Arturia Minibrute 2 – Terza parte. Il modello MiniBrute 2S

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Ora, è il momento di affrontare il più complesso sistema proposto con MiniBrute 2S, versione senza tastiera che prende in prestito parecchie cose dalle funzioni di arpeggio/sequencing già implementate nel BeatStep Pro.

Di Enrico Cosimi

MiniBrute 2S 700

Dopo il consueto, triplice, ringraziamento a Midiware, esordiamo mettendo le mani avanti: le funzioni incarnate nello Step Sequencer sono molto complesse e articolate. Paradossalmente, è più facile imparare a usare il motore di sintesi che tutti gli automatismi di gestioni previsti per le quattro tracce parallele. Come al solito, un sano periodo di apprendistato, oltre che la lettura del completo manuale utente, faciliteranno le cose.

MB2S Plancia Seq & Arp

MiniBrute 2S. Funzioni in comune tra Arpeggiator e Sequencer

C’è un discreto numero di funzioni in comune tra i due possibili motori di automazione.

 

Sincronizzazione

Si può lavorare con Clock INTernal, Clock USB, Clock MIDI o Clock TTL “analogico” ricevuto alla porta Clock, sezione SEQUENCER nella Patchbay connessioni. Il formato di sincronizzazione analogico comprende, oltre al treno d’impulsi, anche un impulso Run/Stop in uscita e un impulso Reset solo in ricezione.

 

TimeDivision

Sequenza e arpeggio camminano a quarti, ottavi, sedicesimi o trentaduesimi, raggiungibili a colpi di SHIFT+Pad corrispondente.

Metronomo e Tap Tempo

Lavorano come sulla versione a tastiera.

Swing

Può essere impartito non in incrementi definiti, ma regolando direttamente l’encoder TEMPO/VALUE + SHIFT.

Scale

Si può applicare una maschera di quantizzazione su arpeggio e sequenza facendo riferimento alle possibili scale presettate chromatic, major, minor, dorian, mixolidian, harmonic minor, blues; con l’editor MIDI Control Center, si può scrivere una scala user.

Percentuale di Gate

A differenza di quanto visto precedentemente per il modello a tastiera, la percentuale di Gate del modulo Arpeggiator è fissa al 50%; la percentuale di Gate per la sequenza può invece liberamente essere impostata step per step.

Anche se Sequencer e Arpeggiator possono lavorare simultaneamente (il secondo può rubare note al primo), occorre ricordare che il motore di sintesi è strettamente monofonico quantomeno per l’articolazione. Come vedremo, c’è modo di scrivere una seconda traccia di Pitch da inviare al secondo oscillatore, ma in ogni caso Canale MIDI, articolazione d’inviluppo, filtraggio e amplificazione rimangono identici per le due ipotetiche linee melodiche simultanee.

 

Sequencer

Il sequenced di MiniBrute 2S ha quattro tracce indipendenti relative a Pitch, Gate, Velocity e Pressure; di queste, quasi sempre le prime due vengono caricate in coppia attraverso un unico passaggio di programmazione. I quattro tasti che ne permettono la selezione servono a sintonizzare il pannello comandi sulle successive funzioni di modifica o trattamento. Ad esempio, non si può trasporre una sequenza in tempo reale se prima non ci si ricorda di selezionare – con il tasto dedicato – la traccia Pitch: solo allora, si usano i tasti/pad e/o i tasti di ottava per cambiare tonalità durante il playback della sequenza.

Nella memoria interna, si gestiscono quattro banchi da sedici pattern ciascuno; i banchi si raggiungono con SHIFT+Load, i pattern si richiamano, dopo aver selezionato il banco, con Load + Pad number. Al momento della selezione, i pad illuminati in blu visualizzano la presenza di programmazioni già salvate, i pad spenti sono i pattern liberi, i pad viola sono quelli che hanno ricevuto modifiche ancora non salvate in memoria. Il pad/pattern correntemente selezionato lampeggia durate la visualizzazione.

