Arturia BeatStep: all’atto pratico – Terza parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Ed eccoci giunti al dunque. Come funziona questo benedetto apparecchio quando lo si collega ai sintetizzatori? La risposta più corretta è: dipende

Di Enrico Cosimi

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E da cosa dipende? Da quello che ci si aspetta e da come è collegato l’apparecchio. Andiamo per ordine…

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BeatStep come sequencer CV/Gate

Una premessa: lo step sequencer analogico tipico è dotato di decine e decine di connessioni che, semplicemente, non sono state prese in esame da Arturia per la costruzione del proprio BeatStep. Inevitabilmente, quindi, occorrerà accettare dei limiti – specie per quello che riguarda gli ingressi di trasposizione e sincronizzazione analogici; unica strada percorribile, la connessione bidirezionale USB.

Nel video qui sopra, BeatStep controlla direttamente un MicroBrute, il cui segnale audio è sparato dentro un Moogerfooger MF-104M, tanto per fare un poco di allegria.

I punti critici sono:

  • sincronizzazione: può avvenire solo attraverso USB e non è previsto altro ingresso di clock TTL;
  • trasposizione in tempo reale della sequenza; scartando al priore quanto ottenibile col rotellone di pannello – neanche a pensare di azzeccare, scatto dopo scatto, il grado di trasposizione desiderato… – non rimane che affidarsi alla tastiera del sintetizzatore, sempre che esso sia stato disegnato tenendo in mente il totale sganciamento del gate di tastiera in presenza di eventuali gate esterni. Altrimenti i problemi sono assicurati…

Giudicate voi, dal video qui sopra, se e quanto la condizione sia tollerabile con gli strumenti riprodotti; nei confronti di una struttura fully modular, è sicuramente possibile personalizzare il funzionamento fino a risolvere qualsiasi tipo di problema, come è ovvio.

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BeatStep come sequencer MIDI

Nel video qui sopra, BeatStep trasmette simultaneamente (come è ovvio) i codici MIDI di Nota On/Off che compongono la sequenza e i realtime message di clock, start/stop, eccetera. Un antico thru box (farebbe felice un antiquario…) duplica il flusso di dati MIDI rendendolo simultaneamente disponibile alla batteria elettronica MIAMI e al sintetizzatore Novation Bass Station II.

Non c’è possibilità di effettuare realtime transpose, perché la tastiera del Novation Bass Station II ha la stessa identica priorità dei dati MIDI ricevuti dall’apparecchio, mentre servirebbe un meccanismo di gestione dentro a BeatStep in grado di ricevere e interpretare i dati MIDI di nota on come altrettanti traspositori di sequenza. Non rimane che contare sulla connessione USB.

 

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BeatStep come sequencer USB

Diciamo subito che voler usare BeatStep solo come sorgente di note è riduttivo: la sua architettura permette infatti di trasmettere anche i controller desiderati, senza interrompere il flusso di dati. Comunque, in questa sera stiamo sperimentando le funzioni ottenibili con il semplice funzionamento di sequenziatore…

Le cose, dal punto di vista dell’integrazione, vanno sicuramente meglio; a patto di saper mettere le mani nei punti giusti per convincere i diversi componenti (controller, BeatStep, DAW) a collaborare.

Nel video qui sopra. BeatStep manda note di sequenza a un’istanza di Analog aperta dentro Ableton Live; il segnale audio di Analog è processato con un delay e, attraverso KORG nanoKEY, si può cambiare la tonalità alla sequenza, lavorando in real time transpose. Occorre tenere presente che:

  • nelle preferenze di Ableton, è necessario rendere “visibile” BeatStep, promuovendolo a “destinazione di dati MIDI”;
  • in questo modo, si può aprire una traccia MIDI che riceve le note dalla nanoKEY e le invia a BeatStep, facendogliele interpretare come valori di trasposizione;
  • se non si agisce in questo modo, Analog finisce per suonare le note della sequenza le note eseguite sulla nanoKEY, con un risultato pateticamente catastrofico.

C’è un punto debole: le note di trasposizione sono interpretate pivottando attorno al do centrale; di sopra, si traspone a salire; di sotto, si traspone a scendere – o, quantomeno, occorre che la nota sia numericamente più bassa di quelle programmate in sequenza (il manuale sembra andare in contrasto con quanto riscontrato nella pratica…) – però, l’effetto della trasposizione è limitato alla sola persistenza del gate di tastiera: alzando le dita dalla nanoKEY, la sequenza di BeatStep ritorna all’intonazione nominale. E questo non è bello…

Come è facile immaginare, si può convertire il funzionamento di nanoKEY in Toggle Mode, ma è una procedura che preferiremmo evitare, magari a fronte di un (futuro) aggiornamento sofware di BeatStep per semplificare l’intera procedura di transpose.

