Giovanotti, andiamoci piano: mono o stereo?
Contrariamente a quanto succede con il normale ascolto musicale, nel mondo dei sintetizzatori, la stereofonia è una delle opzioni. Salvo rare eccezioni, che cercheremo di mettere a fuoco nelle righe sottostanti, un sintetizzatore – specie se di vecchia scuola – può tranquillamente lavorare in modalità mono aurale senza che il musicista debba considerarsi un reietto della società.
Di Enrico Cosimi
La struttura di sintesi classica, quella per intenderci composta da VCO-VCF-VCA e succedanei digitali, è intrinsecamente mono aurale: il singolo mix delle sorgenti sonore procede nel singolo filtro e poi passa nel singolo amplificatore. Solo a quel punto, se ritenuto opportuno dal progettista, può – o non può – trovare posto un modulo di Stereo Pan più o meno arricchito da automatismi vari.