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Native Instruments Kinetic Metal

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

La nuova addizione al potente motore Kontakt prende di petto tutto ciò che è timbricamente realizzabile con il metallo campionato. Con un lavoro paziente, il sound designer Jeremiah Savage ha trasformato ore di registrazioni in strumenti musicali utilizzabili per contesti altamente evocativi e ispirativi.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Il nuovo Kontakt Instrument offre 211 strumenti pronti all’uso, organizzati su 1.55 Gb di materiale (il download non è possibile sugli HD formattati Fat 32, ma – perlomeno in Mac – solo all’interno degli HD di sistema), con 1751 campioni indipendenti.

Laboratorio di sintesi – Synth Bass

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

La timbrica synth bass può essere realizzata in tantissimi modi – praticamente, un modo per ciascun genere musicale – ma, proprio per questo motivo, è necessario diffidare di chiunque abbia ricette pronte in stile slot machine per generare con pochi trucchi il basso giusto al momento giusto.

Come in molte altre manifestazioni dell’attività umana, anche la programmazione di un suono non può prescindere da un minimo di impegno e di approfondimento; intendiamoci: è legittimo far compiere tutto il lavoro sporco a Garage Band, senza prendere alcuna decisione… ma è molto più soddisfacente capire perché certe cose funzionano e certe altre funzionano meno.

Per questo motivo, abbiamo deciso di partire dal synth bass e verificare la tenuta (o meno) di certe linee guida ormai facilmente identificabili.

Di Enrico Cosimi

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Le righe che seguono sono applicabili, nella loro teoria, a qualsiasi piattaforma di sintesi (hardware o software) si abbia a disposizione; per comodità e per motivi contingenti, useremo principalmente il plug-in Analog disponibile in Ableton Live.

DLDTechnology AS-16 Analog Sequencer

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

Una Rack Extension per Reason che riproduce, con diverse libertà poetiche, il funzionamento degli antichi step sequencer analogici. Le libertà poetiche cui accennavamo in precedenza, sono relative a migliorie di funzionamento e dotazioni che – semplicemente – sono impossibili da realizzare in analogico mantenendo prezzo e complessità entro limiti umanamente accettabili. Ben venga quindi la reinterpretazione virtuale realizzata da DLD con AS-16.

Di Enrico Cosimi

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In breve, questa RE offre: sedici passi di sequenza liberamente programmabili (loro li chiamano channels, ma sono gli step cui siamo abituati a lavorare…) con valore di step principale, regolazione indipendente per Gate Width (cioè il rapporto legato/staccato), comportamenti ausiliari di skip, pad e jump.

Crumar Mojo

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Il giorno in cui due o più organisti si troveranno d’accordo sul suono migliore di un elettrofonico, farà freddo all’inferno. La stessa constatazione è valida per i cloni Hammond. Nella nostra gioconda penisola, da anni si assiste a uno scambio di cortesie tra customizzatori di organi elettrofonici, produttori di cloni DSP based, produttori con  motherboard, restauratori, collezionisti, venditori e clonatori di antiche apparecchiature valvolari. In mezzo a tutto questo, la massa (incredibilmente più ampia di quanto si possa pensare) degli utenti che, come a Wembley, seguono il volo della pallina da una parte all’altra del campo da gioco, sempre tenendo c’occhio il tabellone dei punti.

Di Enrico Cosimi

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Tutto questo per introdurre, in maniera aulica, ma non per questo priva di una punta polemica, il seguente enunciato: non esiste il clone perfetto di Hammond, così come non esiste l’Hammond perfetto. In tutti e due i casi – ma, in questa sede, ci limiteremo al primo dei due – è il genere musicale che si frequenta, insieme alla tecnica tastieristica posseduta, a dettare le suggestioni interne che spostano verso uno strumento piuttosto che verso un altro. Da non sottovalutare, infine, le attitudini e le preferenze personali di chi fisicamente crea il suono del clone, il suo motore timbrico: è cosa nota che la seconda edizione del KORG BX-3/CX-3 è stato modellato da uno sviluppatore particolarmente rock addicted… di sicuro più di quello che, in casa Roland, mise a punto il motore della storia serie VK.

Oggi, ci occupiamo dell’efficace, prestigioso e conveniente Crumar Mojo, un clone doppio manuale sviluppato da Crumar in collaborazione con Guido Scognamiglio, padre del già lungamente apprezzato VB3.

Sonigen Modular

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

Nell’affollato agone dei modulari virtuali, merita una segnalazione il Sonigen Modular, sistema Windows che offre notevoli funzionalità di comportamento virtual modulare.

Di Enrico Cosimi

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Dotato di capacità polilfoniche, permette l’impiego dei Voice Mixer per la conversione e la canalizzazione del percorso audio mono/poly e poly/mono. Come nel Nord Modular G2, anche in questo caso, è possibile sfruttare una sezione effetti statica implementata una sola volta per gestire tutte le voci eventualmente richieste in un sistema polifonico.

Yamaha annuncia un synth-event in diretta streaming!

