KORG Minilogue: aggiornamento soft

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

Dopo il grande successo iniziale, era facile aspettarsi la fase di analisi, correzione e messa a punto. KORG Minilogue non fa eccezione e, puntuale, arriva la revisione soft che corregge diversi bug, ma sopratutto aggiunge il tanto desiderato comportamento Hold all’Arpeggiatore di bordo.

Di Enrico Cosimi

minilogue

Su diretta segnalazione di Raffaele Mirabella (colonna portante di EKO Music Group, Importatore italiano del marchio KORG), evidenziamo i punti più importanti del nuovo aggiornamento…

  • Arpeggio Hold raggiungibile tenendo premuto il tasto #7 ARP per più di un secondo; in maniera simile, si esce dal comportamento di Hold riperdendo il tasto # 7.
  • Minor Bug Correction; pochi errorucci qua e la sono stati corretti nella tenuta complessiva dello strumento.
  • MIDI CC Remapping; sono state modificate le mappature dei MIDI CC corrispondenti ai controlli di bordo.

Questi i due link – ancora, grazie a Raffaele Mirabella – per scaricare gli aggiornamenti e installarli nel KORG Minilogue partendo da ambiente Mac e ambiente Windows.

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Comments (25)

  • Camillo

    |

    PS.
    anche i Manuali d’Istruzione (scaricabili dal sito Korg) sono stati aggiornati con le novitá.

    Prof. sempre in attesa di una Sua recensione :) non vedo l’ora di sentire il Minilogue tra le sue mani.

    Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    non vorrei dire, ma mi sembra sia già stata pubblicata…

    Reply

    • Camillo

      |

      …sí, ma il bello sará vederlo tra le sue mani, quindi mi coreggo…video recensione.

      Reply

  • mongio

    |

    Ottima notizia, l’hold, provato ieri ser. Ho visto che il cc 64 non è più assegnato ai controlli interni, chissà se è assegnato al sustain…stasera verifico.
    Nella mia wishlist rimane il transpose del sequencer :-)

    Reply

  • fede

    |

    Buongiorno Professore,
    da un po’ di tempo sto guardando i suoi video e leggendo i suoi articoli. Appassionanti, sinceramente. Ho visto che risponde a qualche commento, e così provo a farle una domanda.. Sono un giovane aspirante musicista, chitarrista, che si sta affacciando al mondo dei sintetizzatori. E così devo giungere al primo acquisto: mi servirebbe un sintetizzatore dal suono migliore possibile, con un budget però limitato: entro gli 800 euro. Considerando che già posseggo un waldorf blofeld, mi servirebbe un sintetizzatore per dei bassi potenti. Può darmi un consiglio? Tra le possibilità, la più furba mi sembra il moog slim phatty, ma ho visto anche il korg ms-20, e l’artura minibrute, che sono interessanti, o i dave smith.. Insomma, le chiedo un consiglio, considerando che mi servirebbe per creare basi di musica elettronica sulle quali cantare (genere pop) e vorrei non aver bisogno di altro, almeno per un po’.
    Grazie in anticipo!

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      sono tutte macchine adatte a fare synth bass, ma ciascuna ha una “personalità timbrica” che la rende unica rispetto alle altre

      generalizzando MOLTO, è facile banalizzare dicendo:

      – moog è grasso e enorme
      – korg è aggressivo e acido
      – arturia è unico, in bene e in male

      ovviamente, devi scegliere in base a quello che ti serve di più

      😉

      Reply

      • federico

        |

        Gentilissimo Professore! Prima o poi verrò a fare un corso da lei, prima o poi!
        Grazie

        Reply

  • Valerio

    |

    Carissimo Enrico finalmente sono riuscito, dopo varie tribolazioni, a prendere il Minilogue. Adesso il mio set-up è così composto:

    -Yamaha Motif XS8; -GEM S2 Turbo; -Roland JD-XI; -Roland Aira System 1M;
    -Novation Ultranova; -Korg Minilogue

    -Scheda Audio: RME Fireface UCX

    -Mixer: Mackie 1402 VLZ3

    -Monitor Audio: EVENT TR8

    -Cuffie Monitor: AKG K712 Pro

    -Microfoni: Rode NT1; Shure SM58

    Il tutto gira intorno ad un PC “ben carrozzato” di cui non sto ad elencarti i vari componenti per non tediarti troppo…

    La mia domanda è questa: come far coesistere e ben-lavorare tutte le macchine insieme tra loro (collegamenti vari midi,CV gate,audio in…ecc.), rapportandoli infine al PC.
    Sembra una domanda scontata, ma mi farebbe veramente piacere un tuo AUTOREVOLE parere al riguardo.
    Ti ringrazio anicipatamente per la tua risposta, Saluti.

    Valerio

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      Caro Valerio,
      complimenti per la strumentazione.