Se sono rose…

 

 

 

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Comments (21)

  • Marcello

    |

    Salve prof.Cosimi. Quanto le sembra utile questo BeatStep per pilotare un Minimoog Voyager XL? Tutti i parametri dell’XL sono modificabili via Midi oltre che via CV, ma a quanto ho capito solo via USB lo strumento dell’Arturia è (abbastanza) funzionale… A quanto pare, se voglio un bel sequencer, o si spendono tanti soldi (nel mio caso probabilmente il migliore sarebbe il DOEPFER MAQ 16/3), o devo usare il Mac con Logic. A questo punto preferirei usare l’iPad Air, come vede la cosa? Conosce un programma e un modo funzionale ma completo per usare iPad e XL?
    Grazie

    Reply

    • Marcello

      |

      Ah, mi scusi, e cosa ne pensa a proposito (sempre per connetterlo direttamente all’XL) del nuovo Korg SQ-1? La possibilità di modificare 2 parametri in contemporanea via CV mi sembra buona, e inoltre come prezzo non è eccessivo…

      Reply

        • Enrico Cosimi

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          se non è Aprile (MusikMesse), sarà Maggio…

          Reply

      • Enrico Cosimi

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        a quel prezzo, non vedo alternative; immediatamente superiore (prima dei “classici” Dark Time e compagnia bella MFB), il BeatStep Pro potrebbe risolvere MOLTI problemi, fermo restando che con il solo XL Voyager, tutta la parte di “drum machine” del BS Pro risulterebbe sprecata…

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    • Enrico Cosimi

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      un conto è uno step sequencer a impostazione analog (come MAQ 16/3, se servono le memorie, o come tante altre apparecchiature più immediate se non servono “le comodità della vita moderna”), altro discorso sono Logic o iPad;

      a margine, approfondirei una App che si chiama Phaedra e che potrebbe risultare interessante, una volta risolta la trasmissione dei dati MIDI da iPad a XL Voyager, per controllare il sintetizzatore.

      Reply

      • Marcello

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        Grazie mille prof. Cosimi, gentilissimo come sempre :)

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  • Mooncut

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    Salve ho una master keyboard collegata via usb a Logic nel mio pc che fa suonare i software instrument inviando messaggi midi. Dopo aver indirizzato al beat step il midi come destinatario non riesco a non far suonare la master keyboard come fa lei nel video come trasposizione di note, suonano insieme. Ho notato anche che quando dalla tastiera provo a cambiare qualche parametro con il program change (cioè inserendo dei valori diversi) non succede niente!

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    • Enrico Cosimi

      |

      premesso che il video è stato fatto quasi da un anno (quindi, la memoria vacilla), il meccanismo dovrebbe essere il seguente:

      a) creare una traccia Instrument con il sintetizzatore che si vuole controllare
      b) inviare alla traccia instrument il MIDI Out del Beatstep, scegliendolo tra i controller/sorgenti disponibili (lo strumento deve suonare le note ricevute, il Beatstep suona alla velocità MIDI di Logic se viene messo in external clock)
      c) questa è la parte più pericolosa, perché dentro Beatstep non è tutto perfetto…, creare una traccia MIDI che si manda al Beatstep per le trasposizioni real time; il Beatstep traspone la sequenza in base alle note MIDI ricevute sulla sua traccia

      Reply

      • Mooncut

        |

        …niente da fare la traccia instrument suona sia con il beatstep che con la tastiera master, il beatstep riesce a leggere la trasposizione solamente dopo aver scritto alcuni valori nella traccia midi e non real time, come se prima dovesse passare per l’instrument per diventare un midi out (?). Le opzioni che posso scegliere dal menu’ iniziale sono instrument, external midi, ecc. Le altre opzioni per scegliere dove destinare il midi sono sincronizzazione ma non sono riuscito a trovarlo (il beatstep) da nessuna altra parte. Non so più’ cosa devo fare!

        Reply

        • Enrico Cosimi

          |

          purtroppo, non è facile da configurare, ma – a parte l’inconsistenza della gestione real time transpose (è riportato chiaramente nell’articolo) – il sistema funziona

          devi evitare di mandare in giro dati MIDI “doppi”: il sint deve prendere dal beatstep, il beatstep deve prendere dal controller.
          nulla di più nulla di meno

          Reply

  • Gianluca

    |

    Salve, avrei una domanda:
    Come é possibile modificare le ottave in modalità Control?
    So che é un quesito piuttosto banale ma non riesco a risolverlo.
    Grazie mille!

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      boh, è passato talmente tanto tempo… purtroppo, non ho più disponibile lo strumento :-(

      Reply

  • Giorgio Guerrini

    |

    Buongiorno Profe, le chiedo una cosa che ho forse percepito ma non inteso. Sto cercando di utilizzare direttamente la tastiera del moog Sub37 per articolare la sequenza sul beatstep pro che poi dovrebbe risputarla fuori al Sub37 stesso. Triggerando dalla tastiera non riesco ad articolare le note!! Non capisco come mai, mi prende solo l’ultima altezza e la spalma su tutti gli step accesi. C’è soluzione? Inoltre quando premo un tasto sul Sub37 mi manda come un segnale di trasposizione anche sul secondo dispositivo midi dell’altro sequencer quindi alterandolo…canali midi sono ovviamente separati. Grazie

