I filtri di MASSIVE

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Sino dalla sua comparsa – nel lontano 2006 – MASSIVE si è velocemente creato la duplice fama di applicativo timbricamente pesante e naturalmente candidabile alla produzione di sonorità dubstep, ovvero intessute di modulazioni cicliche complesse.

Di Enrico Cosimi

Mass TOTAL

 

Uno dei (numerosi) punti di forza del programma è la ricchezza delle logiche di filtraggio disponibili e la flessibile complessità dei percorsi di segnale al suo interno.

01 filtro modi

Filtri disponibili

Ciascuno dei due filtri, strutturalmente indipendenti e gestibili tanto in serie quanto in parallelo, può fare riferimento al drop-down menu per lavorare in una delle modalità qui elencate:

02 filtro lp4

  • Lowpass 4; è il classico comportamento passa basso a quattro poli, cioè con attenuazione pari a 24 dB/Oct. La simulazione del comportamento Moog è spinta fino alla progressiva attenuazione del segnale in ingresso conseguente all’incremento della Resonance; in questo modo, il filtro può tornare utile per sagomare il segnale rendendo espressivo lo sweep al limite dell’auto oscillazione, ma può risultare pericoloso per la perdita di livello sulla consistenza generale del suono. Nel caso, può essere utile agire sulle regolazioni di volume a valle o prevedere un rinforzo/raddoppio all’interno della struttura generale del programma. Il modo Lowpass 4 offre due parametri di controllo corrispondenti a Cutoff e Resonance. E’ possibile arricchire e rendere complesso il trattamento processando la frequenza di taglio con la FM impartita dal Modulation Osc.
  • Lowpass 2; è la versione meno selettiva del passa basso precedentemente incontrato; lo slope è pari a 12 dB/Oct; la Resonance. Anche questo filtro raggiunge l’auto oscillazione, in maniera ovviamente meno selvaggia del precedente, e anche in questo caso c’è una riduzione nel livello del segnale in ingresso in corrispondenza delle posizioni più elevate di Resonance. Tutte e due le simulazioni bloccano il feedback di auto oscillazione se al loro ingresso viene a mancare il segnale dei tre oscillatori (comportamento che esula dal reale comportamento analogico; ricordiamo che, nei filtri veri, l’auto oscillazione è indipendente dalla presenza o meno del segnale in ingresso). La caratteristica timbrica del Lowpass 2 deve essere privilegiata nella produzione di sonorità non massive come tradizione analogica vorrebbe, ma sempre personalizzabili con una percentuale di maggior presenza armonica. I parametri operativi sono Cutoff e Resonance. E’ possibile arricchire e rendere complesso il trattamento processando la frequenza di taglio con la FM impartita dal Modulation Osc.

03 filtro hp4

  • Highpass 4; con logica inversa alle precedenti, la modalità passa alto 4 offre 24 dB/Oct di attenuazione per le frequenze inferiori al valore di Cutoff Frequency. Il comportamento della Resonance in auto oscillazione segue le limitazioni viste in precedenza (se si interrompe il flusso audio in ingresso, il feedback termina), ma – alle alte posizioni di Resonance –  è esente dall’attenuazione per cancellazione del livello audio in ingresso. I parametri attivi sono, ovviamente, Cutoff e Resonance. E’ possibile arricchire e rendere complesso il trattamento processando la frequenza di taglio con la FM impartita dal Modulation Osc.
  • Highpass 2; simmetricamente, è la condizione di attenuazione per le frequenze inferiori al punto di taglio, espressa con slope/selettività pari a 12 dB/Oct. La ridotta selettività può tornare utile per realizzare timbriche comunque articolate come presenza armonica oltre il punto di taglio. Come nei casi precedenti, i parametri operativi sono Cutoff Frequency e Resonance. E’ possibile arricchire e rendere complesso il trattamento processando la frequenza di taglio con la FM impartita dal Modulation Osc.

04 filtro ap

  • Allpass; apparentemente privo di logicità (un filtro passatutto che cosa filtrerà?), il comportamento Allpass sfrutta la caratteristica rotazione di fase in corrispondenza del valore espresso con la frequenza di taglio (che, più correttamente, dovrebbe essere chiamata Turnover Frequency). Tutto il segnale in ingresso è presente in uscita, senza attenuazioni, ma nel punto specificato con il valore di Cutoff/Turnover, il suono è emesso con 180° di rotazione. Il comportamento alle alte porzioni di Resonance è come quelli precedentemetne incontrati. Per sfruttare al massimo le peculiarità timbriche del comportamento Allpass, è necessario costruire una struttura di sintesi che garantisca simultaneamente l’ascolto del segnale filtrato e del segnale diretto: in questo modo, la sovrapposizione wet/dry garantirà la massima enfatizzazione timbrica alla cancellazione di fase, altrimenti poco efficace se ascoltata solo dall’uscita Allpass. Come realizzare un circuito del genere? In maniera semplice: MASSIVE prevede, per ciascuna sorgente sonora, il panpot in uscita con cui dosare il segnale su F1 o F2 (cioè, Filter 1 o Filter 2); si può sacrificare uno degli slot F, lasciandolo inattivo, e quindi ascoltare – previa impostazione in parallelo per le sorgenti sonore – simultaneamente l’uscita di F1 in modalità Allpass e F2 senza filtro instanzato, cioè in bypass. Oppure, limitatamente a una sorgente sonora alla volta e previa duplicazione delle regolazioni sensibili, si può mettere direttamente in Bypass uno dei tre oscillatori o il Noise Generator, per ascoltarlo a valle del circuito di filtraggio, in sovrapposizione ad un’altra sorgente sonora processata Allpass. Di sicuro, la seconda ipotesi è più noiosa da realizzare. I parametri attivi sono Cutoff Frequency e Resonance. E’ possibile arricchire e rendere complesso il trattamento processando la frequenza di taglio con la FM impartita dal Modulation Osc.

