Clavia Nord Lead 4 – Qualche altro dato…

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Frankfurt MusikMesse 2012, Gear

Se ne è parlato furiosamente nella settimana che ha preceduto l’edizione 2013 del Frankfurt Musikmesse: molti, compreso chi scrive, avrebbero preferito un Nord Modular G3, altri sognavano un Nord Wave 2. Invece, Clavia ha tirato fuori dal cilindro una sostanziosa versione aggiornata del loro sintetizzatore a struttura preconfigurata. Erede del NL2x e del poco fortunato NL3, il nuovo modello version 4 ha fatto subito parlare di se per le interessanti caratteristiche. Dopo la Fiera, in attesa di una prova su strada, possiamo aggiungere altri argomenti con cui (pre)valutare l’apparecchio.

Di Enrico Cosimi

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Diciamo subito due cose: a) lo strumento non è ancora terminato – la versione definitiva a tastiera è attesa per fine Maggio 2013 e la versione tabletop dovrebbe seguire a tre mesi di distanza; b) lo strumento suona, già da ora, molto bene, con timbrica ampia, aggressiva, che si salda a quella delle ultime generazioni Clavia e che sicuramente non faticherà ad imporsi come nuovo standard.

Il primo Nord Lead risale al lontano 1995 e, a fronte di una polifonia di base pari a solo quattro voci, ha da subito stabilito uno standard timbrico/funzionale contro cui gli altri virtual analog si sono dovuti cimentare. Dopo diciotto anni e cinque revisioni (non dimentichiamo la versione 2x…), l’apparecchio è cresciuto molto e oggi offre l’accoppiamento tra tradizionali prestazioni da sintetizzatore con meno tradizionali capacità timbriche proprie del modello Nord Wave (quindi, lettura di campionamenti e forme d’onda precaricate in tabella), per configurare quattro sonorità simultaneamente disponibili negli slot A, B, C, D, ciascuna dotata di un proprio parco effetti indipendente e simultaneamente disponibile.

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L’aria di famiglia è rimasta quella, quindi i controlli sono correttamente impaginati sulla parte sinistra della plancia comandi, con le sezioni System (per la navigazione e la gestione unison/vibrato/performance), Modulation, Oscillator, Filter & Amp (con inviluppi dedicati) ed Effects. Chiunque abbia avuto un minimo di esperienza sulle precedenti macchine Clavia, si troverà velocemente a proprio agio. Anche l’efficace pitch stick a flessione è presente (*/-quattro ottave di escursione massima), così come la mod wheel in alluminio sabbiato. Tramite Chord Memory, si può facilitare l’esecuzione per armonizzazioni parallele.

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Le connessioni

L’apparecchio ha quattro uscite audio indirizzabili in due coppie stereofoniche (sui cui ruotare le timbriche A e B, C e D) o quattro canali monoaurali, su cui inviare i suoni diretti dei quattro slot (ricordiamo che la polifonia globale è pari a 20 voci simultanee, quale che sia la complessità del suono programmato); l’uscita cuffia permette l’ascolto in tutta privacy.

L’interfacciamento con l’esterno è garantito dalla porta MIDI In/Out e dalla connessione USB (che gestisce, a richieste) il MIDI over USB e la gestione dei suoni in wavetable; allo stato attuale, non è previsto alcun tipo di transito audio realtime sul connettore USB.

Come tradizione Clavia, due porte Control Pedal e Sustain Pedal possono essere configurate in modo dai garantire compatibilità con polarità e funzionaltà proprie alla totalità dei pedali (sustain e controllo) attualmente diffusi sul mercato.

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La struttura di memorizzazione

I timbri precedentemente salvati nelle locazioni Program (4 banchi da 99 locazioni cadauno) e poi organizzati in Performance (fino a quattro timbriche simultanee, per 99 locazioni disponibili), ad oggi non sono clonati  – questo significa che, modificando un timbro “di base”, si altera anche il comportamento della Performance che lo comprende. Come nel modello 2x, sono presenti 16 Percussion Kit con mappatura multizona per otto timbriche percussive indipendenti.

