Reaktion Sound Deep Time – Tips’n tricks

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Gear, Software, Tutorial

Iniziative come quella di Michele Laneve e Gabriele Achilli, aka il team di Reaktion Sound  vanno sostenute ed incoraggiate dal momento che esse, a mio avviso, sono la prova dell’eccellenza a cui si può arrivare se spinti dalla passione e dalla voglia di creare qualcosa di buono e ben concepito.  Per chi si fosse perso la puntata ad essi dedicata, basterà ricordare che in sintesi questi due ragazzi, forti della loro esperienza con l’ambiente di programmazione Reaktor di Native Instruments, hanno creato due cloni virtuali dei “giocattolini” di casa Doepfer noti con il nome di Dark Energy (synth analogico) e Dark Time (step sequencer analogico).

Di Antonio Antetomaso

COPERTINA

E, icing on the cake, hanno offerto il primo “free of charge”, mentre il secondo ad una cifra simbolica di 19 euro, cifra che poi salirà all’altrettanto simbolico valore di 29 euro a fine novembre. Si poteva mai resistere dal mettere le mani sopra le loro creazioni? Ma figuriamoci. Ragion per cui, mano al portafogli virtuale, ho acquistato il Deep Time, onde poterlo saggiare con mano.

FIGURA1

Dopo averci giocato un pochino assieme al Deep Energy con mia notevole soddisfazione (confermo i giudizi più che positivi della puntata di cui sopra naturalmente), mi è venuta inevitabilmente la voglia di provarlo con altri virtual synth di terze parti.

E qui sono arrivate le prime difficoltà, dal momento che sul sito di Reaktion Sound è spiegato soltanto come utilizzare il Dark Time per pilotare un synth virtuale caricato all’interno di un’altra traccia di Cubase…e con Logic? E con Ableton Live!? Vabbè dai, che ci vuole, capito il meccanismo di impostare la sorgente MIDI della traccia da pilotare all’istanza di Reaktor avente caricato il Deep Time, sarà da fare la stessa cosa anche per queste due DAW.

E qui cascò l’asino: mi sono dovuto subito ricredere davanti al Deep Time che proseguiva la sua corsa inesorabile senza che il synth terzo producesse alcun suono o ricevesse alcun dato midi. Ho scritto subito a Michele e Gabriele spiegando la problematica e nel contempo mi sono lanciato in una ricerca forsennata in quel di Google.

Fortunatamente la gentilezza di Michele e di Gabriele condita con la loro esperienza e accompagnata con il frutto delle mie ricerche hanno fatto “rimettere in piedi l’asino”. Eccomi quindi qui a raccontarvi, nude e crude, come stanno le cose.

Prima di iniziare, parto con la premessa che è, se vogliamo, la causa di tutto: i virtual synth caricati come AU non hanno la possibilità di inviare dati MIDI all’esterno. E’ una prerogativa dello standard Audio Unit, non ci si può fare niente. Oh mamma!! E quindi? Tranquilli, a tutto c’è rimedio fuorchè alla morte: iniziamo dal caso d’uso più facile.

 

Ableton Live!

Le AU non inviano dati MIDI in uscita? Che problema c’è, Ableton Live! supporta anche lo standard VST, uso quello. Ecco quindi i passi da fare: Si carica Reaktor con il Deep Time all’interno di una traccia MIDI, avendo cura di impostare il clock dello step sequencer a “Host”, in modo da sincronizzarlo al clock di Live!

FIGURA2

Si carica il synth da pilotare all’interno di un’altra traccia MIDI e si arma la traccia per la registrazione, sennò ‘un si sente nulla… Nel caso in oggetto, è stato scelto l’ottimo TAL U-NO LX, tra i migliori cloni del Roland Juno 60.

FIGURA3

Si pronuncia ad alta voce “bibidi, bobbidi, bu” per tre volte davanti allo specchio, vestiti da Fata Turchina… scherzo!

Si sceglie la sorgente MIDI della traccia da pilotare, avendo cura di impostarla alla traccia contenente Reaktor (nel nostro caso la traccia 1). Si sceglie poi il canale in input nel menu a tendina più sotto, impostandolo a “Reaktor”.

FIGURA4

Se tutto è stato fatto correttamente, pigiando “spazio” sentirete il vostro synth suonare mentre il Deep Time batte i tamburi a tempo. Qui, un videozzo cotto e mangiato che vi mostra il tutto all’opera.

Facile no?