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Events

Il giorno 25 Settembre 2013 H 18.30, Live dalla sede di Lainate vi presentiamo nel dettaglio i nuovi CP4 e 40 e MOXF6 e MOXF8. Un evento live via web dove saranno presentato al grande pubblico i nuovi prodotti e/o seminari di formazione su Synth e Pro Audio.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Come si segue? Con due passaggi: click sul link e inserimento password. Non servono registrazioni e/o account. Da casa Vostra: su facebook.com/yamahasynthitaly troverete link e password
Dal vostro negoziante di fiducia: potete seguirlo con altri utenti in negozio su TV LED o proiettore dove troverete anche qualcosa da bere . (Elenco dei negozianti che seguono l’evento su facebook.com/yamahasynthitaly).
Durata: l’evento live durerà max 20 minuti. Poi ci sarà la sessione di ascolto da Sound Cloud.
Special guest durante l’evento: Bruno Zucchetti ( Tastierista/Pianista – Pausini Ramazzotti ).
Il link e la password li troverete a breve su: https://www.facebook.com/YamahaSynthItaly

La FM lineare secondo Ableton Operator – terza parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

Giunti al terzo e ultimo appuntamento con Operator, è il momento di affrontare le caratteristiche di filtraggio, modulazione ciclica a bassa frequenza e pitch envelope. Sono comportamenti già disponibili in altre strutture FM lineare (il pitch env e il modulo LFO facevano parte della dotazione prevista nella DX-7 MkI) e successivamente confermate da incarnazioni software (basterebbe pensare a FM-7 e FM-8, di Native Instruments).

Di Enrico Cosimi

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Abbiamo avuto modo di verificare come buona parte dell’espressività propria della sintesi in FM lineare giaccia nella capacità di produrre ampie quantità di armoniche in maniera relativamente controllabile.  Le cose diventano interessanti (ancora più interessanti…) quando si acquisisce la possibilità di sottrarre parte del timbro ricorrendo alla classica, vecchia e sana, tecnica di filtraggio; per questo motivo, il modulo Filter ed il suo inviluppo programmabile sono di sicuro richiamo.

Waldorf Pulse 2: qualche anticipazione

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Dopo una lunga attesa, una fugace apparizione all’ultima edizione del Frankfurt MusikMesse e decine di appuntamenti a vuoto, finalmente compare all’orizzonte il tanto desiderato Pulse 2, il sintetizzatore analogico mono/para fonico destinato a confermare – se ce ne fosse bisogno – la sensibilità Waldorf nei confronti delle richieste di mercato. Di seguito, una panoramica sulle succose caratteristiche operative dell’oggetto.

Di Enrico Cosimi

Pulse 1

Dopo il vecchio Pulse e Pulse Plus, affettuosamente nominati die sau e colesterolo per le grassezze timbriche ottenibili, il nuovo modello riprende parte delle nuove sperimentazioni effettuate nel Rocket (su tutti, le possibilità parafoniche assegnate al primo oscillatore) e ripesca parte del patrimonio operativo già disponibile nei vecchi modelli a rack. Questa volta, il cabinet è di tipo tabletop, versione ingrandita del Blofeld (sei encoder contro i quattro), con un ricco corredo di connessioni e un buon display grafico che facilita sensibilmente la programmazione.

La FM Lineare secondo Ableton Operator – Seconda parte

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Ableton II

Dopo aver fatto conoscenza con gli algoritmi e le funzioni globali, è il caso i concentrare la nostra attenzione sulle potenzialità offerte dai quattro oscillatori A – D presenti dentro Ableton Operator. Ricordiamo, per chi si fosse messo ora in collegamento, che sulle loro spalle pesa la complessa interazione di ruolo modulante/portante con cui Operator genera timbriche complesse e interessanti.

Di Enrico Cosimi

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A differenza della FM tradizionale (propria delle prime incarnazioni commerciali), l’implementazione di Operator prevede la possibilità di scegliere forme d’onda diverse dalla sinusoide canonica e di disegnarne di personali dosando i livelli desiderati per le prime 64 armoniche.

Non si parlerà di sintesi additiva vera e propria perché manca la possibilità di regolare intonazione, livello e fase di ciascuna armonica: in Operator, la frequenza delle armoniche è quella (appunto) armonica e la fase non è regolabile; il musicista può solo gestire il livello audio di ciascuna componente. 

La FM Lineare secondo Ableton Operator – Prima parte

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Come Analog è concentrato sulle timbriche analogiche, così Operator basa la sua espressività sull’impiego – potenziato – della FM lineare diffusa planetariamente da Yamaha con la vecchia DX Series. Frutto degli sforzi di Robert Henke, Operator riprende buona parte delle funzionalità proprie del DX-9 (quattro operatori, corredo di algoritmi numericamente limitato) e li spinge in avanti grazie alla disponibilità di forme d’onda diverse dalla semplice sinusoide, con filtraggio indirizzabile e diverse altre ottimizzazioni di funzionamento. Il risultato è potente, dinamico, espressivo.

Di Enrico Cosimi

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Per chi si fosse sintonizzato solo ora, ricordiamo che la Modulazione di Frequenza Lineare basa la propria espressività nell’ìnterazione tra due oscillatori (originariamente, solo sinusoidi) collegati tra loro in regime di modulazione; chi riceve il controllo è il portante, chi modula è il modulante. In base al rapporto di frequenza tra i due oscillatori, all’intensità della modulazione, alle forme d’onda di partenza, si otterranno dei contenuti armonici complessi, cangianti, ricchi, di sicuro impatto timbrico. Come è facile immaginare, automatizzando (cioè, rendendo dinamico il passaggio del segnale modulante), ad esempio con un amplificatore controllato da inviluppo, si potranno generare timbriche percussive o letargiche o a lenta evoluzione che si staccano di molto dalle semplici sinusoidi di partenza.

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