…ma me lo fai vedere bene questo Grp A2?
Certo! Ecco qualche fotografia più dettagliata – nei limiti delle dimensioni concesse allo spazio disponibile.
Di Enrico Cosimi
Buona visione.
Certo! Ecco qualche fotografia più dettagliata – nei limiti delle dimensioni concesse allo spazio disponibile.
Di Enrico Cosimi
Buona visione.
Forti del rapporto privilegiato che ci lega con Paolo Groppioni, mastermind dietro la sigla Grp Synthesizer, siamo in grado di anticipare una serie di ghiotte notizie sulle prestazioni del futuro step sequencer in catalogo: l’apparecchio, che si chiamerà R24, dovrebbe raggiungere la distribuzione nel prossimo Autunno 2014 e sembra dotato di tutto quello che serve per portare naturalmente gli utenti verso le delizie dalle classica composizione elettronica di matrice mitteleuropea (a buon intenditore…).
Di Enrico Cosimi
R24 Analog Step Sequencer sfrutta lo stesso visionario motore di sequencer pionierizzato nel grande Grp A8 e nel più “umano” Grp A4, espandendo le funzionalità di base e le caratteristiche simultanee di elaborazione e interazione con il musicista. Utilizzabile CV/Gate, MIDI e USB, l’apparecchio può essere flessibilmente configurato in 8×2, 16+8 o 24 step liberamente programmabili, permutabili e ripetibili a discrezione dell’utente. Tutto quello che era, in precedenza, realizzabile nello Step Sequencer del Grp A4 è ora disponibile nel nuovo R24, con in più una massa di nuove – terrificanti – funzioni. Di seguito, l’elenco delle caratteristiche.
Il Grp A4 Analog Synthesizer è sicuramente tra i più interessanti strumenti analogici prodotti nell’ultimo quinquennio. Punti di forza dell’apparecchio, oltre all’origine tutta italiana del progetto, sono la timbrica di prima qualità, la completezza della struttura di sintesi e lo step sequencer incorporato che – senza false modestie – ha diverse particolarità che lo rendono al di sopra dello standard. Il problema, come al solito, è affrontare vittoriosamente la complessità del pannello comandi e far funzionare il tutto senza troppi problemi.
Di Enrico Cosimi
In questo tutorial, ci occuperemo delle procedure – passo passo – necessarie per far vedere lo step sequencer al sintetizzatore e utilizzare i due blocchi circuitali in un unico sistema di performance.
Mesi orsono, ci siamo occupati del Meet The Knobbers, epocale – nonchè periodico – appuntamento toscano in cui i malati di sintetizzatore, gli spippolatori compulsivi, gli irriducibili del vco-vcf-vca si incontrano per scambiarsi esperienze e opinioni tra macchine di tutti i tipi: all’ultimo MTK, Paolo Groppioni di Grp Synthesizer aveva presentato il prototipo del A4 Analog Synthesizer, una macchina particolarmente densa che – per prestazioni e concezioni – ha dimostrato di avere parecchie carte in regola. Complice la torrida estate, con la scusa di cercare un refrigerio nelle colline vicino Roma, siamo andati a trovarlo per vedere a che punto è la costruzione dei 50 esemplari A4. Praticamente, quasi tutti già venduti.
Di Enrico Cosimi
Le prime macchine sono state consegnate le scorse settimane e, se il ruolino di marcia sarà rispettato, anche qui a ACM sarà possibile mettere la mani su un esemplare per questo Autunno, in modo da poterlo mettere sotto i riflettori.
Avere a disposizione un’apparecchiatura real analog in anteprima, smanettandoci liberamente in compagnia del suo inventore, è un privilegio enorme. Anche se in questo scorcio di millennio buona parte dell’attività musicale è concentrata in “nicchie analogiche” semplicemente impensabili fino a qualche decennio addietro e, a differenza di altri settori merceologici, il mondo delle macchine analogiche e (stra)vivo e (stra)vegeto, non capita tutti i giorni di avere a disposizione macchina e creatore… Per questo motivo, contrariamente alle più elementari regole di marketing, ci lanceremo in un’anteprima sul nuovo Grp A4, il sintetizzatore concepito da Paolo Groppioni per fornire prestazioni analogiche (sintesi e sequencing) in metà ingombro precedentemente fornito con il monumentale A8.
di Enrico Cosimi