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Le differenze con i modelli precedenti

Andiamo per ordine:

  • finalmente, è stato implementato il meccanismo di Master Clock (da sempre, uno dei punti deboli in casa Clavia), con cui subordinare i cicli di modulazione e di avanzamento per LFO, Arpeggio e Delay Time; è possibile definire il comportamento autonomo, la subordinazione ad un clock esterno, l’eventuale coefficiente di divisione applicato al segnale esterno di sincronizzazione ricevuto via MIDI.
  • Il meccanismo delle Variations, simile (ma non identico) a quello abilitato sul Clavia Nord Modular G2, permette di predisporre sette possibile alternative di regolazioni parametriche (su tre tasti Variation) applicabili al suono di base, ma a differenza di quanto accade(va) nel NMG2, le variazioni non sono solo di tipo drastico – cioè non subentrano in pianta stabile alle regolazioni di base – ma possono essere utilizzate come comportamento momentaneo, innescabile attraverso la pressione del Variation Button corrispondente; dal momento che anche la Clock Speed è subordinata alla condizione di Variation, è possibile ottenere espressivi comportamenti durante l’esibizione dal vivo.
  • Il motore di Morphing, con il quale cambiare con continuità, le regolazioni di pannello passando da una condizione “A” di partenza ad una condizione “B” di destinazione, è ora semplificato attraverso gestione per keyboard velocity, modulation wheel e control pedal (il lettore accorto avrà già identificato, per le quattro ottave di tastiera, la mancanza di channel aftertouch…).

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Sorgenti sonore

Il primo oscillatore, di riferimento per l’intonazione generale dell’apparecchio, produce onde triangolari, sinusoide, quadra, impulsiva a simmetria variabile e può accedere alle forme d’onda contenute in tabella (timbri analogici, organ, fm, bell, . Il secondo oscillatore, variabile in intonazione rispetto al primo, produce onde triangolare, dente di sega, quadra, impulsiva a simmetria variabile, noise. I due segnali sono utilizzabili in normale mix audio, o in rapporto di Hard/Soft Sync, FM e AM.

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Sezione di filtraggio

Ancora da chiudere, a livello funzionale, il blocco dei filtri in NL4 comprenderà comportamenti multimode con accurate caratterizzazioni transistor ladder e diode; slope e modi selezionabili tra 12/24 dB Low Pass, 24 dB High Pass e 12 dB Band Pass; in aggiunta, si può utilizzare uno stadio di distorsione a monte del filtro stesso.

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Modulazioni

Il primo LFO genera onde quadra, triangolare e quattro variazioni di sawtooth personalizzate per polarità e curvatura; è applicabile all’oscillator mix, osc mod, filter, osc 2 pitch, AM amount e FX.

Il secondo LFO genera onde quadra, saw, ramp, LF noise, Random; può essere inviato a filter, osc mod, osc 1, osc 1 e 2, pan o PW. I due oscillatori sono sincronizzabili al Master Clock, con capacità di divisione indipendenti.

Il Modulation Envelope  (AD/AR) può essere utilizzato in modalità one shot o fatto ricircolare; è applicabile a Osc Mix, Osc Mod, Osc 1, Osc 1 e 2, FX Section, LFO 2 Amount. Può essere triggerato attraverso i tasti Variation.

I comandi del primo LFO sono utilizzabili anche come gestione dell’arpeggiatore di bordo (range 1-4 ottave, modi up, down, ud, random, poly); anche la velocità dell’arpeggiatore è sincronizzabile al Master Clock.