05 filtro double notch

  • Double Notch; una batteria di quattro comportamenti Allpass, condensati nel comportamento Double Notch, permette di sfruttare due cancellazioni di fase nel segnale passante. Contrariamente a quanto specificato in precedenza, questa volta l’effetto è più evidente ascoltando solo l’uscita filtrata – rinunciando cioè al doppio investimento del duplice slot filtro Allpass + Direct. Una quantità moderata di Resonance rende più evidente il comportamento del filtro; da non sottovalutare – specie se si vuole simulare il classico comportamento phaser – l’importanza della modulazione ciclica sulla frequenza di taglio, ottenibile ad esempio collegando l’uscita del modulo LFO alla parametro Cutoff. E’ possibile arricchire e rendere complesso il trattamento processando la frequenza di taglio con la FM impartita dal Modulation Osc.

06 filtro bp

  • Band Pass; questa modalità permette di isolare una singola banda di frequenze all’interno del segnale passante. Tradizionalmente ottenuta montando in serie comportamenti high pass e low pass fino a ottenere due slope a 12 dB/Oct (rispettivamente per il taglio delle basse – high pass e delle acute – low pass), la modalità Bandpass offre i parametri di Cutoff, Bandwidth e Resonance: attraverso Bandwidth, è possibile rendere più o meno selettiva la banda passante, non intervenendo sulla pendenza, ma contraendo o dilatando l’intera banda di frequenze risparmiate dal filtro. Non è possibile processare il segnale attraverso FM impartita dal Modulation Osc.

07 filtro br

  • Band Reject; anche questo comportamento a 12 dB/Oct è ottenuto elaborando il trattamento di due sezioni high pass e low pass, questa volta collegate in parallelo rispetto alla sorgente da processare. L’ampiezza di banda/Bandwidth permette di allontanare le porzioni di basse e acute risparmiate dal trattamento di filtraggio. Sottoposto a modulazioni cicliche da parte di un LFO, con regolazioni estreme, si può rendere poco efficace il funzionamento del filtro (banda troppo stretta) o troppo esasperato nell’inseguimento delle due frequenze di taglio (banda troppo larga). I due comportamenti Band Pass e Band Reject possono essere utilizzati con profitto tanto in contesti di modulazione, quanto per isolare (o eliminare) determinate porzioni di contenuto armonico all’interno del segnale passante. Infine, è consigliabile sperimentare i comportamenti timbrici ottenibili mandando quasi in auto oscillazione i due picchi risonanti corrispondenti alle frequenze di taglio disposte sui lati della banda passante/eliminata: specie per la realizzazione di timbriche “vocali”, il trattamento può dimostrarsi particolarmente espressivo. Non è possibile processare il segnale attraverso FM impartita dal Modulation Osc.

 

A questi comportamenti, tutto sommato tradizionali (quantomeno, ben rappresentati nel panorama delle strutture di sintesi), devono essere affiancati questi altri tipi di filtraggio, statisticamente meno diffusi e in parte personalizzati da Native Instruments per fornire comportamenti più peculiari:

