MOTU DP9: aggiornamenti dalla NAMM
Segnaliamo i miglioramenti apportati a Digital Performer 9 e mostrati al pubblico in occasion dell’ultima NAMM. Il programma sfruta ora il sound engine Pre-gen, che rende l’audio particolarmente trasparente sia per la gestione delle tracce che per la resa dei virtual instruments o plug-in utilizzati; il tutto, riducendo il carico sulla CPU.
A cura della Redazione di Audio Central Magazine
In questo modo, da bench test effettuati, il programma riesce a caricare dieci volte il numero di plug-in gestiti prima del Pre-gen. Durante il NAMM Show, DP9 ha fatto faville facendo girare 150 istanze di strumenti simultaneamente (compresi grossi calibri come Kontakt Cinsamples librarian, eccetera).
La latenza è stata dimezzata, arrivando a valori notevoli: in un round-trip latency test (RTL) effettuato con una 1248 Firewire MOTU Thundebolt Interface, è stata misurata una latenza pari a 1.38 millisecondi, con un buffer pari a 32 sample @ 96 kHz.
Il nuovo plug-in SMPTE-Z genera time code longitudinale LTC sia sotto aggancio alla Timeline di DP, sia in modalità Freewheel. L’opzione Stillframe permette il prolungamento della generazione anche quando il programma è in stop. Il Timecode può essere inviato ovunque sfruttando le assegnazioni delle tracce audio.
La funzione Hardware Insert permette di collegare qualsiasi outboard esterno in insert per processare i segnali interni; è prevista la possibilità di misurare automaticamente la latenza send/return e compensare automaticamente la risposta del programma.
La disponibilità di Digital Performer 9.02 è prevista per la Primavera 2016; l’upgrade con SMTE- e Hardware Insert è previsto in free update per l’Estate 2016.
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