Sputnik West Coast Random Source

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Roman Filipov, il cervello dietro al marchio Sputnik, è partito clonando storici circuiti Buchla e, successivamente, ha realizzato delle interessatissime strutture modulari (in diversi formati) che rielaborano idee consolidate, interpretandole con nuove intuizioni. Il West Coast Random Source è – in formato Euro Rack – una potente incarnazione della classica Source of Uncertainty sviluppata nei vecchi modulari di Buchla e battezzata, all’epoca, Source Of Uncertainty Model 266.

Di Enrico Cosimi

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Nel mondo scientifico, sorgente d’incertezza è qualsiasi cosa accaduta in laboratorio che può portare a incertezza nei risultati. Nel mondo della sintesi analogica, la sorgente d’incertezza è, nella logica originale, un circuito che produce tensioni casuali, applicabili al parametro di sintesi ritenuto più adatto a comportarsi in maniera meno prevedibile. Di solito, specie nelle incarnazioni più commerciali della sintesi sottrattiva, il comportamento imprevedibile o randomico o casuale è ottenuto semplicemente attraverso campionamento di un noise generator nel circuito sample & hold, per poi applicare l’uscita di tensione ottenuta al parametro che si vuole modulare. La sorgente d’incertezza non fa solo questo, permettendo raffinate differenziazioni nel tipo di segnale casuale e diverse pesature all’interno del suo contenuto. Insomma, come affermava Doepfer anni orsono: “certe cose escono fuori solo con la sorgente d’incertezza e non sono raggiungibili attraverso altri meccanismi di randomizzazione”.

Benvenuti a bordo.

Il modulo

Come tutti i moduli Euro Rack prodotti da Sputnik, WCSR ha un pannellino in alluminio spazzolato, con fori di serraggio dal profilo asolato (dieci minuti di applausi…), spessore sufficiente a garantire una buona rigidità, serigrafie in color carta da zucchero, su fondo naturale metallico, potenziometri sufficientemente solidi (di sicuro, più solidi delle costose realizzazioni BEMI) e prese minijack metalliche. Forse, WCRS non è l’esempio più calzante, ma la scelta dei comandi e la loro disposizione logica rende quasi superflua la lettura del manuale operativo. Di questi tempi, non è male. L’elettronica sfrutta componentistica smd e la realizzazione è molto pulita. Il modulo occupa 28 HP di pannello, richiede alimentazione a +12V (70mA), -12V (70mA) e +5V (30mA); è protetto contro i collegamenti di alimentazione eventualmente invertiti per errore.

Il modulo contiene diverse sezioni, che convivono armoniosamente tra loro:

  • una Noise Source che produce rumore bianco, rosa (-3dB) e blu (+3dB);
  • una coppia di Fluctuating Random Voltages;
  • un generatore di Quantized Random Voltages, con uscite equivalenti alle storiche  n+1 e 2^n;
  • un generatore Stored Random Voltages;
  • un modulo Sample & Hold, potenziato con raffinate logiche di interpretazione del treno d’impulsi sincronizzante;
  • un Integrator regolabile a distanza.

Come tradizione Sputnik, le connessioni di ingresso hanno la didascalia in inverse, le connessioni di uscita sono contenute in boxini colorati che “staccano” sul fondo; quattro LED rossi segnalano la generazione delle tensioni casuali disponibili alle uscite di circuito.

Qui, per saperne di più sul vecchio circuito Buchla 266 Source of Uncertainty.

Qui, per vedere con chiarezza come era fatto il circuito Buchla originale.

Qui, per succhiare qualche dettaglio tecnico sul funzionamento del modulo originale.

 

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Noise source

Produce, lo dicevamo in precedenza, rumore bianco (con egual distribuzione di energia per unità di banda, quindi con uno spettro teoricamente piatto), rumore rosa (con distribuzione energetica eguale per ottava, quindi con un’attenuazione delle acute percepita pari a -3 dB/Oct), rumore blu (con incremento dell’energia pari a una crescita di +3dB/Oct).

I tre gusti di rumore generato dal WCRS sono utili come sorgente “interna” per le successive elaborazioni ottenibili con il modulo Sample & Hold, o – banalmente – possono essere impiegati dal musicista come sorgente sonora alternativa al timbro pitchato degli oscillatori audio; come è facile immaginare, le tre uscite Pink, White e Blue generano simultaneamente i tre colori di rumore.

Qui, per saperne di più sui colori del rumore.

 

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Fluctuating Random Voltage

Sono due circuiti indipendenti, ciascuno dotato di regolazione di densità eventi (la velocità di emissione è visualizzata dal LED rosso che blinka) – compresa tra un minimo di un evento ogni due secondi e un massimo di cinquanta eventi al secondo – e da un ingresso di controllo a distanza per la densità/velocità nella probabilità di cambiamento. La fluttuazione è di tipo smooth a bassa frequenza, cioè non produce salti bruschi nell’uscita di controllo  (come è tipico dell’altro comportamento stepped).

 

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Quantized Random Voltage

E’ uno dei due fiori all’occhiello dell’implementazione storica; in risposta ad un segnale Pulse ricevuto, il circuito elabora due valori random indipendenti e simultanei, definiti n+1 e 2^n. Ciascuna uscita ha il proprio LED che segnala l’emissione di voltaggio.

Comportamento n+1

Il valore “n” corrisponde al valore numerico compreso tra 1 e 6 e definito con il controllo di pannello presente nella sezione QRV o impostato dall’esterno con una tensione CV applicata alla porta corrispondente; se n = 1, l’uscita rispetta la legge n+1 e produce due voltaggi randomici; se n = 4, l’uscita n+1 produce cinque voltaggi randomici ogni volta che il circuito rileva un fronte ripido positivo alla porta Pulse.