 

Registrazione in Real Time

Con la registrazione in tempo reale, si usano i tasti pad come semitoni cromatici dell’ottava musicale (con tutte le ottave possibili di trasposizione); si entra nel modo Real Time premendo simultaneamente REC+PLAY o, in alternativa, SHIFT+REC e, auspicabilmente sul metronomo in 4/4 precedentemente innescato, si suona quanto necessario usando i tasti pad; la ripetizione ad anello della sequenza permette di aggiungere eventi ad ogni passaggio, così come con il tasto ERASE è possibile cancellare spot eventuali errori durante i diversi passaggi.

Durante le procedure di registrazione Real Time, il tasto RECORD si accende in BLU.

La registrazione cattura i valori di Pitch e Gate (Tracce 1 e 2 elaborate in coppia) e, se non sono state modificate le funzioni di base – vedi sotto – registra anche le informazioni di Key Velocity (Traccia 3) e Pressure (Traccia 4) eventualmente esercitate.

Se necessario, con Instant Load, si possono registrare in sequenza più pattern senza interrompere il flusso esecutivo; non è un procedimento immediato, ma una volta padroneggiato permette di caricare al volo l’intero banco di 16 pattern per la performance.

 

Registrazione Step by Step

Quando il tasto Rec si accende in rosso, cioè quando lo si preme senza SHIFT, il sequencer di bordo si predispone a caricare gli eventi step uno alla volta senza ansie da metronomo. In questa condizione, la procedura è sdoppiata tra la selezione/conferma degli step che si intendono caricare – basta accendere gli step/pad corrispondenti – e la regolazione delle intonazioni di Pitch attraverso i sedici encoder presenti uno per ciascuno step. I valori che vengono programmati nella traccia Pitch (semitono), Gate (percentuale), Velocity (valore MIDI) e Pressure (valore MIDI) sono visibili uno alla volta nel Display Tempo/Value.
La procedura di Step By Step Record è indubbiamente più macchinosa di quella Real Time, ma proprio per questo permette un maggior controllo di ogni sfumatura della programmazione.

 

Parametri secondari delle tracce

Con la combinazione SHIFT+Step Encoder, si accede all’inserimento valori per i parametri secondari gestibili dalle tracce. Ciascuna traccia lavora su un parametro ufficiale e su un parametro secondario selezionabile a discrezione dell’utente tra un elenco di possibili valori.

  1. Traccia 1 – Pitch o Slide
  2. Traccia 2 – Gate o Step Repeat (Ratchet) da 1 a 4 ripetizioni
  3. Traccia 3 – Pitch, Gate, Velocity, Pressure o, a scelta, valore xV (1, 2, 5, 8Volt), Envelope, LFO (sine, tri, saw up, saw down, square, S&H)
  4. Traccia 4 – Pitch, Gate, Velocity, Pressure o Pressure o, a scelta, uno dei valori disponibili per la Traccia 3.

Le tracce 3 e 4 possono avere durata LAST STEP diversa da quanto specificato per le tracce 1&2.

Ciascun tasto traccia si accende in rosso quando la traccia è attiva, in giallo quando la traccia è selezionata, in verde quando la traccia è impostata su un parametro secondario.

In base a quanto scelto come parametro, l’encoder di step permette di inserire un valore relativo a:

