Grp Synthesizer A4 Analog Synthesizer: un’anteprima

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Avere a disposizione un’apparecchiatura real analog in anteprima, smanettandoci liberamente in compagnia del suo inventore, è un privilegio enorme. Anche se in questo scorcio di millennio buona parte dell’attività musicale è concentrata in “nicchie analogiche” semplicemente impensabili fino a qualche decennio addietro e, a differenza di altri settori merceologici, il mondo delle macchine analogiche e (stra)vivo e (stra)vegeto, non capita tutti i giorni di avere a disposizione macchina e creatore… Per questo motivo, contrariamente alle più elementari regole di marketing, ci lanceremo in un’anteprima sul nuovo Grp A4, il sintetizzatore concepito da Paolo Groppioni per fornire prestazioni analogiche (sintesi e sequencing) in metà ingombro precedentemente fornito con il monumentale A8.

 

 

di Enrico Cosimi

Per chi si fosse sintonizzato solo ora, il precedente Grp A8 era (anzi, è…) un enorme apparecchio analogico con sei oscillatori, sei filtri, sette inviluppi, un metro e mezzo abbondante di pannello comandi, uno step sequencer (del quale siamo, indegnamente, genitori…) particolarmente versatile ed estese funzioni di modulazione. L’apparecchio originale, realizzato un un numero contingentato di esemplari, a fronte di un prezzo d’acquisto oggettivamente importante, è stato un vero e proprio successo presso fasce d’utenza particolarmente sensibili alla potenza analogica e – senza ipocrisie – dotate di significative risorse economiche.

 

Proprio per scendere con i piedi per terra, oltre che per facilitare le normali operazioni di movimentazione merci, Grp ha messo in cantiere il progetto A4: “metà” del precedente A8, con significativi vantaggi sulla struttura generale, sulla facilità d’impiego e sulle prestazioni. Avremo modo, a produzione regolamentare innescata, di tornare sull’apparecchio illustrandone funzione per funzione; per ora, ci faremo bastare quest’anticipazione condotta sul prototipo – ancora in fase di taratura e di ottimizzazione per tutta quella serie di piccoli accorgimenti che si rendono verificabili e necessari solo quando lo strumento è sotto le dita del musicista.

Grp A4

Il sintetizzatore è rigorosamente monofonico, con struttura analogica che offre tre oscillatori full range dotati di percorsi di modulazione FM Lin/Exp in banda audio/sub audio, suboscillatori, Noise Generator, Ring Modulator e gestione dei segnali audio esterni. Proprio questi ultimi possono diventare molto importanti nella capacità timbrica dello strumento, fornendo sia materiale grezzo da filtra che sorgenti di controllo con cui influenzare il resto del circuito.

Cosa possiamo fare con i segnali audio esterni? Senza alcun pericolo,  possono essere inviati pari pari alla potente sezione di filtraggio (ulteriori particolari in seguito) e/o al Ring Modulator, o possono essere inviati all’Envelope Follower per estrarre tensioni di Gate con cui articolare gli inviluppi e segnali di controllo con cui raggiungere una quantità imbarazzante di modulation destinations.

Caratteristica tipica del design Grp è l’adozione di commutatori multiposizione con cui selezionare tante sorgenti di modulazione, strategicamente portate nei punti significativi del circuito; in questo modo, si ha buona parte della flessibilità modulare con tutta la praticità del design integrato.

Tornando alla struttura di sintesi: i segnali audio degli oscillatori, del noise, dell’ingresso audio e del modulatore ad anello raggiungo il doppio filtro transistor ladder & state variable, con cui si può lavorare in serie, in parallelo o in modalità individuale; a differenza del precedente modello, ora è possibile regolare i volumi individuali sulle uscite dei due filtri e ciascun filtro sfrutta un distorsore particolarmente energico con cui alterare il timbro passante. Dopo essere transitati per gli amplificatori d’uscita, i segnali sono disponibili per il modulo di AutoPan, con cui si può animare la spazializzazione stereofonica.

