Linee guida per la programmazione dei sintetizzatori – sesta parte
A metà strada nel percorso di costruzione della timbrica synth lead, è il momento di caricare un doppio generatore d’inviluppo, con cui differenziare l’articolazione di volume da quella dedicata al parametro ritenuto più significativo per la tenuta espressiva del suono.
Di Enrico Cosimi
La libertà di articolazione, per contenuto armonico, ampiezza, simmetria delle onde quadre ed eventuali oscillatori sotto hard sync, non può essere sottovalutata durante le fasi di programmazione timbrica del Lead Synth.
Raddoppio dell’inviluppo
E’ una modifica molto semplice da portare a termine: il secondo generatore d’inviluppo viene dedicato prima al controllo della frequenza di taglio nel filtro e, poi, anche al controllo dell’intonazione per il secondo oscillatore che – ricordiamo – può essere arbitrariamente subordinato al regime di Hard Sync.
Qui sopra, il comportamento con l’inviluppo collegato anche al secondo oscillatore; per comodità, si è sostituito, nell’interruttore MOD SEL, il segnale proveniente del LFO con quello prodotto dal nuovo secondo generatore d’inviluppo.
Gran finale: effetti
Il suono del SYNTH LEAD può essere drasticamente arricchito inserendo all’uscita del Filtro un modulo di distorsione (ma non deve neppure essere sottovalutata la distorsione in ingresso al filtro) e, in uscita all’amplificatore, una catena di effetti più o meno articolata; l’immagine qui sopra suggerisce una versione fin troppo ridondante composta da Phaser – Delay – Chorus – Reverb. Non è ovviamente necessario utilizzare tutto insieme…
Patches di riferimento nella sound library Clavia
- 1-02 BackTo 72
- 1-17 Lead Variations
- 1-75 Lead NL3
Tags: synth program, tutorial
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