      Ci sono due maniere per mettere tutto sotto controllo MIDI:

      a) sistema “a stella”: tutte le macchine sono collegate MIDI Out-In e In-Out a un’unico MIDI Router dotato di 8 o più ingressi e uscite; volta per volta, selezioni la macchina dalla cui tastiera vuoi suonare e la “metti in contatto” con il PC, mentre le altre ricevono solamente.

      b) sistema “thru box più master keyboard”: decidi, una volta per tutte, quale è la tastiera, di quelle disponibili, che vuoi avere SEMPRE sotto le dita, e la colleghi MIDI Out-In al PC; tutte le altre macchine sono collegate solo in IN, ricevendo dati dalla Thru Box che sdoppia l’uscita MIDI del computer stesso. Ovviamente, il sint che usi come “master”, dovrà essere messo in Local Off, per evitare raddoppi di generazione sonora.

      Fammi sapere

      Reply

  • Valerio

    |

    Grazie per la tua consueta e tempestiva “responsività”…
    Vedrò al più presto di organizzarmi al meglio come da tua indicazione.
    Penso che adotterò il sistema b), usando la Motif come Master; dovendo usare una Thru Box, quanti IN – OUT dovrebbe avere?… e cosa TU senti di consigliarmi, d’istinto, tra le due opzioni da te proposte?
    Nel caso, quali macchinette MIDI da te esposte mi consiglieresti?
    Ti rinnovo i ringraziamenti e i Saluti… (mi dispiace di non poterti annoverare tra le amicizie suFB,in quanto il tuo profilo risulta essere very full…
    Massimo Rispetto.

    Valerio

    Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    Ciao Valerio,
    la soluzione con la thru box e la Motif come master è la più logica; una thru box vale l’altra; controlla sul catalogo KENTON e sicuramente trovi quello che ti serve…

    Reply

  • Edoardo Franchi

    |

    Buongiorno Enrico, ma il famoso bug del click sull’inviluppo è stato risolto? Grazie per la sua attenzione e per il suo lavoro.

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      quello in particolare non lo so, ma con l’aggiornamento hanno aggiunto il comando hold per l’arpeggio!!!

      Reply

  • Valerio

    |

    Salute a te Enrico. Innanzitutto ancora complimenti vivissimi per l’esauriente Synth Day da te condotto presso Pro Music a Bari…
    Volevo chiederti, dato che ho il manuale istruzioni in italiano del Novation Ultranova da te tradotto per la Midiware, se fosse possibile avere anche quello del Minilogue: ma è possibile che la lingua italiana sia così boicottata?
    Spero di rincontrarti ad un prossimo seminario, grazie.

    Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    Carissimo Valerio,
    sono contento che il Synth Day sia andato bene; anche io mi sono divertito parecchio.

    Non ricordavo di aver tradotto il manuale dell’Ultranova – è probabile che l’abbia fatto Andrea Pozzi; io mi ero divertito a tradurre quello della Bass Station II per “motivi didattici”.

    E’ altrettanto probable che EKO, l’importatore ufficiale KORG per l’Italia, abbia curato una traduzione del manuale Minilogue; contattali direttamente.

    A presto
    enr

    Reply

  • antonio

    |

    Grazie per il lavoro di divulgazione che riesci a fare …. veramente prezioso!

    tra Bass Station II e Korg Minilogue… quale dei due è più usabile e offre maggiori soddisfazioni in ambiente….da ‘palco’ ?

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      il minilogue è polifonico, con un delay – non sincronizzabile – a bordo… è difficile paragonarli. dipende da quello che ti serve…

      Reply

  • Valerio

    |

    Buona sera Sig. Cosimi, mi aggiungo alla valanga di persone che le chiedono un consiglio, non volevo disturbarla ma ho molta fiducia di lei.
    Possiedo un Korg Minilogue da circa un anno, ultimamente ho aggiunto qualche effetto della TC Electronic (delay, reverbero e flanger) per migliorarne il suono ed il risultato si è rivelato molto positivo, almeno per i miei gusti. Ora vorrei sperimentare una diversa strada per ampliare i suoni del Minilogue perchè vorrei togliere gli effetti e collegare l’ NYX ed EREBUS della Dreadbox. Secondo lei la scelta è azzeccata? Cosa mi consiglia? Avevo letto un suo articolo sul MOONWIND JOMOX, potrebbe andare meglio?
    La ringrazio in anticipo per la sua cortese attenzione.
    Valerio Capriotti

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      il moonwind è molto divertente, ma costa un sacco di soldi; prenderei in esame – se ne trovano a decine usati – i pedali TC Electronic, Strymon, Eventide, Electro Harmonix… non ho molta simpatia per Dreadbox, che non mi sembra offrire prestazioni paragonabili al prezzo richiesto 😉

      Reply

  • Davide

    |

    Buongiorno Enrico,
    Complimenti per il lavoro che svolgi!
    Senti, sono indeciso tra un minilogue e la bs2.
    Ho un piano digitale yamaha. Secondo te quale dei due synth è complementare a questo piano, che potrei usare come ext in a entrambi? Anche se la bs2 è mono? Cosa ne verrebbe fuori?
    Grazie mille.

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      il minilogue è polifonico a quattro voci, quindi più versatile… bisogna capire se ti torneranno comodi i tasti “mini”

      Reply

  • federico

    |

    Salve, l’ho comprato nuovo e dentro la scatola non c’era nessun manuale. Perché? E’ normale? Su internet ne ho trovato uno in inglese, ma in italiano non esiste proprio che lei sappia? Grazie

    Reply

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