  • Pitch – l’encoder definisce il semitono MIDI da utilizzare per lo step
  • Pitch parametro secondario Slide – l’encoder+SHIFT definisce la velocità di Slide/portamento time
  • Gate – il pad definisce il comportamento Nota On/Off dello step
  • Gate – l’encoder definisce la percentuale di legato/staccato
  • Gate parametro secondario Repeat – l’encoder+SHIFT definisce il numero dei rimbalzi Ratchet, da 1 a 4
  • Velocity – l’encoder definisce il valore di MIDI Key Velocity da 1 a 127
  • Velocity parametro secondario Slide – l’encoder+SHIFT definisce la velocità di Slide/portamento time
  • Pressure – l’encoder definisce il valore di MIDI Channel Pressure da 1 a 127
  • Pressure parametro secondario Slide – l’encoder+SHIFT definisce la velocità di Slide/portamento time
  • Tensione xV – dopo aver selezionato il range utile (1, 2, 5, 8 volt), l’encoder definisce la tensione Volt emessa dallo step; ricordiamo che, come tensione analogica di controllo, 1V corrisponde a 1Ottava (se il musicista non ha impostato altro formato elettrico nel MIDI Control Center)
  • Tensione xV parametro secondario Slide – l’encoder+SHIFT definisce la velocità di Slide/portamento time
  • Envelope – l’encoder definisce il tempo di Decay (fino a un massimo di 10 secondi)
  • Envelope – il pad di step definisce il comportamento Nota On/Off
  • Envelope parametro secondario – l’encoder+SHIFT definisce il tempo di Attack (fino a un massimo di 10 secondi)
  • LFO – dopo aver scelto la forma d’onda desiderata (vedi sopra), l’encoder di step sceglie la velocità del ciclo modulante indipendente per ciascuno step.

L’escursione è compresa tra HOLD=o e 100Hz e procede per valori quantizzati di raddoppio in raddoppio: Q(uantized)8 quarti, 4 quarti, 2 quarti, 1 quarto, 1/2, 1/4, 1/8, 1/16, 1/32. Il comportamento di Hold resetta la fase del ciclo LFO.

  • LFO parametro secondario – l’encoder+SHIFT definisce l’intensità Amplitude della modulazione LFO.

 

Indipendenza delle tracce

Anche se le prime tracce 1&2 lavorano in coppia, il sequencer di bordo permette di definire indipendentemente le tracce 1+2, 3, 4 per tutto quello che riguarda:

  • Track Mute – SHIFT+Track Select
  • Time Division – la durata degli step espressa in valori musicali
  • Last Step – la durata in step della sequenza
  • Direction – la direzione di lettura

 

Procedure di edit e dimensione del pattern

Tutti i comandi implementati sul BeatStep Pro e sulla DrumBrute (Copy, Paste, Erase, Save) sono attivi nel MiniBrute 2S. In questo modo, si può programmare un pattern di quattro pagine corrispondenti a 64 step e concentrarsi in una pagina alla volta per semplificare la programmazione. Oppure, si può chiudere la lunghezza su valori arbitrari (diciassette step) dettati dalla necessità del momento. Variando la dimensione di un pattern, si può aggiungere una catena di step vuoti o si può copiare automaticamente il contenuto degli step precedenti.

  • Last Step + 32 = sedici step vuoti aggiunti in coda al pattern
  • SHIFT + 32 = i primi sedici step sono copiati sui secondi sedici step del pattern

SHIFT+Last Step abilita il modo Page Follow, per la visualizzazione “a scorrimento” della programmazione multipagina.

 

Arpeggiator

Le note premute simultaneamente sui pad/step o su una tastiera esterna sono catturare in Arpeggio (dopo aver abilitato il comando ARP/LOOP ON) e vengono ripetute con velocità, direzione, valore ritmico e quantizzazione specificabile a discrezione del musicista.
Se si lavora con i pad di bordo, si possono costruire arpeggi più ampi impiegando le funzioni di octave-transpose e catturando le note più basse più alte di quelle normalmente attivate.

Non è possibile trasporre un arpeggio; è più facile spostare le mani sulla tastiera e impostare un diverso accordo da arpeggiare. La maschera di arpeggio può contenere fino a 16 note.

Le note possono essere eseguite scandendole in direzione Up, Down, Inclusive, Exclusive, Random, Order, Up x2, Down x2, come già elencato a proposito del MiniBrute 2.

 

Tags: ,

Leave a comment

Inserisci il numero mancante: *

ga('send', 'pageview');