Behringer TRUTH B1031A & 1030A

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Gear, Recording

Molti di noi hanno iniziato a farsi i denti mixando o registrando sui monitor biamplificati Behringer TRUTH, in un periodo in cui erano – di fatto – l’unica alternativa realmente economica a progetti che costavano parecchi soldoni. Dopo diversi anni, e dopo svariate conferme di affidabilità, i modelli TRUTH raggiungono un nuovo stadio di aggiornamento (e di prezzo) che rende ancora più interessante l’offerta.

I due modelli, differenziati per potenza e diametro del woofer, condividono – logicamente – l’impostazione di base; le loro caratteristiche più evidenti, pertanto sono queste: significativa linearità nella risposta, biamplificatore incorporato in classe A/B con protezione attiva (100 w per le basse e 50 per le acute nel modello B1031A e 50/25 w per il modello B 1031A), woofer in kevlar da 8” o da 5”, tweeter in seta da 1” con montaggio in configurazione waveguite. La struttura frontale della cassa è stata studiata per favorire la diffusione in fase del segnale audio con ampia dispersione; in questo modo, si allarga lo “sweet spot” e si evitano zone d’ascolto falsato.

Il crossover è in tecnologia Linkwitz-Riley del quarto ordine; sul pannello posteriore, è possibile regolare la risposta delle basse e delle acute, configurando la cassa in base allo spazio in cui è installata; il cabinet è schermato magneticamente. L’alimentazione è auto switchante 100-240 V, le connessioni in ingresso sono XLR bilanciate, ¼” e RCA sbilanciate. Il kevlar, di colore giallo che ricorda qualcosa, è stato scelto per la sua eccellente resistenza (è lo stesso materiale usato per i giubbotti anti proiettili – ma questo non vi autorizza a sparare contro i monitor se sbagliate un mixaggio…) e per la significativa performance peso/prestazioni.

I prezzi sono assai interessanti, come tradizione Behringer.

 

 

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Comments (1)

  • synthy

    |

    convinto alcuni anni or sono dal simpatico prof Cosimi all’acquisto di suddetti monitors, posso solo dire di esserne pienamente soddisfatto.
    chiaro non sono dei genelec-adam-psc di altissime prestazioni (e costi), ma non fanno assolutamente rimpiangere alcuni tanto blasonati near field studio monitors dal costo almeno doppio…e di questi tempi conta, eccome se conta!
    e confermo anche la robustezza e potenza avendoli usati anche come personal monitor per le kbd’s durante jam sessions…

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