    Reply

  • Giorgio Guerrini

    |

    Ecco che ho sbagliato pagina, mi riferisco al beatstep pro…

    Reply

  • Gianluigi Triozzi

    |

    Salve volevo chiedere info riguardo al beatstep sequencer.
    Sto provando a collegare “l’apparecchio” come direbbe Enrico Cosimi al mio mini brute. Ho provato attraverso il MIDI out bellissimo tutto ok ma ho constatato che le note al premere della tastiera del mio MINIBRUTE non modulano.
    Successivamente ho collegato cv/out al pich e il gate/out al gate in, risolto il problema della trasposizione delle note al tocco della tastiera del minibrute, rimane però il problema suono: risulta cambiato totalmente, c’è l’impressione che si sale di diverse ottave, a +2 il suono è quasi inesistente. La domanda è: è possibile trovare un compromesso e cioè lavorare con la possibilità di modulare la sequenza e avere il suono standard del microbrute? se provo a scollegare il pitch il suono torna nella sua forma originale e riesco a modulare ma gli encoder del beatstep smettono di funzionare!
    Grazie

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      ci sono diverse cose che non capisco:
      a) ci stiamo riferendo al beatstep “classico”, vero? quello semplice del 2014, non la versione Pro successiva…
      b) l’apparecchio è un termine compreso nell’italiano dell’uso; diverso se stessimo parlando di “istromento” (arcaico) o “device” (barbarismo)
      c) con “le note non modulano” intendi dire che gli oscillatori non seguono le note impostate sulla tastiera o non seguono le intonazioni programmate negli step del beatstep?
      d) con “il suono risulta cambiato totalmente” cosa si intende?
      e) con “si sale di diverse ottave” ci si riferisce a una trasposizione complessiva dello strumento? potrebbe essere normale e conseguente alla tensione CV emessa dal BeatStep. Occorre verificare nel MIDI Control Center di Arturia in quale modo è regolato il parametro CV O-Volt, cioè “il tasto di partenza” preso in considerazione per la trasmissione del controllo analogico. In alternativa, si può agire sulle ottave del Minibrute. In ogni caso, come sempre con le macchine analogiche, occorrerà adattarne il funzionamento alle esigenze “del momento”.
      f) “a +2 il suono è quasi inesistente” si riferisce al livello di uscita o al contenuto armonico? Potrebbe essere una richiesta di intonazione talmente acuta da scavalcare il valore di cutoff del filtro passa basso. Conviene verificare se, aprendo completamente il filtro, le note acute si sentono nuovamente.
      G) scollegando il pitch out, è normale che gli encoder smettano di funzionare. Ripeto, occorre verificare l’interazione tra cutoff e pitch tracking richiesto agli oscillatori.

      Reply

  • Gianluigi Triozzi

    |

    Scusate il mio linguaggio poco ortodosso, sono un neofita e pecco un pò di vocabolario. 😉
    a) il beat step è quello classico, senza pro.
    b)l’apparecchio è una parola che mi piace particolarmente, mio padre la usa spessissimo.:)
    c) Che quando premo il tasto del mio mini brute la sequenza del beatstep non si intona
    d e f) improvvisamente l’intonazione diventa acuta e intendo con + 2 i tasti di regolazione delle ottave del minibrute.
    Provo ad andare su Midi control center e abbassare il CV
    Grazie mille.
    Avrei tante cose da chiedere sulla funzione controllo ma mi fermo qui.

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      vedrai che regolando il valore di base per la nota “0 CV” recuperi tutto…

      Reply

  • Gianluigi Triozzi

    |

    Ciao Enrico,
    scusa se scoccio. Ho trovato una quadra che mi piace rispetto alle funzioni sequencer del beat step. Alla fine Uscita midi dentro al mini brute(mi piace che mentre il sequencer continua ad andare nella tonalità impostata posso suonare con la tastiera del mini brute).
    Ora i problemi che riscontro sono con le funzioni controller:
    – mi trovo con la funzione default del midi control center, collegato al pc il beat step apro ableton e inizio a mappare ogni tasto.

    1) il play e lo stop fermano sia il sequencer che ableton a prescindere dalla posizione in cui mi trovo control/sequencer. Insopportabile!

    2)i modalità controller premendo i tastoni mi suona anche il minibrute. delle volte anche con il tasto stop bah!

    3) il sequencer passa sui tasti mappati cambiando anche le pach di ableton (in pratica si attivano e disattivano i canali che ho mappato)
    Insomma sembra che le due funzioni non siano indipendenti.

    Io vorrei semplicemente aprire ableton e mappare i canali in modo tale da looppare alcune frasi che siano di sequencer o di synth. quindi usare la modalità controller per cambiare canale/armare far partire la registrazione stoppare e cosi via. Mi sembra impossibile.

    Grazie
    Gian.

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      puoi filtrare i realtime message MIDI nelle preferenze di Ableton Live, così non ti parte quando fai partire il BeatStep

      per evitare che dai tastoni suoni anche il minibrute, devi cambiare canale midi

      Reply

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