Analogue Solutions Polymath: qualche anticipazione

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

La versione parafonica del Telemark vedrà presto la luce; nel frattempo, possiamo consolarci – o arrotare i denti – sulle prime informazioni che iniziano ad apparire in rete. L’apparecchio, come tutte le realizzazioni di Tom Carpenter, sembra destinato a sollevare interesse per le soluzioni adottate, piacevolmente al di fuori del mainstream.

Di Enrico Cosimi

polymath

Polymath è un sintetizzatore analogico parafonico, cioè che articola il proprio canale di voce sulla presenza simultanea di più oscillatori resi indipendenti per controllo d’intonazione, ma ancora vincolati all’interno di un’unica struttura di filtraggio e amplficazione. Allo stesso modo pionierizzato in vecchie macchine Roland (o nel nuovo Waldorf Rocket), in questa maniera si possono contenere i costi, garantendo comunque la possibilità di prendere accordi.

Polymath è dotato di:

  • quattro oscillatori analogici, ciascuno in grado di lavorare con PWM, Portamento, onde dente di sega e quadra. VCO 1 offre anche la sub oscillazione;
  • filtro multimodo, ispirato – ma non clonato – alla logica di funzionamento Oberheim, offre trattamenti passa basso, passa banda, passa alto e respingi banda;
  • due oscillatori a bassa frequenza;
  • due generatori d’inviluppo a quattro stadi ADSR;
  • sequencer analogico a otto passi, programmabile attraverso slider lineari;
  • arpeggiatore incorporato;
  • modo di assegnazione parafonico: si suona un accordo e ogni nota indirizza il singolo oscillatore in maniera indipendente; trigger e gate dell’accordo sono interpretati monofonicamente dai due generatori d’inviluppo – ogni nota riarticola l’intero accordo;
  • modalità unison, con caricamento di tutti e quattro gli oscillatori sulla singola voce;
  • modulatore ad anello;
  • modulo sample & hold, per il trattamento di segnali e la loro conversione in codici di controllo;
  • generatore di rumore;
  • multiplo, per lo sdoppiamento di segnali audio e di controllo, utile per semplificare le operazioni di panel patching;
  • riverbero a molla incorporato;
  • convertitore MIDi to CV incorporato;
  • mixer;
  • invertitore;
  • amplificatore per cuffia dedicato;
  • amplificatore controllato in voltaggio, per l’articolazione del segnale;
  • il cabinet è in laminato di alluminio, con fianchi in legno e predisposizione per la gestione di due lampade BNC gooseneck.

La gestione parafonica permette di lavorare in polifonia quattro voci, in unisono con stack dei quattro oscillatori, in modalità ciclica (richiamando un nuovo oscillatore per ogni nota eseguita – non necessariamente con lo stesso timbro e la stessa frequenza nominale). Il gioco, particolarmente suggestivo, è stato pionierizzato – tra gli altri – dai vecchi Oberheim Four Voice, KORG Monopoly, Yamaha TX802, Oberheim Xpander/M12.

polymath 2

Sono state prese alcune decisioni furbe per rendere più interessante il funzionamento dell’apparecchio:

  • il detune sposta simmetricamente gli oscillatori 2 e 4 facendo scendere uno e salire l’altro;
  • i parametri di PWM e Pitch Mod sono globali, cioè influenzano tutti e quattro gli oscillatori simultaneamente facilitando il patching.

Non rimane che attendere…

 

 

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