Frap Tools Falistri

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Falistri è un modulo multifunzione che riprende, potenziandole, antiche intuizioni di Serge Tcherepnin e Don Buchla; attraverso l’integrazione di cinque diverse unità operative, l’utente EuroRack non convenzionale potrà accedere a significative funzioni di controllo e audio. Grafica altrettanto non convenzionale, ormai uno standard di Frap Tools (che, per fortuna, non raggiunge la perversione fumettara di taluni, deprecabili, progettisti pre-Champollion) e costruzione robusta sono ormai lo standard di tutti i moduli capitanati da Simone Fabbri. La versatilità delle prestazioni e pari solo alla densità dei controlli e delle connessioni sul pannello frontale.

Di Enrico Cosimi

falistri

In termini sobri, Falistri è principalmente un movement manager multi funzione, cioè un generatore di controllo transiente/ciclico con ampi margini di personalizzazione da parte del musicista. In aggiunta, sono disponibili un doppio frequency divider con sezioni collegate in cascata, uno slew limiter lineare e un moltiplicatore a quattro quadranti per la modulaione bilanciata (gli amici lo chiamano ring modulator).

L’idea di oltrepassare il confine che separa il generatore d’inviluppo transiente dall’oscillazione ciclica di un lfo è abbastanza antica ed è stata – con alterni risultati – inseguita da Serge Tcherepnin con il suo Dual Slope Generator, Don Buchla con il qudruplice generatore di funzioni e Peter Zinovieff/David Cockerell con il loro Trapezoid Generator. Di base, basta prendere un generatore d’inviluppo AD/AR, portarlo in condizione dual counter AD, fargli generare un impulso a fine ciclo (EOF-End Of Fall o EOC – End Of Cicle nei diversi dialetti della terminologia californiana) e inviare l’impulso alla porta Trig In del circuito stesso: instant loop cioè low frequency oscillation con forma d’onda risultante dalla simmetria/asimmetria di attacco e decadimento. Si ottiene in questo modo una densità di funzioni per centimetro quadro che è alla base delle filosofie Serge e Buchla, e che ha trovato ampio riscontro nella comunità modulare diversamente convenzionale. Falistri va oltre l’impostazione storica.

 

Il modulo

Come accennato in precedenza, contiene due generatori di funzione (giallo e verde) indipendenti nel corredo comandi e nel comportamento, un balanced ring modulator a quattro quadranti, uno slew limiter e una coppia di frequency divider indipendenti, ma interconnessi a cascata.

 

Generatore di funzioni

Ciascun generatore può essere liberamente configurato nelle traiettorie di attacco e decadimento, curvandole e deformandone con continuità l’andamento logaritmico, lineare, esponenziale in modo indipendente per ciascuno stadio; a parità di durata, cambierà la pronuncia del segnale di controllo applicato – ad esempio – alla cutoff frequency di un filtro, o al gain di un amplificatore o al wavefolding di un’onda sinusoide. Come è facile immaginare, se si accorcia la durata dei due tempi di salita e discesa, si possono raggiungere frequenze audio e il modulo diventa un doppio generatore timbrico di emergenza (l’emergenzialità è citata nella manualistica originale Serge e oggi snobiticamente negata dai tutti gli utenti diversamente convenzionali precedentemente citati… sic transit gloria mundi) che può essere usato con profitto per ampi contesti di produzione musicale elettronica.

Per facilitare la programmazione, sono previste regolazioni indipendenti di durata e curvature in ciascuno dei quattro stadi (due per generatore); un interruttore di tempo scala le durate in due escursioni ben diversificate.

Come è logico attendersi, il comportamento di ciascun generatore di funzione (potete chiamarlo inviluppo, lfo, oscillatore degenerato, primo motore…) può essere innescato manualmente agendo sul bottone Trig di pannello o a distanza collegando una sorgente adeguata alla porta di Trig.

In tutti i casi, il circuito potrà eseguire one shot la sequenza Attack -Decay, o potrà interpretare la persistenza del Gate come prolungamento artificiale Attack – Max Level Sustain – Release, o potrà entrare in modalità Loop Attack – Decay per proseguire l’auto oscillazione all’infinito. Oltre alla triplice selezione locale di comportamento, è possibile innescare a distanza il loop e/o l’interpretazione/sustain della persistenza di Gate. Il loop può essere forzato con il collegamento di un Gate On all’ingresso di controllo dell’interruttore, il generatore di funzione parte ogni volta che riceve – alla porta dedicata – un Trig o un Gate.

