Posts Tagged ‘Invisibile Unicorno Rosa’

Intervista a (un) Invisibile Unicorno Rosa

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in no-categoria

Un gruppo di tre amici, tanta passione e molta originalità è quanto si avverte nel primo sforzo del gruppo “Invisibile Unicorno Rosa” dal titolo “Tipo un flusso di coscienza”. Lanciamoci alla scoperta di questo interessante lavoro con una intervista a Jacopo Mordenti, tastierista e arrangiatore della band.

Di Antonio Antetomaso

COPERTINA

Allora ragazzi, rompiamo subito il ghiaccio partendo dalla domanda che forse tutti i lettori si staranno ponendo iniziando a leggere queste righe: nome del gruppo assolutamente singolare e “fuori dalle righe”; perchè? Da dove viene?

Molto prima che un gruppo musicale, l’Invisibile Unicorno Rosa è una divinità satirica creata per portare alla luce le contraddizioni del teismo: il metodo e gli argomenti alla base di questo pseudo-culto sono logicamente e dialetticamente solidi, ma conducono di fatto a risultati esilaranti. Già qualche anno fa mia moglie mi aveva raccontato – divertita – di questo equilibrio fra solidità intellettuale e leggerezza comunicativa: un equilibrio che mi è appunto tornato in mente mentre eravamo alla ricerca di un nome efficace per il gruppo.

L’improvvisazione dell’Invisibile Unicorno Rosa: cosa, come & perché

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Events, Gear, Recording, Software, Tutorial

Lo scorso 31 agosto  – altro clima, altre temperature – quel gioiellino di Passignano sul Trasimeno ha dato luogo alla propria Notte Bianca: l’ Invisibile Unicorno Rosa (al secolo chi scrive, nonché il serafico Fabio Boila) ha avuto il piacere di prendervi parte, potendo contare su una cornice d’eccezione come quella della Rocca Medievale. Il riascolto a mente fredda di quanto suonato ha fornito lo spunto per una rapida disamina del setup impiegato: cosa & come… e magari perché, già che ci siamo. Quali dunque le regole del gioco, e quali gli ingredienti?

Di Jacopo Mordenti

notte bianca unicorno

Un sintetizzatore, un basso… e una parola d’ordine: improvvisare. Se non tutto – giacché la tonalità dei brani era stata preventivamente concordata, così come le diverse componenti dell’accompagnamento ritmico – quanto meno lo sviluppo del brano, l’alternanza fra i pieni e i vuoti, l’incastro fra le frasi del momento e le traiettorie di più lungo periodo.

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