08 filtro scream

  • Scream; è un trattamento passa basso che, all’interno del normale percorso di ricircolo/Resonance, ospita un ulteriore percorso di Scream/Feedback, con il quale produrre sonorità ancora più aggressive e – per certi versi – incontrollabili. I parametri operativi sono tre: Cutoff Frequency, Scream e Resonance. Come è facile immaginare, la componente di Scream non funziona se nella regolazione di filtraggio il musicista non impartisce una generosa dose di Resonance. Soddisfatta questa condizione, il filtro può essere messo in condizione di urlare (da qui, il nome…). Assolutamente, da non sottovalutare la condizione operativa in cui la Cutoff Frequenci non è modulata, se non attraverso una blanda azione transiente da parte di un generatore d’inviluppo, mentre il parametro Scream è pesantemente modulato in maniera ciclica con un percorso di LFO: un mondo di possibili didgeridoo virtuali è pronto per essere esplorato. Come al solito, indice di modulazione, profilo modulante e regolazione default dello Scream sono fondamentali per ottenere significative variazioni nel trattamento. Non è possibile processare il comportamento Scream attraverso FM impartita dal Modulation Osc.
  • Daft; il nome è facilmente spiegabile, vista la peculiarità timbrica del trattamento low pass risonante. I parametri operativi sono Cutoff e Resonance; il filtro è suscettibile di trattamento FM da parte del Modulation Oscillator.
  • Comb; il trattamento di filtraggio a pettine sfrutta una linea di ritardo interna che produce la sovrapposizione tra segnale diretto e segnale ritardato; in questo modo, si crea una sequenza di picchi risonanti equidistanti che – in base alla polarità del segnale in feedback e al tipo di percorso feedback/feedforward assume caratteristiche risonanti e cadenze timbricamente ben differenziabili. Privo di modulazione (ciclica o transiente), il comportamento timbrico del modo Comb è assimilabile alla sovrapposizione esasperata di un’equalizzazione risonante particolarmente metallica; quando la frequenza di taglio è sottoposta a modulazione ciclica, si può raggiungere la classica timbrica flanger, caratterizzata dal periodico rinforzo e cancellazione delle armoniche interne.  Il filtro non può ricevere  FM da parte del Modulation Oscillator. I parametri disponibili sono Pitch (cioè la lunghezza della linea di ritardo impostata), Feedback (cioè la quantità di segnale messo in ricircolo per rendere risonanti i picchi armonici), Damping (la percentuale di filtraggio low pass applicata al percorso di feedback, sottraendo energia e variando il contenuto armonico risultante).

09 filtro acid

  • Acid; è un’ulteriore variazione sul normale comportamento passa basso; mano mano che la frequenza di taglio apre, si conferisce al contenuto armonico – specie se con una punta di Resonance – maggior cattiveria e asprezza al suono. I parametri di filtraggio sono Cutoff e Resonance; il filtro può essere sottoposto a FM da parte del Modulation Osc.

Mass Routing

 

Tutto qui?

Assolutamente, no. MASSIVE offre tantissime strategie d’utilizzo, che confinano con la disponibilità dei possibili trattamenti, ma che prendono l’avvio dalla frequenza e ampiezza (leggi: intonazione, mixaggio e qualità) delle sorgenti sonore presenti al loro ingresso.

Allo stesso modo, non deve essere sottovalutata l’interazione tra Amplitude in uscita e Feedback come percorso di ricircolo selettivo tanto in uscita ai due filtri, quanto all’amplificatore, permettendo di rifiltrare in maniera aggressiva – e per certi versi imprevedibile, il segnale audio.

Mass filtri pan

Spunti di riflessione

Ammassati alla rinfusa, ecco una serie di possibili strategie operative da approfondire, sperimentare, verificare nella pratica quotidiana:

  • oltre che la frequenza di taglio, provate a modulare la Resonance, con sorgenti cicliche, ma anche con aftertouch o sorgenti non ripetitive;
  • alcuni segnali, semplicemente, non hanno bisogno di essere filtrati; da questo punto di vista, il rinforzo sinusoide all’ottava inferiore può andare direttamente alla sezione di amplificazione;
  • da non sottovalutare le interazioni timbriche ottenibili incrementando il livello di Feedback presente in audio; in questo caso, è necessario sperimentare con le varie regolazioni di Cutoff, Resonance e input level, cioè con il volume d’uscita dei tre oscillatori + generatore di rumore;
  • un filtro passa alto e, meglio ancora, un passa banda possono essere utilizzati per correggere il timbro generale del suono elaborato, agendo come una sorta di macro equalizzazione modulabile;
  • se diventa  necessario modulare indipendentemente l’ampiezza di banda passante o eliminata, si può costruire il comportamento parallelo (BR) o seriale (BP) impegnando tutti e due gli slot di filtraggio con i modi “di base” Lowpass e Highpass; in questo caso, è possibile lavorare alla massima selettività 24 dB/Oct;
  • un filtro respingi banda può processare il generatore di rumore facilitando una relativa alternanza timbrica tra apertura sulle basse e sulle acute; da provare…

 

Buon lavoro.

 

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Comments (9)

  • lorenzo

    |

    che bello, propro ieri cercavo qualche articolo che spiegasse BENE i filtri di massive, grazie mille ^_^

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      • Lorenzo

        |

        A proposito, si sa nulla sul synth monofonico appena annunciato da Native Instrument, il monoark?
        Sembrerebbe essere pesantemente basato sul model D

        Reply

        • Enrico Cosimi

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          si sanno parecchie cose… :-)
          dovrebbe uscire a giorni su ACM un’anticipazione

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  • Ciro Urselli

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    Complimenti, articolo chiarissimo ed esaustivo. Comunque MASSIVE è ancora tra i migliori virtuali in giro nonostante la sua età di progettazione (la prima versione è del 2006).

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  • Gianluca

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    Bellissimo articolo maestro, sarebbe bello leggere un intervento del genere anche sulla capacità degli oscillatori di massive e sulle loro possibilità. Un saluto

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      sono commosso!!!! per ora, ho in cantiere gli inviluppi e gli lfo; poi, un pezzo alla volta, facciamo tutto… :-)

      Reply

      • Gianluca

        |

        Bellissimi argomenti, allora parlo a nome dei massiviani….siamo in trepida attesa 😀

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