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Effetti

Ciascuno slot timbrico può essere arricchito con Drive/Modulation, Crus, Drive 1, Drive 2, Drive 3, Talk. In aggiunta, si può scegliere Delay (analog o digital style) o Reverb; il Delay Time raggiunge i 1400 millisecondi e, oltre al tempo tap di pannello, può essere sincronizzato al Master Clock. Il riverbero offre tre algoritmi di Room, Hall e Stage.

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In più…

Lo strumento è fornito con il Nord Sound Manager per la configurazione della wavetable e della memoria interna. A differenza di precedenti, basici, arpeggiatori made in Sweden, è possibile assegnare pattern ritmici preconfigurati alle scansioni di arpeggio.

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…perché no e perché si…

Accennavamo, in apertura, ai sogni di NMG3 frustrati dalla presentazione del NL4: in realtà, un apparecchio come questo è naturalmente candidato per chiunque non abbia bisogno di estrema flessibilità e (ri)configurabilità; insomma, se il tempo è un valore da non sottovalutare, se l’impiego dell’apparecchio è più impostato sulla performance musicale e meno sull’astrazione della ricerca timbrica pura, sicuramente Nord Lead 4 rappresenta un’interessante prospettiva pratica, ad un prezzo onesto e con un coefficiente portatilità/robustezza ampiamente comprovato dalla serietà del marchio.

Certo: sarebbe stato meraviglioso avere, come nel rimpianto NL3, i componenti a corona di LED, ma non si può avere tutto dalla vita.

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Non rimane che effettuare una prova su strada…

 

 

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Comments (5)

  • Enrico Cosimi

    |

    Riceviamo, e pubblichiamo con enorme piacere, da Federico Solazzo – product specialist Clavia – due importanti precisazioni, che integrano i dati in nostro possesso:

    a) i Program organizzati in Performance sono CLONATI, quindi eventuali modifiche all’interno della Performance non ha effetti collaterali nel Program, e viceversa;

    b) le tabelle audio NON sono gestite dal Sound Manager.

    Grazie Federico!! :-)

    Reply

  • Platipo

    |

    non si può avere tutto no. ma per il prezzo dichiarato, nel 2013 questo non è un synth, è una presa in giro. Niente aftertouch, un filtro, pochi effetti, niente campioni… si sincronizza col tempo midi già, una feature interessante… nei primi anni 90. in un 2013 invaso di nuovi synth e con un mercato dell’usato che trabocca, questo coso sarebbe vagamente competitivo per la metà.
    PS
    nella recensione dici che importa campioni, ma dalla descrizione sul sito non l’avevo inteso, non importa wavetables ok, ma sui campioni?

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      niente campioni “lunghi” e, come si evince dal commento che ho postato in coda – grazie agli aggiornamenti fornitimi da Federico Solazzo – anche le possibilità di trasferire audio dovranno essere verificare quando (finalmente) sarà disponibile la documentazione ufficiale

      sulla mancanza di aftertouch, non mi perplimo più di tanto: anche il Radias Keyboard è privo di aftertouch e il sensore fa la differenza economica; del resto, il veccchio NL3 costava più di quanto non costi il nuovo NL4 ANCHE (ma non solo) per la presenza del sensore; di solito, i fabbricanti se la cavano dichiarando “tanto, l’aftertouch non lo usa nessuno” (personalmente, NON sono d’accordo, ma tanto è…)

      la sincronizzazione del MIDI non è sbocciata dal nulla: c’era su tutti i precedenti modelli Clavia, ma (attenzione) non era priva di inconventienti e – cosa più importante – era priva di clock divider, finalmente implementati.

      purtroppo, la macchina perfetta è lungi dall’essere disponibile 😉

      Reply

  • Aex

    |

    Il Nord 3 rimane il migliore, ed è quello che è stato apprezzato di meno. Io ho avuto la fortuna di possederne uno tempo fa, era più versatile e sorprendente di tutti gli altri, e timbricamente diverso dai soliti Va…

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      purtroppo, costava anche una barca di soldi…

      Reply

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