Masterclass di ROLAND KUIT – Programming Strategies for Virtual Modular Synthesizers
I sintetizzatori non sono macchine facili da programmare… cioè, è facile fare sempre le stesse cose, ma è difficile avere un approccio originale che porti a timbriche diverse dal solito.
Roland Kuit, formatosi presso il centro di Fonologia di Utrecht, è uno dei più brillanti, originali, innovativi programmatori attualmente attivi nel panorama internazionale. Forte di una seria ricerca sul Clavia Nord Modular G2, ha realizzato “SoundLab II“, un distillato di sapienza sintetica con cui guida il musicista nelle più complesse procedure di programmazione timbrica applicabili alla maggior parte delle macchine hardware e software attualmente disponibili sul mercato.
Sonus Factory, in collaborazione con Audio Central Magazine, è onorata di ospitare Roland Kuit per un imperdibile workshop sulla programmazione dei sintetizzatori;
Un pomeriggio di approfondimento e di approccio innovativo alla gestione del sintetizzatore che – senza troppe chiacchiere – è indispensabile frequentare per poter entrare in contatto con uno dei più preparati e imprevedibili geni dello strumento.
Il workshop si terrà in lingua inglese, con la traduzione in italiano curata da Enrico Cosimi.
Maggiori Info
Quando: Mercoledì 9 Gennaio 2013
Richiedi Info in Segreteria Sonus Factory: Tel. 0645421624 – segreteria@sonusfactory.com
oppure compila la form web
Tags: Roland Kuit, sonus factory
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Comments (5)
Antonio Antetomaso
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Enrico, due domandine, se è possibile:
1) Qualche anticipazione sul prezzo?
2) Ha senso anche per utenti non possessori di Nord Modular G2?
Grazie.
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Enrico Cosimi
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il prezzo (if any) non dovrebbe essere allucinante
i concetti espressi sono assolutamente trasversali; ovvio che se hai un davolisynth non riuscirai mai a metterli in pratica…
altrettanto ovvio che, essendo il NMG2 un sistema “tosto” è facile che alcune cose siano di livello raffinato 😉
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Antonio Antetomaso
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Grazie delle info. 😉
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ferdinando sorbo
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da hegel in poi,si e’ compreso che e’ lo strumento/mezzo adoperato che crea l’opera artistica….ma e’possibile che strumenti magnificati come il nord modular g2 se usato in modo convenzionale non generi alcunche’ di interessante,mentre un uso inappropriato invece stile cage insomma.riesca a dare risultati nuovi….un anonimo synth software di una sperduta universita’ dell’australia tanto per fare un esempio.puo’ fornire risultati sonori sorprendenti….mentre pubblicizzati/ magnificati strumenti con uno sguardo al passato per di piu’,diano risultati mediocri/scialbi,ma tutto e’ soggettivo si sa’…
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Enrico Cosimi
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come al solito, dipende da “come” si usano le cose… 😉
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