I due generatori di funzione possono lavorare in quadratura, cioè facendo staffetta con il primo generatore che esegue il segmento di salita e il secondo che viene innescato dal segnale EOR – End Of Rise – del primo; in questo modo, si possono costruire comportamenti assai complessi.

Altrettanta complessità è raggiungibile modulando dall’esterno i tempi programmati per Attack e Decay (ad esempio si può mettere il primo generatore di funzione in comportamento loop e poi modulare uno o tutti e due i suoi parametri con la lenta escursione di valori programmata AD nel secondo generatore di funzione…); la struttura prevede ingressi dedicati di modulazione per Attack, Decay o Attack-Decay simultaneamente controllati dall’esterno; quest’ultimo comportamento è da preferirsi quando – attraverso modulazione simultanea – si vuole controllare la frequenza del generatore attraverso controllo V/Oct per suonare intonazioni prevedibili.

I due generatori di funzione sono uguali nella concezione, ma…

Il generatore verde può essere personalizzato dall’utente agendo su uno switch raggiungibile nel retro del modulo: se l’interruttore è in posizione To Rise (verso il basso), il comportamento dei due circuiti è identico; se l’interruttore viene alzato verso la posizione On Rest il generatore risponderà al trigger/retrigger solo quando si trova in pausa (cioè non permetterà all’impulso esterno di spezzare il profilo di Attack/Release impostato). Il risultato ricorda quello ottenibile attraverso generatore di formanti (se il ciclo è in banda audio) o divisione di frequenza (se in banda sub audio e se il ciclo verde è più lungo di quello giallo).

Se si innesca il modo Quadrature, il funzionamento del micro switch è ignorato. 

Ciascun generatore è dotato di cinque uscite indipendenti e simultanee, relative a:

  • Gate Out End Of Rise EOR
  • Gate Out End of Fall EOF
  • Control Voltage Out Bipolar +/-5V
  • Control Voltage Out Unipolar 0/+10V
  • Control Voltage Attenuverded +/-10V

 

Peculiarità del modo Quadrature

Come accennato in precedenza, il modo Quadrature subordina l’innesco (la partenza) del secondo generatore di funzioni al termine della fare Rise nel primo generatore. In questo modo, si possono ottenere sequenze di transizioni/voltaggi di questo genere:

  • Inizio ciclo – giallo esegue il Rise Time
  • Giallo termina il Rise Time – verde inizia Rise Time, Giallo si stabilizza in Hold
  • Verde termina il Rise Time – giallo inizia Fall Time, Giallo si stabilizza in Hold
  • Giallo termina il Fall Time – verde inizia Fall Time, giallo si ferma
  • Verde termina il Fall Time – fine del ciclo.

 

Uscita Max

Realizza il comportamento Min/Max (o analog OR), paragonando due tensioni analogiche di controllo a profilo variabile ed emettendo un terzo profilo sempre corrispondente al massimo risultante. In questo modo, si possono fondere le due uscite delle funzioni gialla e verde in un unico CV di inviluppo particolamente articolato.

 

Sezione Frequency Dividers

Un divisore di frequenza è un circuito in grado di interpretare un segnale passante (treno di impulsi, segnale audio) applicando un criterio di divisione fisso (come in questo caso) o impostabile dall’utente. I due divisori di frequenza di Falistri possono essere interpretati come flip/flop (gli impulsi dispari passano, quelli pari sono smistati diversamente) o come processore di sub-ottava (se applicati a una frequenza audio che viene divisa per 2); le due sezioni sono collegate in cascata e agiscono ogni volta che interpretano un transiente positivo (da basso a alto) nel segnale presente.

Ciascuna sezione è dotata di ingresso e uscita /2; le due sezioni sono normalizzate internamente per ottenere /4; l’uscita di ciascuna sezione può essere impostata per lavorare nel range 0/+10V o -5/+5V.

