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Vivere pericolosamente: sfidare la sincronizzazione con Arturia MiniBrute

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Arturia MiniBrute è un piccolo, ma assolutamente esaltante, sintetizzatore monofonico che – complice un’iniziale difficile reperibilità – sta assurgendo a nuova icona delle timbriche acide e particolari, tipiche di molte scuole della programmazione dance oriented. Finalmente in possesso (temporaneo putroppo…) di un apparecchio, ci siamo divertiti a spremere le funzionalità di sincronizzazione & interfacciamento offerte dalla duplice connettività MIDI Din  e Analog CV/Gate. Come al solito, le sorgenti di controllo erano il fedele Doepfer Dark Time Analog Sequencer e, compagna di sventure, l’altrettanto fedele Acidlab MIAMI Analog Drum Machine. Le sorprese non sono mancate.

Di Enrico Cosimi

La struttura messa in piedi era abbastanza semplice: il sequencer Doepfer Dark Time produce il flusso di CV e Gate necessari a pilotare, nel MiniBrute, l’intonazione degli oscillatori, l’articolazione degli inviluppi e (in maniera non documentata dallo schema qui sopra, gli accenti di apertura sul filtro. Una manciata di cavetti patching 1/8″ è sufficiente a garantire la corretta tenuta del sistema.

ACIDLAB.de MIAMI

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

ACIDLAB è un aggressiva firma tedesca che produce raffinati cloni delle storiche macchine Roland TB-303 Bassline e TR-808 Rhythm Composer, apparecchi che non hanno certo bisogno di presentazioni per quanto riguarda caratteristiche timbriche, funzionali e – sotto diversi punti di vista – culturali. Grazie alla consueta disponibilità di Alex Cecconi/New Groove, siamo riusciti a mettere le mani sulla Miami Drum Machine, TR-808 clone con tutte le carte in regola per produrre musica elettronica su basi solide.

Di Enrico Cosimi

Come l’apparecchio originale, Miami riunisce in un unico cabinet il doppio comportamento di sound generator (per la produzione delle timbriche percussive) e di “drum computer” (come si diceva una volta, per la programmazione di pattern e tracks); la struttura di funzionamento timbrico è interamente analogica e i suoni sono quelli giusti, l’unica cosa che è cambiata – oltre la dimensione del case – è la scelta pressochè inevitabile della componentistica in montaggio SMD, con la quale è possibile contenere i costi e garantire una costanza qualitativa pressochè perenne. In più, rispetto alla 808 originale, si è dato sfogo al Decay della Kick Drum, che ora può risuonare moooolto più a lungo del modello originale, facilitando così la tortura di woofer e subwoofer.

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