DSI Pro2: un’anteprima

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Da quasi quarant’anni a questa parte, quando Dave Smith si muove (sia per fare sintetizzatori hardware, che software, sia per configurare codici d’interfacciamento), il mondo della musica elettronica ringrazia reverente. Oggi, alla presentazione del nuovo sint Pro 2, la cosa potrebbe ripetersi con puntualità. Tutto sta nell’avere sufficiente pazienza e confermare le positive impressioni preliminari con un bel giro sul primo esemplare disponibile.

Di Enrico Cosimi

DSI Pro 2 front

Il Pro 2 è stato definito da Smith “il più potente mono synth mai concepito” e, per certi versi, gli si può dare ragione – anche se il concetto di mono synth è talmente ampio da poter trovare numerosi appigli pro/contro una simile affermazione. Di fatto, l’apparecchio, visibile nelle immagini e ascoltabile in diversi video che stanno girando sul tubo, sembra veramente irresistibile, anche a fronte di un prezzo che – configurato sui 1800/1900 euro – non sembra destinato alla fascia più amatoriale dell’utenza.

L’impostazione di famiglia rimane quella pionierizzata con l’Evolver e successivamente perfezionata con la serie P; ma, questa volta, ci sono interessanti fughe in avanti (tanto qualitative quanto quantitative) che rendono l’oggetto particolarmente interessante.

 

Il solito incontentabile potrebbe dire: perché non prevedere una versione polifonica dell’apparecchio, sfruttando il canale di voce appena messo a punto per il Pro 2?

 

Dotato di più di 50 potenziometri e 65 interruttori sul pannello comandi, l’apparecchio privilegia un approccio diretto alla programmazione; l’accesso ai menu parametrici è ridotto al limite. Pitch e mod wheel retroilluminate, con escursioni indipendenti regolabili; due sezioni di controllo pad/pressure indirizzabili e latchabili, come nella Tempest e nel Pro 12.

La tastiera, semi pesata synth action, è sensibile alla dinamica e all’aftertouch; l’estensione copre tre ottave e mezza – in stile Minimoog – dal Fa basso al Do acuto.

L’apparecchio può memorizzare 396 timbriche User e offre altrettante locazioni Factory; i suoni possono essere organizzati in playlist che velocizzano la selezione timbrica dal vivo.

La costruzione è in lamerino metallico, con fianchetti e sotto tastiera in noce massello. Il peso è pari a 8 chili e mezzo, con alimentatore interno

DSI Pro 2 rear

Di seguito, le (nude) caratteristiche tecniche riportate sulla homepage del prodotto – ciascuno sarà in grado di trarre le proprie conclusioni:

 

Oscillatori

  • Quattro oscillatori realizzati attraverso DSP, più un sub oscillatore sinusoide.
  • Quattro forme d’onda classiche (saw, square, triangle, sine) per ciascun oscillatore.
  • Dodici forme d’onda complesse selezionabili indipendentemente per ciascun oscillatore.
  • Tredici superwave ottenute per modulazione, comparazione e sfasamento/raddoppio.
  • Tre tipi di noise per oscillatore (bianco, rosa, violetto).
  • Shape Modulation, pulse width, superwave detune indipendenti.
  • Cross modulation tra oscillatori, FM e AM indipendenti.
  • Hard sync, glide time individuale per oscillatore, oscillator slop(e) regolabile per variare la durezza della forma d’onda.

 

Gestione della parafonia

In maniera del tutto negata agli strumenti analogici, il Pro 2 può sfruttare i quattro oscillatori accoppiando loro altrettanti inviluppi indipendenti, con i quali articolare parafonia a quattro voci che confluiscono nello stesso filtro senza gli effetti collaterali tipici della parafonia “di ripiego”.

 

Effetti di “caratterizzazione” pre filtraggio

Come nel precendete P12, sono previsti trattamenti digitali sul segnale prima del suo filtraggio:

  • Girt and Air, equalizzazioni shelving su alti e basse.
  • Hack e Decimate, per riduzione della velocità di campionamento e della densità dei bit.
  • Drive, saturazione con morbida funzione di trasferimento.

 

Filtri

Due filtri analogici indipendenti, collegabili in serie o in parallelo, il controllo prevede regolazioni continue e progressive di collegamento.

