Come Analog è concentrato sulle timbriche analogiche, così Operator basa la sua espressività sull’impiego – potenziato – della FM lineare diffusa planetariamente da Yamaha con la vecchia DX Series. Frutto degli sforzi di Robert Henke, Operator riprende buona parte delle funzionalità proprie del DX-9 (quattro operatori, corredo di algoritmi numericamente limitato) e li spinge in avanti grazie alla disponibilità di forme d’onda diverse dalla semplice sinusoide, con filtraggio indirizzabile e diverse altre ottimizzazioni di funzionamento. Il risultato è potente, dinamico, espressivo.
Di Enrico Cosimi
Per chi si fosse sintonizzato solo ora, ricordiamo che la Modulazione di Frequenza Lineare basa la propria espressività nell’ìnterazione tra due oscillatori (originariamente, solo sinusoidi) collegati tra loro in regime di modulazione; chi riceve il controllo è il portante, chi modula è il modulante. In base al rapporto di frequenza tra i due oscillatori, all’intensità della modulazione, alle forme d’onda di partenza, si otterranno dei contenuti armonici complessi, cangianti, ricchi, di sicuro impatto timbrico. Come è facile immaginare, automatizzando (cioè, rendendo dinamico il passaggio del segnale modulante), ad esempio con un amplificatore controllato da inviluppo, si potranno generare timbriche percussive o letargiche o a lenta evoluzione che si staccano di molto dalle semplici sinusoidi di partenza.