 3 è facile, veloce e maledettamente efficace. Lo strumento ci ha convinto su tutta la linea. Può essere utilizzato in produzione, per scrivere parti da far suonare al vostro batterista preferito, per correggere eventuali errori e per sostituire suoni reali non adeguati.

Il prezzo è alto ma non eccessivo, soprattutto se si fa riferimento alle possibilità offerte.

Trovare un batterista bravo non è sempre facile. Da adesso la ricerca può essere fatta con un po’ più di calma. Gli strumenti Toontrack sono importati in Italia da Midiware che ringraziamo per la disponibilità e il supporto.

Vi lasciamo con quattro tracce realizzate con Superior Drummer 3. Le prime tre fanno riferimento alla stessa sequenza mixata prima senza effetti, poi con quelli standard suggeriti dal mixer e, successivamente, con un mix personalizzato. Il quarto file è un semplice esempio di drum machine. Buon ascolto!

Da qui, potete scaricare tutti i file mp3 e le programmazioni sfk.

MP3_audio

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