  • Filter 1 lavora in modalità 4 poli low pass, con trattamento della Resonance direttamente ricavato dalla circuitazione originale Prophet 5.
  • Filter 2 lavora in modalità 2 poli stato variabile, con comportamenti low, band, high e notch; il circuito è ispirato alla timbrica SEM di Tom Oberheim.
  • I segnali prodotti da Oscillator 1-2 possono essere mandati su Filter 1; quelli prodotti da Oscillator 3-4 possono essere mandati su Filter 2.

 

Feedback e Delay

Percorso di Feedback accordabile.

  • Tre linee di ritardo sincronizzabili, con feedback, amount, pan, high/low pass indipendenti per ciascuna linea.
  • Una quarta linea di delay ottimizzata per il comportamento timbrico BBD (in perfetto stile virtual analog).

 

Inviluppi

Cinque generatori d’inviluppo DADSR (Filter 1, 2, VCA, Aux 1, 2).

  • I due inviluppi ausiliari possono essere assegnati liberamente a destinazioni multiple.
  • Tutti gli inviluppi sono dotati di funzione repeat/loop, con la quale è possibile passare dal comportamento transiente a quello ciclico.

 

LFO

Quattro oscillatori a bassa frequenza sincronizzabili, con diverse forme d’onda modulabili e sottoponibili a integrazione.

 

Modulazioni

  • Matrice di modulazione 16×2; comprende 50 sorgenti e 140 possibili destinazioni (buona fortuna…).
  • Quattro uscite CV Out indirizzabili ad altrettanti flussi di modulazione prelevati dalla matrice; i controlli CV possono raggiungere la velocità audio.
  • Gate Out per triggerare apparecchi analogici esterni.

 

Connessioni analogiche di controllo

  • Quattro connessioni CV Out in formato 1V/Oct.
  • Quattro connessioni CV In, sempre in formato 1V/Oct.
  • Assegnazione diretta delle otto connessioni attraverso matrice di modulazione.
  • Gestione dei controlli in range DC-sub audio / AC-audio rate.

 

Sequencer di bordo

  • Step sequencer a trentadue passi per 16 tracce facilmente assegnabile alle note, all’articolazione degli inviluppi e a qualsiasi parametro di pannello ritenuto significativo.
  • Inserimento dati in tempo reale, step by step; supporto di sequenze a lunghezza variabile.
  • Sincronizzazione al Clock MIDI e/o al CV Input.

 

Arpeggiatore

  • Arpeggiatore di bordo con modalità up, down, up & down, random, assign.
  • Inserimento dati Real Time, con pause e strutture di arpeggio a lunghezza variabile.
  • Latch e Re-Latching in tempo reale.

 

Distorsore analogico

Lo strumento prevede uno stadio di distorsione analogica prima dell’uscita.

 

Connessioni

  • Porta MIDI dotata di In, Out, Thru (riconfigurabile come Out 2).
  • Porta USB bidirezionale con MIDI over USB.
  • 4 CV Out, 4 CV In; 1 Gate Out.
  • Sustain/Footswitch In, Expression Pedal In.
  • 1 external audio in, Main Stereo Out, Headphone Out.

Se son rose…

 

 

 

 

 

http://www.davesmithinstruments.com/products/pro2/index.php

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Comments (4)

  • Attilio De Simone

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    Molto interessante, peccato che a stonare sia il prezzo…. Con 1800€ ci si porta a casa il Prophet 8. Alla fine lavorando con i DSP non sarebbe stato impossibile ottenere una polifonia reale anzichè sperimentare con una parafonia avanzata. Con tutto che mi piacciono molto i DSI questa volta il prezzo mi sembra eccessivo.

    Reply

  • Francesco

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    Mi sa che dave sta tirando un po’ troppo la corda. Prima il p12 module a un prezzaccio, considerando la scarsità di knobs imbarazzante, poi un monosynth a 2000$ . Speriamo in una versione modulo con lo stesso numero di controlli e senza le porte cv out anche se non so di quanto il prezzo potrebbe calare. Nessun accenno a quel filtro Curtis euro rack ?

    Reply

  • Paolo Cocco

    |

    considerazione per niente tecnica:
    prezzo a parte, guardando le specifiche, fa gola 😉

    Reply

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