CRUMAR DMC-122: qualche anticipazione
Un piacevole pomeriggio a Quarto d’Altino, con Guido Scognamiglio e Andrea Agnoletto (rispettivamente, software e hardware di CRUMAR) e una ancora più piacevole serata con Max Tempia e i suoi The Theachers, hanno caratterizzato la presentazione (per stampa e amici) di diverse novità targate CRUMAR e GSI; tra queste, la nuova master keyboard DMC-122 che porterà – sicuramente – nuovi argomenti alla discussione tutta italica tra quale sia la strada più giusta alla ricerca del clone perfetto.
Di Enrico Cosimi
Partiamo subito dalla DMC-122, che – ripetiamo – non è l’unica novità CRUMAR-GSI, ma di sicuro è quella visivamente più imponente. Si tratta di un Dual MIDI Controller a 61 + 61 note (ecco spiegata la sigla…) con tasti waterfall e dotazione di controlli nativamente impostati per la gestione di clonazioni virtual tonewheel, ma (finalmente) ri-programmabile e ri-caratterizzabile per la gestione di qualsiasi virtual synth, singolo o doppio, che si trovi a passare per le vicinanze.
Grazie al display 16 x 3, è possibile procedere con la programmazione in completa indipendenza; tutti i parametri di bordo, i drawbar, i potenziometri, gli switch, le due wheel mod e pitch, le connessioni sul pannello posteriore – tutto, insomma… – può essere configurato per la gestione SysEx, NRPN, MIDI CC eccetera. In questo modo, il dialogo avviene bidirezionalmente (tre MIDI Out e una porta USB configurabili) tra i due manuali waterfall (con dinamica e channel aftertouch) ed il mondo esterno.
La costruzione è in metallo, con fianchetti e blocchetti terminali in alluminio spazzolato (da Jupiter 8 a Virus TI2, le assonanze sono piacevolissime…) e guanciali in legno color vinaccia (la foto rende poca giustizia) che facilitano il trasporto e caratterizzano l’oggetto. Display lava red con caratteri rossi.
Ma, la cosa più interessante è la presenza – sul pannello posteriore – di uno slot predisposto all’alloggiamento delle future schede di generazione sonora prodotte da CRUMAR – GSI; si parla, ovviamente, di una scheda clone elettrofonico (con tecnologia ancora da scegliere tra X66, FPGA o DSP), una scheda di timbri “stage keyboard” alternativi (Vox, Farfisa, Rhodes, eccetera), una scheda di “sintesi generica” e tante altre possibilità. Se a questo si aggiunge il prezzo di base del DMC-122 (ampiamente al di sotto dei 1000 euro) e il prezzo previsto per ciascuna scheda (pari a poche centinaia di euro), la cosa diventa molto interessante per il musicista.
VB3 II
Anche il software non è stato fermo e, ora, la versione II del motore di sintesi GSI (ad un passo dall’essere disponibile stand-alone), offre le regolazioni di Matching Transformer, per dosare a discrezione dell’utente i livelli delle nove armoniche – di fatto, riconfigurando completamente la resa timbrica dell’apparecchio. In aggiunta, sono state potenziate le voci editing relative alla simulazione del rotary speaker, oggi particolarmente convincente tanto sulle funzioni di mic classico, quanto sulle posizioni più estreme, maleducate e aggressive del miglior rock d’annata; anche la dotazione dei generatori virtuali è cresciuta, con nuove addizioni in libreria.
Mojo Editor
Una delle più grandi seccature, con le precedenti versioni Mojo, era la necessità di collegare alla scheda X66 interna al clone un monitor LCD video su cui navigare per la modifica dei parametri; in alternativa, era sempre possibile annaspare con i selettori di pannello, ma sempre volando alla cieca… condizione che, specie nella concitazione del “pre live” poteva condurre a pericolosi risultati. Oggi, GSI ha messo a disposizione dei musicisti, un piccolo Editor hardware che può essere collegato USB al Mojo e, con due tasti, un display 16×3 e un encoder/switch, permette di realizzare tutte ma proprio tutte le operazioni di editing timbrico previste dal motore VB3 II. Lo scatolicchio – poco più grande di un termostato regolabile – si ancora con strip calamitate alla plancia comandi della tastiera, mantenendo ingombri contenuti e ampia accessibilità.
Novità interessanti e atmosfera rilassata. Not bad!
Tags: BURN, CRUMAR; GSI, DMC-122, VB3 II
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Comments (4)
jackmau
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suggerirei alla luce del lancio ufficiale (http://www.genuinesoundware.com/?a=showproduct&b=42) di modificare un minimo l’articolo, almeno togliendo il fuorviante “prezzo ampiamente al di sotto dei 1000 euro”
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Enrico Cosimi
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suggerirei di controllare la data del reportage (Febbraio 2014) e confrontarla con la data del lancio ufficiale; ovvio che, DIECI MESI DOPO, le cose possano prendere altre direzioni; altrettanto ovvio che non è possibile correggere quanto scritto in precedenza, visto che è scritto “in precedenza”; altrimenti, riscriviamo la storia di continuo 😉
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alfonso pellegrini
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Possibile pilotarre cn dmc 122 Keyb exp? In questo caso il prezzo quale e? Grazie. Alfonso
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Enrico Cosimi
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è sicuramente possibile, il prezzo occorre chiederlo ai rispettivi produttori o – meglio ancora – ad un rivenditore di fiducia
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