Veniamo ora al caso difficile…

 

Logic 9 e Logic Pro X

Logic supporta solo le AU. Posto questo assioma, considerato il postulato di sopra in merito alla mancata capacità delle AU di inviare dati midi in uscita, potete facilmente capire il perchè non c’è modo, da interfaccia della DAW, di assegnare come sorgente MIDI di una traccia virtual instrument, un’altra traccia.

Per di più, Logic è controllabile simultaneamente da tutte le sorgenti MIDI attive collegate alla nostra postazione di lavoro e visibili dal pannello “Preferenze Audio/Midi” del sistema operativo Mac OSX. Questa è una feature che a me ha sempre convinto molto, dal momento che ho un unico “environment” da cui posso controllare e manipolare le mie sorgenti MIDI e il tutto si riflette a livello di sistema operativo e non soltanto a livello di singola DAW.

Tralasciando però le considerazioni personali, resta il fatto che quello che abbiamo fatto con Ableton Live!, con Logic…..non ci sono santi….’UN SE PO’ FA!!!

Jupiter-Fidia

Grande Giove, e adesso? E adesso ci ricordiamo che esiste una simpatica prerogativa di Mac OSx che fa proprio al caso nostro: lo IAC Driver.

IAC è l’acronimo di Inter Application Communication e indica di fatto la possibilità di creare tante porte MIDI software virtuali, visibili a livello di sistema operativo, con le quali far comunicare le nostre applicazioni musicali.

Non resta che approfittarne per mettere in comunicazione Logic (nel nostro caso Pro X) con un’istanza di Reaktor standalone che ospita il nostro Deep Time. Si lo so qual è la vostra obiezione: mi piacerebbe avere tutto integrato all’interno di Logic….anche a me, ma accontentiamoci…

Orbene, apriamo il pannello “Configurazione Audio/Midi” di Mac OSX, apriamo la finestra relativa alle preferenze MIDI ed effettuiamo un doppio click su “IAC Driver”.

FIGURA5

Aggiungiamo due porte MIDI virtuali, una chiamata IAC MIDI IN (potete usare il nome che volete, non badate al nome in figura), l’altra IAC MIDI OUT. La prima sarà utilizzata per far ricevere da Reaktor il clock inviato dal Logic. L’altra sarà usata per inviare i dati midi del Deep Time al nostro synth virtuale all’interno di Logic.

 

Apriamo Reaktor standalone, carichiamo il Deep Time e:

  1. Impostiamo le porte MIDI create di sopra, nelle preferenze di Reaktor, come attive;
  2. Abilitiamo il “sync to host” del Deep Time;
  3. Entriamo nel pannello dell’Ensemble, clicchiamo su di essa e rechiamoci, sul pannello di destra, sul tab “Properties” (F4);
  4. Impostiamo il MIDI IN a IAC MIDI IN e il MIDI OUT a IAC MIDI OUT;
  5. Abilitiamo l’opzione “Sync to external clock” nel menu “Settings”;

 

figura 6 new

Reaktor è a posto, ora occupiamoci di Logic.

Carichiamo il software, creiamo una traccia virtual instrument e apriamo le preferenze MIDI di Logic. Spuntiamo la voce “Allow to send song position pointer while playing” e clicchiamo su “Midi Sync Project settings”.

 

figura 7 new

Si apriranno le preferenze di sincronizzazione del progetto caricato. Rechiamoci sul tab “MIDI” per accedere ai parametri relativi al clock.

 

figura 8 new

Abilitiamo l’invio del clock selezionando la porta IAC MIDI IN, abilitiamo il MIDI Time Code selezionando ancora la medesima porta e spuntiamo la voce MIDI Machine Control → Transmit MMC.

 

Chiudiamo tutto, siamo pronti. Se tutto è stato fatto correttamente, vedrete pressappoco quello che succede nel videozzo linkato qui.

Bene ragazzi, tutto qui. Naturalmente tale guida vale per qualunque sorgente MIDI che vogliamo usare per pilotare le nostre tracce contenenti strumenti virtuali, fatene tesoro ed imparatela a dovere.

Sperando di avervi fatto cosa gradita, ringraziando ancora Michele e Gabriele per l’ottimo lavoro svolto (a proposito, è appena uscita la versione 1.1 del Deep Time che aggiunge la piena implementazione del protocollo MIDI e la possibilità di scalare le sequenze utilizzando note suonate su di un controller MIDI esterno), vi rimando al prossimo appuntamento.

 

Felici sincronizzazioni!

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