Posts Tagged ‘fripp’

Case study: Tape Delay

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial, Vintage

Da che i musicisti suonano, c’è sempre stato qualcuno attratto dalla magia delle ribattute naturalmente prodotte dalla eco; Andrea Gabrieli con i doppi cori in San Marco, o Claudio Monteverdi con le risposte d’orchestra al di fuori della sala principale non facevano altro che sperimentare macro strutture di ribattuto realizzate con i mezzi che avevano a disposizione. In epoche più recenti, e tecnologicamente più facili, i musicisti hanno iniziato a sperimentare le delizie ottenibili con i primi – rudimentali, per gli standard attuali, sistemi di immagazzinamento e ritenzione sonora dilazionata nel tempo. Un modo complicato (e antipatico) per fare riferimento alle funzionalità di tape delay o tape echo. Benvenuti nel mondo delle ribattute-te-te-te.

di Enrico Cosimi

In questa serie di case study, cercheremo – nei limiti delle energie disponibili – di tracciare una sorta di filo rosso per collegare le diverse modalità con cui realizzare un delay musicalmente utile e, successivamente, vedremo cosa fare e come fare per rendere proficuo, dal punto di vista dell’ascoltatore, l’insieme di strumento più linea/linee di ritardo.

La Trilogia Berlinese

Written by simonquasar on . Posted in Neuköln

Si dice Neukölln o Neuköln? L’assenza furtiva di una elle mi è sembrata l ́occasione adatta per fare un pò di filologia… E’ il 1976, e sopra l’Europa si stagliano due folte nubi: da un lato quella del capitalismo, della moda e del consumismo “a stelle e strisce” e dall’ altro quello dell’ortodossia comunista che isola, controlla e occulta. La Berlino di cui vogliamo parlare è quell’isola (felice?) in un mare rosso. Berlino Ovest, così la chiamano, vive in un’ asfissiante claustrofobia che sta canalizzando energie esplosive in grado di fare tabula rasa con il passato, per far spazio a qualcosa di impensabile e straordinariamente moderno.

di simonquasar

Quando David Bowie arriva in questa Berlino qualcosa di molto importante è già accaduto; dal primo dopoguerra la Germania occidentale ha vissuto un felice periodo musicale: la musica elettronica è nata con una veste colta in una città chiamata Darmstadt e durante il suo sviluppo, la si vede spesso affiancata alla musica rock creando le forme complesse ed articolate del Krautrock con il quale partono proprio i Kraftwerk, che in questi anni si prendono anche il gravoso compito di “sintetizzare” il tutto e di portarlo al grande pubblico – non solo – creeranno uno stile nuovo che influenzerà in maniera drastica tutta la musica nei decenni successivi.

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