Comportamento 2^n

Supponiamo che, come nell’esempio precedente (thanks, Allen!!!), n = 1: l’uscita del secondo comportamento genera gli stessi due voltaggi casuali (2×1=2), ma con un ordine di probabilità differente. Se n=2, l’uscita n+1 tira fuori tre voltaggi, l’uscita 2^n tira fuori quattro voltaggi; se n=3, l’uscita n+1 tra fuori quattro voltaggi, l’uscita 2^n tira fuori otto voltaggi (2x2x2=8)e così via.

La prima sezione del circuito produce tensioni casuali presi in esame seguendo un comportamento lineare, a partire dal valore impostato sul pannello comandi; la seconda sezione produce tensioni casuali seguendo un comportamento geometrico.

 

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Stored Random Voltages

La sezione SRV produce, su sollecitazione di un treno d’impulsi ricevuto dall’esterno, due tipi di tensione randomica stepped calcolata secondo una distribuzione piatta di probabilità o pesata/influenzata a discrezione dell’utente che, agendo sul regolatore di pannello, può privilegiare la presenza di tensioni di valore basso, o medio, o elevato spostando la distribuzione delle possibili tensioni generate dal circuito. Il controllo è gestibile a distanza attraverso tensione CV applicata alla porta dedicata.

 

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Integrator

E’ un filtro passa basso a -6dB/Oct che smussa le transizioni di valore più brusche all’interno del segnale che viene collegato alla porta Input; in questo modo, una sequenza di valori randomici stepped, cioè “a gradini ripidi e percepibili”, può essere progressivamente ammorbidita, smussata, filtrata fino a realizzare una morbida variazione smoothed di valore espressivo assai differente. Il coefficiente di integrazione, il tempo concesso alle transizioni da un valore all’altro, è regolabile con CV ricevuto dall’esterno.

 

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Sample & Hold

In teoria, è un modulo molto semplice: un condensatore viene caricato con una tensione ricevuta dall’esterno a intervalli (regolari o meno) definiti dall’esterno. Se gli intervalli sono regolarmente scanditi da un segnale di Clock gestito dal musicista, ad ogni “scatto” l’uscita del circuito S&H presenterà il valore catturato (hold) dopo aver analizzato (sample) il segnale in ingresso. Se, come vuole tradizione commerciale, si applica all’ingresso del circuito l’uscita di un Noise Generator, e si clocka il circuito con un’onda quadra prodotta via LFO, si otterrà un treno di valori casualmente variabili corrispondenti ai diversi “punti di lettura” effettuata sul noise in ingresso.

Il circuito del WCRG offre, ovviamente, un ingresso CV per il segnale da campionare, un in gresso Pulse per il segnale di clock esterno, ma garantisce interessanti variazioni sul tema:

  • il segnale di clock in ingresso può essere interpretato indifferentemente per tutti gli impulsi, oppure preso in considerazione solo per gli impulsi dispari, oppure ancora solo per gli impulsi dispari;
  • l’uscita di segnale campionata (sample) e prolungata (hold) può essere emessa indifferentemente per tutti i cicli di clock (come qualsiasi S&H di questo mondo), oppure emessa solo in corrispondenza degli impulsi pari o solo degli impulsi dispari.

Se procedete sotto clock veloce, le differenze sono inavvertibili, ma se lavorate con un clock lento e fate in modo da mandare simultaneamente le uscite di tensione in punti diversi del circuito di sintesi, è possibile ottenere risultati assai interessanti.

 

Conclusioni

In un sistema di sintesi modulare analogica che si voglia non banalmente appiattito sui comportamenti più semplici e ricorrenti, un modulo come il West Coast Random Source prodotto da Sputnik può fare la differenza. Consigliatissimo, anche solo per l’eccellente rapporto Q/P in rapporto agli standard BEMI.

Qui, per saperne di più sul WCRG.

 

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Comments (5)

  • Luca Droni

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    modulo veramente interessante, preso da qualche mese, dopo aver venduto altri moduli “random generator” più blasonati, ma troppo caotici, e disordinati nella maschera, è leggermente ingombrante per chi ha spazzi ristretti nel case, ma molto completo, si ottengono cose particolari ,patchando se stesso, utilizzando i noise source, e i random fluttuanti, ripatchando nel proprio s/h e via…random per tutti i gusti

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    • Luca Droni

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      grazie sempre Enrico, per le tue chiarissime recensioni, più complete del manuale officiale, ancora non avevo infatti chiaro la sezione del s/h e dell integrator, ora me lo studio per bene

      Reply

  • Enrico Cosimi

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    yuk, ora ho in preparazione il sequencer a 5 step…

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  • Luca Droni

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    Quello che ancora non mi è del tutto chiaro di questo modulo della sezione S/H,
    qual è la differenza fra le 2 uscite della riga in alto
    e la prima /terza della riga in basso, del blocco s/h?, dallo schema sembrerebbero indicare entrambi impulsi dispari e pari (nella seconda riga c’è un ulteriore uscita con tutti gli impulsi)..anche se a utilizzarlo danno risultati diversi

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  • Enrico Cosimi

    |

    è talmente semplice da risultare incomprensibile…
    invece di funzionare PER OGNI IMPULSO, il circuito permette di scegliere se funzionare solo per gli impulsi dispari 1.3.5.7.9. eccetera, solo per gli impulsi pari 2.4.6.8.10 eccetera o “normalmente” per tutti gli impulsi

    sono giochini che si fanno con la componentistica e, a costo molto contenuto, permettono di potenziare l’offerta di funzioni gestite col modulo
    :-)

    Reply

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