 

 

Filtri e amplificatori sono articolati attraverso due inviluppi multistadio (Attack, Hold, Decay, Sustain Level/Time, Release per il filtro; Attack, Decay, Sustain Level/Time, Release per l’amplificatore); tutti e due gli inviluppi possono lavorare in modalità transiente o possono essere messi in loop (incondizionato o subordinato al gate di tastiera), ampliando significativamente le capacità di modulazione.

 

 

In aggiunta, due LFO ad ampio range (raggiungono agevolmente la banda audio) sono ruotabili a tutte le destinazioni di modulazione e possono essere sincronizzati/sagomati con notevoli opzioni di scelta.

Lo Step Sequencer è quello del precedente modello A8, perfezionato per quanto riguarda la gestione del duty cyle e, più in generale, per la gestione dei segnali di sincronizzazione ricevuti dall’esterno tanto sotto forma di controllo TTL che sotto controllo MIDI.  Può lavorare in modalità 8×2 o 16×1, con una serie di diabolici algoritmi di permutazione/ripetizione degli step che – a tutt’oggi – non ha paragoni nel mondo analogico e dei quali siamo spudaratamente orgogliosi.

 

 

A proposito di MIDI: A4 è dotato di una flessibile interfaccia MIDI interna, che pilota l’intonazione degli oscillatori, l’articolazione degli inviluppi, l’apertura dei filtri e la velocità dello step sequencer; ma è possibile usare l’interfaccia anche per controllare altre apparecchiature analogiche esterne, grazie alla nutrita patchbay che rende disponibili molteplici punti d’ingresso e d’uscita per le tensioni di controllo.

Come già accennato, appena la macchina sarà pronta per la distribuzione – annunciata per quest’estate – torneremo approfonditamente sull’argomento, analizzandone ogni vite.

Nel frattempo, godetevi questi video in anteprima. Buona visione!!!

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Comments (10)

  • carlogico

    |

    Spaziale!

    Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    anche un fracco e mezzo, a voler abbondare…

    fracco: a) antica unità di misura corrispondente a un robusto zaino da campagna caricato fino a che le sue cinghie si tendano all’inverosimile, senza però raggiungere il punto di rottura; b) colloquiale “ti darò un fracco di botte…”

    da E. Cosimi (ed): L’italiano rimasticato a proprio uso e consumo, I Cavalieri del Nulla Editori 2012 Roma.

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  • Crazepan

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    Presentazione megadettagliata,grazie Enrico.Veramente serio,ho avuto il piacere di vedere e sentire dal vivo l A8 in un synth-meeting di noctivaga anni fa(animalogica) ,ma questo è anche quasi abbordabile come prezzo e obbiettivamente anche onesto visto l oggetto!!Ora non resta che vendere l auto e recuperare il fiato, come insegna il tipo de Roma..

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    • Enrico Cosimi

      |

      In effetti, il taglio del modello A4 è molto più “possibile” – automobile o meno :-) – comunque, appena l’apparecchio entra in produzione, ci torno sopra per un articolo approfondito, funzione per funzione…

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  • Lorenzo

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    Bellissimo O_O
    Soprattutto sconcertanti le possibilità date dal sequencer.

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    • Enrico Cosimi

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      si si, le possibilità d’iterazione e di permutazione dei singoli step sono – finora – inedite: non si trovano in nessun altro tipo di step sequencer.

      lo dico con malcelato orgoglio, visto che lo step sequencer l’ho concepito io… – e questo è un macroscopico caso di conflitto d’interessi :-)

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  • Paolo

    |

    lo comprerei quasi solo per il sequencer :)
    scherzi a parte tutto molto interessante .

    ciao
    Paolo

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    • Enrico Cosimi

      |

      ahr ahr ahr ahr (…disse il progettista del suddetto sequencer)
      chissà che in un prossimo futuro……..

      :-)

      Reply

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