Se, normalmente, le sezioni possono produrre rinforzi audio alle ottave inferiori, o dimezzare la densità di eventi isoritmici, applicando ai circuiti un flusso di dati randomico, si otterranno profili di uscita di peso dimezzato o ridotto a un quarto, con somiglianza generica al flusso originale, ma nuovo valore espressivo. Da provare per costruire flussi pseudo-autogenerativi. 

 

Four Quadrant Multiplier

E’ un moltiplicatore “semplice” (o, se preferite, un modulatore bilanciato) in grado di interpretare ad ambedue gli ingressi carrier/modulator segnali di tipo bipolare. Questa peculiarità lo differenzia dal normale amplificatore (che è “sbilanciato” in quanto attivo nei soli due quadranti positivi) e ne candida normalmente l’uso non solo come modulatore di ampiezza C, C+M, C-m (basta ridurre il segnale mod a unipolare 0/+1), ma anche come ring modulator, ottenendo in uscita i soli C+M e C-M. Il modulo è accoppiato DC e può gestire tanto segnali di controllo (ad esempio, le funzioni generate dalle sezioni gialla e verde…) quanto segnali audio veri e propri.

La natura sensibile del circuito (un vero timidone…) richiede la taratura attraverso micro trimmer sul pannello frontale per azzerare l’ingresso superiore e raggiungere il funzionamento perfettamente bilanciato di modulazione ad anello.

In base alla consistenza e polarità dei due segnali applicati, è possibile ottenere diversi comportamento dal moltiplicatore a quattro quadranti:

  • se il segnale carrier è bipolare e il modulante inferiore è unipolare e non raggiunge la banda audio, il circuito lavora come normale VCA;
  • se il segnale carrier è bipolare e il modulante inferiore è unipolare, ma raggiunge la banda audio, il circuito lavora in Amplitude Modulation, producendo coppie di armoniche collaterali sideband pari alla somma C+M e C-M di ciascuna componente armonica presente nei due segnali;
  • se tutti e due i segnali sono bipolari, il circuito esegue una modulazione bilanciata Ring Mod, emettendo solo la somma C+M e sottrazione C-M di ciascuna componente armonica presente nei due segnali; all’uscita del circuito non ci sarà traccia (occhio alla regolazione del micro trimmer) del segnale originale carrier;

 

Slew Limiter

Uno Slew Limiter agisce sugli eventuali bruschi cambimenti di valore nel segnale in ingresso attraverso integrazione: se il segnale passa da 5 a 9, il circuito si occupa di creare i valori intermedi 5, 6, 7, 8, 9 rendendo fluida la transizione.  In modo classico, uno slew limiter applicato al CV emesso dalla tastiera e inviato agli oscillatori produce il portamento; in maniera altrettanto classica, lo slew limiter applicato all’uscita di un sample & hold permette di rendere sempre più smoothed l’uscita originale stepped.

Lo Slew Limiter di Falistri offre due controlli di intervento indipendente per le transizioni di valore da basso verso l’alto e dall’alto verso il basso.

 

In uso

Falistri può sostituire con successo tutti i moduli che offrono lo stesso approccio function generator/envelope/LFO, con maggior possibilità di controllo sull’emissione e maggiore versatilità nelle applicazioni pratiche.

In aggiunta, è inzeppato di ineressanti tool che aumentano in modo significativo la sua potenza operativa: tanto lo slew limiter, che il doppio divisore di frequenza, ma ovviamente anche il moltiplicatore a quattro quadranti permettono di lavorare in modalità sub oscillatore, o per estrarre eventi più rarefatti a partire dallo stesso treno di impulsi, o di integrare e addolcire cambiamenti di cv eventualmente troppo bruschi (a margine, uno slew limiter lavora come blando low pass a -6/-12dB, quindi è utilizzabile anche in audio…).

La versatilità del comportamento amplifier/amplitude modulation/ring modulation seppellisce letteramente quanto ottenibile con i classici dual generator normalmente diffusi in ambiente EuroRack.

La grafica di pannello, pur richiedendo 10 decimi di accuratezza, è chiara nella simbologia e aiuta nella navigazione all’interno della affollata superficie di controllo. Nulla da dire sulla costruzione: attenti a non farvelo cadere su un piede… potreste farvi male.

Un gran bel modulo, assolutamente consigliato.

Tags: , ,

Leave a comment

Inserisci il numero mancante: *

ga('send', 'pageview');