Le master keyboard secondo Musikmesse

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Events, Frankfurt MusikMesse 2012, Gear

Come era facile immaginare, uno dei fronti caldi dell’ultimo Musikmesse è stato quello relativo alle master keyboard, alle periferiche di controllo “a forma di tastiera”, che ormai sono entrate nell’uso comune di tutti i musicisti computer based. Da questo punto di vista, l’offerta è tale da confondere le idee anche elle persone più metodiche.

di Enrico Cosimi

AKAI MAX49

Quarantanove tasti semipesati, con possibilità di controllare direttamente apparecchiature analogiche CV Gate (…un ritorno neanche tanto inaspettato!) e MIDI tanto su connettore din pentapolare che su porta USB. La struttura di controllo prevede dodici pad dinamiche retroilluminate e otto touch slider di facilissima gestione a sfioramento, con possibilità di completa mappatura da parte del musicista. Non mancano pitch e modulation wheel.

Punto di forza dell’apparecchio, la possibilità di sfruttare un arpeggiatore interno a otto linee e uno step sequencer interamente programmabile.

Endeavour

Definirla master keyboard è a dir poco riduttivo… sicuramente, la nuova tastiera Endeavour è destinata a far parlare di se – se non altro per le coraggiose soluzioni adottate. Si tratta di un keyboard controller a 48 (si, 48… manca il do acuto!!!) tasti, di passo più o meno regolare, ma di lunghezza ampliata per poter alloggiare un sensore longitudinale, indipendente per ogni tasto. Il musicista può strusciare con il polpastrello lungo la parte aggiuntiva di ciascun tasto e generare un codice di controllo che viene trasmesso sotto forma di aftertouch polifonico. In questo modo, imparando un nuovo modo di gestire la tecnica pianistica, si può aprire ogni nota dell’accordo, facendo lavorare il controller individuale che – ovviamente – deve essere ricevuto, interpretato e applicato nell’unità di playback collegata a Endeavour. Nell’esemplare a nostra disposizione, il compito era sostenuto da una ensemble di Reaktor 5.6, che interpretava, appunto, il polyphonic aftertouch applicandolo a diversi parametri significativi della sua struttura di sintesi.

Punto ancora da risolvere, la difficoltà d’accesso alle posizioni più interne: lo spessore obbligato del sensore ha comportato un incremento nell’ingombro dei tasti neri e, di conseguenza, la mano del musicista non riesce a raggiungere agevolmente le posizioni comprese tra fa diesis e sol diesis  – o, simmetricamente, tra do diesis e re diesis. Se sono rose…

Farfisa

Quattro modelli di mini controller USB: Mini Key, Mini Pad, MIni Control e Mini KPC. Gli apparecchi offrono due ottave di tastiera meccanica passo mini (tanto in versione standalone, quanto in integrazione con slider e otto pad sensibili – nel modello KPC), otto + uno (eh eh) slider e rotary indirizzabili, con controlli di trascinamento e switches programmabili, dodici pad sensibili alla dinamica. La compatibilità è garantita Win 7 – Mac OsX; gli hardware sono forniti in bundle con Groove Machine e MIDI Jazz++.

ICON

Gremite di controlli, le tre master keyboard Inspire 5G2, &G2 e 8G2 offrono tastiera semi pesata piano style a cinque, sei e otto ottave, drum pad sensibili alla dinamica, quattro device MIDI esterni simultaneamente riconoscibili e mappabili, touch pad XY assegnabili, 12 trigger pad interne liberamente assegnabili, con quattro layer indirizzabili. In aggiunta, non mancano 9 fader, 8 encoder doppia funzione (enter & rotate), jog/shuttle wheel, tasti di trasporto, slot di espansione per i moduli d’espansione Synth Series e Satellite Series messi in cantiere da ICON per la  generazione sonora e il transito dell’audio digitale.

Gli apparecchi sono compatibili con Win 7, Mac OsX e supportano il Mackie Control per Cubase, Nuedo, Samplitude, LogicPro (con tanto di MIDI Learn) e Ableton Live.

Line 6 MobileKeys

Due nuovi modelli, a 49 e 25 tasti, con connettività pensata tanto per la vita on the move quanto per la programmazione in studio (ma non solo…); tutte e due le tastiere sono infatti dotate di prese USB e Mobile per andare direttamente dentro  vari iDevices. Le funzionalità di performance comprendono Pitch e Mod wheel, controlli di volume e panpot, trasposizione di ottava bidirezionale. Usando le note in modalità shift, si raggiungono i comandi di transpose, MIDI channel, program change, velocity curve, controller assign, eccetera. In aggiunta, sono disponibili i collegamenti per pedali sustain e expression. I due apparecchi sono buss powered.

Nektar Panorama P4

All’insegna della massima integrazione, la P4 è un controller 4 ottave specificamente studiato per velocizzare il workflow con Propellerheads Reason. Tutto, ma proprio tutto, può essere comandato direttamente dalla plancia della tastiera, compreso il preascolto delle patches direttamente dalla finestra browser; il musicista può dimenticare trackpad e mouse, potendo contare direttamente sulle strutture integrate di mixer, channel strip, master, display OLED con numerosi tasti funzione, fader motorizzato per la gestione della track navigation.

Tra l’altro, con le nuove funzionalità di Rack Extensions messe in cantiere da Propellerheads (cioè la possibilità di inserire qualsiasi plug-in terze parti all’interno del Reason Rack, purchè appositamente compilato per la compatibilità…), questo potrebbe essere veramente il momento giusto per il grande salto.

Novation Impulse

Come al solito per Novation, disponibili a 25, 49 e 61 note, i tre modelli dialogano su MIDI/USB e sfruttano fino in fondo le possibilità di controllo offerte da Automap 4, per il riconoscimento e la mappatura automatici dei parametri operativi di quasi tutti i plug-in attualmente diffusi sul mercato. La superficie di controllo è liberamente configurabile e contiene 8 pad detro illuminate, con Roll e Arp indirizzabili, più otto controlli rotativi assegnabili e un set completo di comandi di trascinamento (per il modello 25 note); i comandi includono anche nove slider incassati nei modelli a 49 e 61 tasti, con nove selettori indirizzabili; per tutte e tre le apparecchiature, c’è l’ampio display grafico con cui intervenire in editing. Il tasto, semipesato, ha il caratteristico “ricciolo” da pianoforte acustico.

Samson Graphite 49

In bundle con Native Instruments Komplete Elements, Graphite 49 offre quattro ottave semipesate, con aftertouch, nove fade, otto encoder e sedici interruttori programmabili e mappabili sulle funzioni richieste dalla DAW ospite. Quattro pad sensibili alla dinamica, per due banchi, permettono la gestione di drumsound e sample a impiego ritmico. Quattro zone di trasmissione per split e layer, curve di velocità regolabili, alimentazione USB.

 

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Comments (3)

  • Antonio Antetomaso

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    Quella che ti ha impressionato di più?
    Specie come rapporto qualità/prezzo….

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  • Enrico Cosimi

    |

    mah… per il cv/gate, akai è imbattibile; per le prestazioni, novation e samson sono in cima alla mia wish list……..

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    • Antonio Antetomaso

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      Thx

      Reply

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