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Volca Modular: quello che c’è da sapere…

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

… per decidersi all’acquisto. Anche se il titolo può sembrare minaccioso, è un dato di fatto che il nuovo Volca Modular sia dotato di un fascino particolare che lo rende praticamente irresistibile per un’ampia platea di utilizzatori non convenzionali. A differenza delle strutture precedenti veicolate nella collezione di midiciali macchinette, in questo caso il musicista può riconfigurare pesantemente la struttura di sintesi intervenendo direttamente con il patching sul pannello frontale. Uniche avvertenze, a parte una buona vista per centrare le connessioni con i micro patch cables, è quella di ricordare che lo standard elettrico del prodotto non è del tutto direttamente compatibile – ma può sopravvivere – con altri apparecchi EuroRack. Insomma, occorre una certa cautela, ma le soddisfazioni possono diventare parecchie.

Di Enrico Cosimi

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Cosa è Volca Modular? E’ un piccolo sintetizzatore in formato West Coast, quindi afferente alla scuola timbrica di matrice buchlesca, che basa buona parte della propria espressività sulla resa progressivamente complessa delle sorgenti sonore, successivamente sottoposte a filtraggio dinamico Lopass Gate per l’articolazione e la caratterizzazione timbrica. I punti chiave della filosofia occidentale sono quindi: sorgenti sonore ben più complesse e articolate di quelle previste nei classici Minimoog o MS-20, filtraggio non risonante in configurazione integrata low pass & amplificazione, articolazione con inviluppi regolabili in modo transiente o in ripetizione ciclica. Di solito, il musicista che voleva allontanarsi dalla sicurezza del mondo East Coast per avventurarsi nella sperimentazione californiana era costretto a sobbarcarsi spese (molto) significative per acquisire materiali spesso costruiti con standard funzionali (molto) al di sotto delle aspettative.

Fino a ora.

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