Moog Analog Delay in formato 500 Lunch Box

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Il formato Lunch Box 500 API è uno standard meccanico (ed elettrico) con cui si possono ospitare moduli di outboard per il recording ed il PA; le dimensioni del cabinet – comprendente anche l’alimentazione e i terminali di connessione audio – ricordano quelle del “cestino della merenda” appartenente alla cultura scolastica statunitense (Charlie Brown insegna…). Già in passato, Moog aveva convertito il potente Low Pass Filter Moogerfooger MF-101 in una unità API 500; ora, è il turno del 104M, Analog Delay, nuovamente inscatolato per fornire 800 millisecondi di delay time BBD nella comodità del formato API.

Di Enrico Cosimi

Non sono tutte rose e fiori, nel senso che il formato API prevede connettività sul pannello posteriore in formato XLR bilanciato o riportati su Multi-D Connector (cui agganciare il classico snake per i cablaggi); in tutti i casi, non si tratta di strutture previste per l’integrazione diretta nel keyboard rack generico… diciamo che l’operazione di conversione API 500 è specificamente mirata al mondo della registrazione pro e semi pro, come anche al mondo del PA creativo. I musicisti “normali” potranno continuare ad utilizzare il delay analogico disponibile nel catalogo dei floor processor Moogerfooger.

 Analog Delay riorganizza tutti i controlli originariamente previsti, più qualche interessante addizione, sullo stretto pannello comandi API – come per il precedente  Low Pass Filter, i comandi principali (Delay Time e Feedback) sono alloggiati in uno stiloso recesso fresato nello spessore del pannello frontale; l’effetto grafico è assai notevole e, con i debiti distinguo innescati dalla rapida lettura dell’estratto conto, la compulsione all’acquisto è assai elevata.

Dall’alto, sono disponibili le regolazione di Input Drive e Output Level, con cui bilanciare la consistenza del segnale audio in ingresso e in uscita (si può pompare il segnale di +32 dB); tre LED di segnalazione visualizzano l’intensità di Level, il blink del Delay Time e l’altro blink della modulazione LFO. In posizione centrale, come segnalato poche righe qui sopra, la manopol(on)a del Delay Time  da 80 a 800 msec su unica corsa, coadiuvata dal miniswitch 0.5x/1.0x con cui dimezzare il tempo di ritardo (come in tutte le unità di ritardo analogiche, quando il tempo si dimezza, l’intonazione sale di ottava). La ricezione dei codici MIDI (ulteriori informazioni in seguito) è confermata da un quarto LED di segnalazione; il bilanciamento Dry/Wet è regolabile con crossfader dedicato; attraverso l’unico ingresso ¼”, si può gestire il Tempo Tap o controllare via CV la velocità delle ribattute.

Manca, apparentemente, tutta la parte di LFO presente nella versione Moogerfooger (LFO Rate, Waveform, Amount): a questo supplisce l’implementazione MIDI che è corroborata da un free editor VST/AU/RTAS che, non solo, apre l’accesso a tutti i parametri di modulazione ciclica, ma garantisce la possibilità di intervenire sui Keyboard Control, sulla Clock Division e Delay Multiplier (fino a 4x il delay time nominale, con naturale produzione di timbriche grunge al di sopra di ogni educata aspettativa.  L’ingresso Tempo Tap può estrarre informazioni di sincronizzazione anche da una traccia audio, ad esempio, la kick drum registrata in precedenza. Due moduli Analog Delay possono essere linkati in stereo.

La disponibilità dell’apparecchio è prevista per Dicembre 2012.

C’è giusto il tempo per procurarsi un Lunch Box cabinet vuoto…

Il prezzo, purtroppo, è allineato a quello dell’outboard boutique: novecentonovantanove dollàri che, tra IVA, OVA e UVA, da noi potrebbero diventare novecentonovantanove euro. Sob.

 

 

 

 

 

Tags: , , , , ,

Trackback from your site.

Leave a comment

Inserisci il numero mancante: *

ga('send', 'pageview');